Nicotra rinuncia agli oneri previdenziali: il dibattito in consiglio

SANTENA – 04 ottobre 2008 – Di seguito tutto il dibattito in consiglio comunale, in merito alla rinuncia da parte del sindaco di mettere in carico al comune il pagamento degli oneri previdenziali.

Santino Cascella, presidente del consiglio comunale
Io faccio il presidente del consiglio. Ho notato questo gran clamore sui giornali. Da tutto questo ho fatto una riflessione e ho da fare un piccolo appunto. C’è un difetto di comunicazione. Il sottoscritto non era a conoscenza della variazione di bilancio e dell’aumento dei costi.
Io sono sempre stato attento alla riduzione dei costi di macchina amministrativa. Ci sono sette assessori con diecimila abitanti, sono troppi; ne basterebbero tre. L’aumento di costi mi ha indispettito perché qualche mese fa avevamo aumentato l’addizionale Irpef, mi chiedo a che pro, dal momento che non abbiamo fatto alcun intervento di riduzione dei costi. Tutto questo non va bene. C’è stato un difetto di comunicazione; il presidente del consiglio apprende la notizia dai giornali. E’ chiaro che nel momento in cui sono chiamato a esprimere un voto, ho grosso difficoltà. Il sottoscritto è stato eletto nella lista di maggioranza, appartenevo ad An, attualmente non faccio capo ad alcun partito. Comunicai di aderire a La Destra, ma, per la verità, non ho mai fatto la tessera. Resto un liberista, un uomo di destra, sono libero.

Bruno Ferragatta, Unione centrosinistra Santena
L’emendamento che ha letto il sindaco noi non l’avevamo in cartellina. Mi chiedo perché non l’avevamo in copia: non ci voleva tanto, si potevano fare le fotocopie.

Giuseppe Falcocchio, Alleanza nazionale
Il gruppo di An voterà a favore di questo emendamento, esprimendo anche apprezzando per il senso di responsabilità del gesto e della sensibilità avuta dal sindaco che, con questo emendamento, a nostro parere rinuncia a un proprio diritto, sancito proprio da una legge del governo Prodi.

