SANTENA – 22 settembre 2019 – Venerdì 20 settembre la copia in oro degli caratteristici occhialini di Camillo Cavour è stata assegnata al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il Premio, addirittura, è stato ritirato da Mario Mulas, Prefetto e Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile del Ministero dell’ Interno*.
Bella cerimonia. Come sempre intrigante. Stavolta più densa di interventi di rappresentanti di Enti e Istituzioni. Il 20 settembre è un fiore all’occhiello per tanti. Per i Torinesi, proprietari del complesso cavouriano. Per i Piemontesi, oggi, troppo timidi discendenti e conterranei di tanti cittadini e cittadine che nel Risorgimento parteciparono al processo sfociato nell’unificazione nazionale. Per i Provinciali, Metropolitani pro tempore, che come sempre forniscono linfa vitale a un capoluogo asfittico e non sempre riconoscente. Per i Cavouriani, sparsi nella Penisola, che ogni giorno devono combattere contro fantasiose e distorsive visioni e versioni del contesto internazionale e locale in cui i contemporanei di Camillo Cavour realizzarono l’Unità d’Italia. Per gli Italiani e per gli Europei, oggi beneficiari del lavoro, delle libertà e delle ricchezze realizzate dalle generazioni che ci hanno preceduti. Per i Santenesi, per la pubblicità, che si dice è “l’anima del commercio”.
I nodi stanno per arrivare al pettine. Bisogna trovare i soldi per gestire il nuovo museo e l’intero complesso. La tensione in vista dell’inaugurazione cresce. Per andar bene, visti i costi e le attese, bisognerebbe che a Santena arrivassero tanti turisti, almeno 40.000. Non sono tempi da imbambolati. Questa è una cerimonia unica nel suo genere perché si realizza nella casa di chi volle lo “Strappo”. Luogo che in primavera tornerà totalmente aperto al pubblico.
Santena è una piccola, grande, città con la fortuna di ospitare un patrimonio di valore europeo e mondiale. Le attese per il futuro sono crescenti, nella consapevolezza che, dopo aver tanto fatto e dopo i rilevanti investimenti, bisogna fare un ulteriore salto di qualità. A maggior ragione dopo che l’Unione Europea e lo Stato e cioè dopo che i cittadini europei e italiani, hanno dato un contributo complessivo di circa dieci milioni di euro per mettere in ordine l’ex Museo e il Castello.
Un’operazione fortemente voluta dalla Fondazione Cavour, dalla Regione Piemonte, da Torino, proprietaria, e da altri Enti. Operazione cercata dall’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena, nata per precisione nel lontano 1996, formata da volontari, che prestano lavoro gratuito. Volontari che hanno sempre avuto tra i loro obiettivi il servizio alle istituzioni, il recupero del Museo realizzato dalla Professoressa Maria Avetta, e la usufruizione di: Castello, Museo, Scuderie, Parco e Cascina Nuova da parte di tutti.
Purtroppo una cosa va detta. La manifestazione è la sola a livello nazionale a ricordare ai distratti il 20 settembre, la realizzazione del sogno cavouriano e di tanti suoi contemporanei: la Presa di Porta Pia, sfociata nel trasferimento della Capitale d’Italia da Firenze a Roma. Il compimento di un processo che, riducendo l’ambito del potere temporale del Papa, ha riaperto la strada per il pieno esercizio spirituale a livello universale da parte della Chiesa Romana. Un esercizio successivamente sospeso, dall’11 febbraio 1929, data della firma dei Patti del Laterano, fino al 25 luglio 1943 giorno della destituzione di Benito Mussolini da parte del Gran Consiglio del Fascismo.
Una cosa è chiara. Santena è il posto più appropriato per ricordare un episodio fondamentale nella storia del Cattolicesimo, del Cristianesimo, della Chiesa e dello Stato italiano. Al punto che non sarebbe male chiedere al Presidente della Repubblica di ripristinare come festa nazionale la data che ha segnato il salto di qualità nei rapporti tra Stato e Chiesa. Festa che peraltro fu in vigore fino al 1930. Il 20 settembre è pure un esempio significativo di promozione dei contenuti materiali e immateriali raccolti e custoditi nel Castello Cavour. Un modello attuato dal 2007, ideato nel 2006 dall’Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour e fatto proprio dalla Fondazione Cavour.
Anche quest’anno il Premio, giunto alla sua 13° edizione, è stato assegnato nella suggestiva cornice del Parco Cavour. In verità, dal 2007 ad oggi sono state attribuite 14 copie perché si è iniziato con il n° 0.
Dunque, quattordici e non tredici; nell’ordine:
N ° 0 2007 Carlo Azeglio Ciampi
1 2008 Umberto Veronesi
2 2009 Piero Angela
3 2010 ad personam, Giorgio Napolitano
4 2010 Carla Fracci
5 2011 alla memoria, Angelo Vassallo
6 2012 Carlin Petrini
7 2013 Bruno Ceretto
8 2014 Brunello Cucinelli
9 2015 Marina Militare
10 2016 Mario Draghi
11 2017 Samantha Cristoforetti
12 2018 Giovanni Soldini
13 2019 Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco – Dipartimento*.
Gino Anchisi
da Santena, la Città di Camillo Cavour, 22 settembre 2019.
*Il Dipartimento (fonte Mininterno) svolge funzioni e compiti spettanti al Ministero in materia di soccorso pubblico, prevenzione incendi (di cui fanno parte tutte le attività assegnate al Corpo nazionale dei Vigili del fuoco) e difesa civile. È diretto da un capo dipartimento e ad esso é assegnato un vice capo dipartimento vicario che, oltre a ricoprire la posizione di capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, coordina le direzioni centrali tecniche con le strutture periferiche del Corpo nazionale. Ad un altro vice capo dipartimento é affidata la responsabilità della direzione centrale per la Difesa civile e le Politiche di protezione civile.
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