Ex Embraco, ultimatum del governo a Ventures

SANTENA  – 6 ottobre 2019 – Il 3 ottobre scorso si è svolta una manifestazione dei lavoratori ex Embraco a Roma, con sciopero di 8 ore, sotto il Ministero dello Sviluppo economico.

Roma, 3 ottobre 2019, lavoratori ex Embraco manifestano davanti al Mise

Una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta prima dal sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi e, in un secondo momento, dal sottosegretario al Mise, Alessandra Todde e dal vice capo di gabinetto dello stesso dicastero, Giorgio Sorial. Agli incontri erano presenti anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore al Lavoro, Elena Chiorino.

In base a quanto dichiarato dai rappresentanti del governo, la Ventures Production ha ancora tre settimane di tempo per dimostrare nei fatti l’avvio del piano industriale. Scaduto questo termine, che sarà in concomitanza con l’incontro già programmato il prossimo 23 ottobre al Mise, i ministeri, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali si adopereranno per avviare un “piano b” in grado di salvaguardare i 409 lavoratori.

Roma, il tavolo al Mise

I sindacati e i lavoratori hanno ribadito il proprio giudizio negativo sull’operato della Ventures nei primi 14 mesi di attività, durante i quali il piano industriale è stato modificato più volte, circa 200 lavoratori sono rientrati ma senza essere occupati in alcuna attività produttiva, mentre la visibilità sul futuro resta molto limitata a causa di una sostanziale mancanza di prodotto. Gli ammortizzatori sociali termineranno a luglio 2020.

Dario Basso, segretario della Uilm di Torino, afferma «Oggi abbiamo registrato impegni formali da parte dei due ministeri coinvolti e una valutazione comune di tutti i presenti al tavolo: Ventures si è dimostrata un interlocutore non affidabile». Vito Benevento, responsabile Ventures per la Uilm, aggiunge: «Serve una soluzione alternativa trovando velocemente un nuovo soggetto che si impegni con serietà nella reindustrializzazione, unica possibilità per salvare 409 posti di lavoro».

Edi Lazzi, segretario della Fiom di Torino commenta così il blocco dei cancelli dello stabilimento, lo sciopero di otto ore e la manifestazione a Roma dei lavoratori della ex Embraco, ora Ventures Production, di Riva presso Chieri: «Abbiamo incontrato prima il ministero del Lavoro e poi quello dello Sviluppo economico. Alle sottosegretarie al Lavoro, Puglisi, e allo Sviluppo economico, Todde, abbiamo ribadito che la reindustrializzazione non è mai partita, la proprietà di Ventures continua impunemente a spostare in avanti la data di avvio di produzioni che non convincono nessuno, la scadenza degli ammortizzatori sociali si avvicina e il vertice convocato al Mise per il 23 ottobre è troppo lontano».

Ugo Bolognesi, responsabile Ventures per la Fiom, aggiunge questo: « Sono mesi che si spostano le scadenze, sono mesi che denunciamo il fatto che non si sta facendo nulla di quanto previsto nel piano industriale di giugno 2018. Abbiamo detto con forza che non ci crediamo più e che serve l’intervento pubblico per trovare una soluzione alternativa condivisa per difendere i lavoratori. Non c’è più tempo, serve da subito un piano vero, serio e credibile».

Roma, il tavolo al Mise

Nella riunione con il sottosegretario al Lavoro, Francesca Puglisi, la Regione Piemonte ha chiesto garanzie rispetto alla possibilità di prolungare gli ammortizzatori sociali nel caso in cui fosse necessario. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, spiega: «Speriamo di non averne bisogno, ma la cosa importante era avere una garanzia da parte del Ministero del Lavoro che nel caso si dovesse aprire una nuova trattativa, perché quella che adesso andiamo a verificare non va a buon fine, si possa avere un prolungamento della cassa integrazione in modo da accompagnare i lavoratori a una nuova realtà. C’è stato questo impegno ed è perlomeno un dato positivo”.

Successivamente, Cirio e Chiorino hanno incontrato al Ministero per lo Sviluppo economico, con una delegazione di rappresentanti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, il sottosegretario Alessandra Todde e il vice capo di gabinetto del ministro Patuanelli, Giorgio Sorial. Elena Chiorino, assessora al Lavoro della Regione Piemonte, informa: «È stato un incontro positivo in cui è stata sottolineata da parte di tutti la massima attenzione per la situazione e il sostegno ai lavoratori. Abbiamo concordato che per il tavolo di crisi del 23 ottobre è indispensabile da parte della proprietà una relazione chiara, precisa, puntuale e documentata dello stato di avanzamento del piano industriale. In assenza di riscontri concreti e attendibili si valuterà la strada da intraprendere, con l’unico obiettivo di tutelare i lavoratori e anche la capacità produttiva dello stabilimento di Riva di Chieri».

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