Santena, “Vitale” per il turismo provinciale e Castello Cavour. Puntata 232

SANTENA – 18 luglio 2020 – Maurizio Vitale, membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Camillo Cavour è il nuovo Presidente di Turismo Torino e Provincia. Con le nomine di Boglione e di Vitale, l’Appendino consolida la squadra per l’inserimento del Castello nel circuito piemontese e nazionale del turismo.

Santena, castello Cavour, 12 luglio 2020

La pandemia da Covid-19 segna per il turismo l’anno zero.

Nell’anno più nero, la nomina di Maurizio Vitale per Santena e il Castello Cavour è sicuramente positiva. Tanto più che il livello dello zero è differente da un posto all’altro. Il paragone tra Santena e Grinzane Cavour aiuta a riflettere sulle diversità nella ripartenza. Sessant’anni fa Grinzane e Santena risultavano tra le principali mete di Italia’61. Nel centenario dell’Unità della Penisola erano sullo stesso piano. Poi è iniziato il sorpasso dei langaroli. Oggi, anzi ieri, il distacco turistico-culturale-sociale era enorme. Adesso si riparte. Santena deve riprendere dalla quota minima di meno di 3.000 biglietti per la visita del Castello, cui vanno aggiunti i visitatori della Sagra dell’Asparago e della Festa dei Santi Cosma e Damiano e i clienti della ristorazione e albergo. Grinzane Cavour invece ha una montagna da scalare per raggiungere le cifre del 2019: 50.000 biglietti staccati per la visita del Castello di Grinzane e 125.000 presenze di turisti nell’ambito del territorio comunale. La ripartenza dipenderà dall’impegno degli operatori privati e pubblici e dalle azioni di valorizzazione promosse dai Comuni, dalle Pro-Loco, dalla Regione, dall’ATL Langhe e Roero, e da Turismo Torino e Provincia. In sostanza dalle risorse che saranno messe in campo, per affrontare i cambiamenti indotti dalla crisi nei diversi Piemonti.

Alle volte si accendono barlumi di speranza.

Turismo Torino e Provincia è una società consortile con competenze definite dalla legge regionale 14/2016. I soldi e le funzioni sono però in mano alla Regione. Che ha come braccio operativo l’Agenzia regionale per lo sviluppo e la promozione del turismo e dei prodotti agroalimentari di qualità in Piemonte, denominata “Destination Management Organization Turismo Piemonte” (DMO, Turismo Piemonte). La missione di DMO è interessante per Santena e per la Zona Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana, viste le loro aspirazioni verso il Distretto del Cibo metropolitano. In particolare, per l’abbinamento dello sviluppo e della promozione del turismo e con i prodotti Agroalimentari di qualità del Piemonte. Prodotti in cui rientrano i PAT, Asparago di Santena e del Pianalto, Ciliegie di Pecetto e Peperoni di Carmagnola. Il futuro turistico dei Comuni della Città Metropolitana dipende dunque da come la società consortile saprà giocare nell’abbinamento Turismo-Prodotti Agroalimentari. 

Maurizio Vitale è il nuovo presidente di Turismo Torino e Provincia.

Maurizio Vitale

La società consortile a responsabilità limitata, con sede in via Maria Vittoria 19, è uno strumento per curare l’organizzazione di servizi turistici, coordinare gli uffici di Informazione e Accoglienza turistica (IAT), fornire assistenza ai turisti, comprese la prenotazione e la vendita di servizi turistici. La società deve inoltre valorizzare le risorse turistiche del territorio, organizzare manifestazioni ed eventi finalizzati ad attrarre i flussi turistici e favorire la formazione di proposte e pacchetti di offerta turistica da parte degli operatori.

Vitale non lavorerà da solo.

Giancarlo Banchieri

E’ affiancato da un Consiglio di Amministrazione composto dalla Presidente Ascom Torino, Maria Luisa Coppa, dal Sindaco di Clavière, Franco Capra, dalla responsabile della direzione Commerciale e della Comunicazione Sagat, Francesca Soncini e dal presidente di Confesercenti Torino e Provincia e Piemonte, Giancarlo Banchieri. Banchieri ha un forte legame con la comunità del Chierese-Carmagnolese. E’ gestore e proprietario dell’Hotel Panorama e del ristorante-pizzeria “Officina” di Cambiano. 

La partita non è facile da gestire.

Camillo Cavour

Né a Torino, né nel Chierese-Carmagnolese e neppure a Santena. Sul Castello Cavour pesa una sorta di ostracismo da parte degli acavouriani d’Italia. Una specie di messa al bando che da sempre grava sulla figura e sull’opera del coltivatore-tessitore dell’Unità dello Stivale. Lo statista innalzato sugli altari ma rimosso dalla memoria patria, al quale si imputano i ritardi e gli errori compiuti dagli Italiani nei decenni e nei secoli successivi. Errori che lui non ha potuto compiere perchè purtroppo è morto prematuramente e sorprendentemente, il 6 giugno 1861, all’età di cinquant’anni, pochi giorni dopo la nascita dell’Italia unita.

Sul Castello Cavour grava una cappa.

Santena, Castello Cavour

C’è il rischio che, assecondando semplicistiche tendenze, il Castello resti tagliato fuori dai circuiti delle Residenze Sabaude, dove sta prevalendo la più compiacente immagine delle Residenze Reali. Come se la storia e il turismo culturale non si adattassero a un luogo culturalmente, paesaggisticamente e storicamente incomparabile, capace di legare i fermenti del Seicento sabaudo, al Settecento illuminista, all’Ottocento risorgimentale, al Novecento industriale e della costruzione europea, al Duemila della società del web.  Un Castello di una complessità quanto mai di moda che racchiude le memorie degli Italiani precedenti, contemporanei e successori di Camillo Cavour, fino ai giorni nostri.

Per la comunità di Santena, la nomina, è un’occasione per voltare pagina.

Da notare, Santena fino al 2015 faceva parte del consorzio Turismo Torino e Provincia, poi lamentando la scarsa attenzione verso il territorio aldiquà della collina si è tolta. Adesso deve decidere cosa vuole fare del suo domani. Se davvero punta sulla sua vocazione turistica, agraria, culturale e logistica. Stesso discorso vale anche per Torino. La città, proprietaria di questo Castello unico nel panorama del turismo culturale statale, deve sciogliere i nodi che ancora ingrovigliano il suo rapporto ambiguo con il riformismo e le memorie dei contemporanei di Camillo Cavour.

Marco Boglione

Vitale e Boglione da soli non possono fare miracoli.

Hanno bisogno che Cirio, Appendino e Baldi si diano da fare. I cinque devono mettersi d’accordo e collaborare nei fatti e negli atti. Che la strada da seguire sia la qualità del contesto è evidente. Il Comune di Santena a suo tempo ha avuto un’intuizione. La Bandiera Arancione andrebbe recuperata. Avere il Castello, il Parco, gli Archivi, la Tomba di Cavour, la Cascina Nuova inseriti nel sito MAB UNESCO e nelle Residenze Sabaude, comporta l’obbligo di adeguare tutto il resto a questa favorevole dimensione.

Gino Anchisi da Santena, la città di Camillo Cavour, 18 luglio 2020.