Roberto Ansaldi, Unione dei moderati – Udc
Ho sentito la relazione del sindaco sulle ragioni che l’hanno indotto a ritirare la sua proposta. Non mi sento coinvolto nella campagna denigratoria perché su nessun giornale è uscita una mia dichiarazione, proprio perché rispetto le regole e so che prima se ne parla in consiglio e, dopo che si è discusso, si esce sui giornali. Onestamente non ho capito, io capisco le difficoltà del sindaco e personalmente posso anche comprenderlo. Aveva pensato di esercitare questo diritto, che formalmente la legge gli consente. Si è trovato – e la cosa non è proprio così di secondo livello – i giornali che hanno pubblicizzato la cosa, perché l’entità della cifra sopra a un bilancio come il nostro non poteva non avere questo risalto.
Io non credo che ci sia una campagna di denigrazione nei confronti del sindaco. Anche perché quando i giornali parlano bene di lui, non si lamenta. È anche vero che bastava dire –ragazzi mi sono sbagliato, scusate, ho fatto una cavolata. Anche una parte della mia maggioranza non era d’accordo a votarlo, lo ritiro e non se ne parli più.
Invece non mi è piaciuto l’intervento strappalacrime del sindaco, con tutta una serie di cose fra cui l’ospedale a Carpice, che non c’entra assolutamente nulla. So benissimo che il sindaco ha fatto questa proposta, e ci mancherebbe che non l’avesse fatto. Ogni sindaco di qualsiasi colore avrebbe proposto il sito a Santena, ma l’assemblea dei sindaci ha deciso di localizzare il futuro ospedale a Nichelino. Sono d’accordo con sindaco Nicotra, quando afferma che butteranno anche più soldi, ma non è un titolo di merito averlo proposto a Santena, perché tutti i sindaci di questa città l’avrebbero fatto. Ho esercitato il mio mandato come assessore per venti anni; non ho mai chiesto un rimborso e non mi sono mai messo in aspettativa. Ho sempre ritenuto che l’indennità fosse onnicomprensiva.
Non sono neanche d’accordo con l’atteggiamento, con il pensiero del sindaco – che ripete – che lui costa tanto ma fa arrivare i soldi. Fa solo il suo mestiere: Chiunque faccia il sindaco cerca di portare benefici per la collettività. Anche io con i Patti territoriali, ho portato un milione di euro, con il finanziamento per gli interventi sull’area industriale. Non ho mai fatto di questo un titolo di merito: ho solo compiuto il mio mestiere.
Comune risvegliato? Io non credo che questo comune sia mai stato addormentato. Anche perché il sindaco si riferisce all’amministrazione precedente di cui lui, bene o male, ne faceva anche parte. All’amministrazione precedente gli dovrebbe quantomeno rispetto. Non so se Santena si sia risvegliata; occorre vedere cosa si intende per dormiente e per comune che si è risvegliato. Vedendo le cose dall’opposizione e parlando con i cittadini non mi sembra che ci sia questo grosso risveglio. Il palasport è finito e collaudato ma è chiuso; mancano soldi per arredi, almeno così mi si dice. La manutenzione delle strade cittadine non è ottimale; credo che basti percorrerle. Non ci sono finanziamenti sostanziosi nel piano delle opere pubbliche, per cui presumo che in futuro, le strade si degradino ancora di più.
Soprattutto, cosa che mi fa veramente male, è che non c’e nessun progetto per Santena 2011. Arriveranno questi famosi, quattro, cinque o sei milioni di euro – non sappiamo quanti siano – che la Regione ha definito e che saranno calati sul nostro territorio. Serviranno probabilmente per rifare il museo cavouriano, cosa peraltro degnissima e giustissima e che tutti aspettano. Ma Santena non coglierà l’opportunità che è dovuta da un evento così importante. Non la coglierà perché non ha fatto nessun progetto, e se l’ha fatto non l’ha discusso da nessuna parte, non l’ha deliberato da nessuna parte. Nessuna opera è prevista nel piano delle opere pubbliche. Che Santena sia un comune risvegliato non lo so… Probabilmente è idea del sindaco, ma non la venda come un motivo per cui lui giustifica il fatto di avere ritirato con un emendamento la sua richiesta.
Io conosco l’ammontare degli stipendi dei dirigenti, vi posso garantire che forse 20mila è cifra molto alta, ma sicuramente è solo di qualche migliaia di euro inferiore quello che il sindaco aveva pattuito con questa società. Non voglio entrare nel merito della cosa perché avendo ritirato la proposta credo che non sia neanche giusto discuterla. E pur anche vero però che – e questo lo ribadisco e lo ribadirò in tutti i consigli comunali – il sindaco si è presentato ai cittadini e ha ottenuto la fiducia presentando un programma con concetti opere e cose da fare E’ passato un anno e tre mesi…

Santino Cascella, presidente consiglio comunale
…Scusa, forse io mi sono un po’ distratto e non ho fatto attenzione, ma dovevi fare dichiarazione di voto.

Roberto Ansaldi, Unione dei moderati – Udc
Io faccio la dichiarazione di voto …abbiate pazienza i regolamenti devono valere per tutti. Scusate, abbiamo appena sentito che un sindaco che pretendeva 70mila euro anno dal Comune, con un panegirico di venti minuti ha detto delle cose che non c’entravano nulla con il ritiro, e adesso mi venite a contestare che un consigliere se ci mette un minuto in più… Signor presidente non mi inibisca i miei diritti.
Bene, tutto ciò premesso di quel pacchetto di promesse dopo 15 mesi la maggioranza non ha fatto nulla. In compenso avete chiesto 700mila euro in più ai cittadini per gli stessi servizi che i santenesi stanno pagando, Ma soprattutto, e mi ricollego – ecco perché ho fatto questa citazione – avete detto che avreste ridotto i costi, il sindaco ha detto che avrebbe finanziato tutte le opere riducendo i costi. Forse avete ridotto i costi di qualche manifestazione, ma sicuramente non i costi di macchina comunale, come avete detto sul vostro programma elettorale, che io rispetto, ma voi non so se lo rispettate il vostro programma.
Tanto è che avete aumentato costi della giunta di 30mila euro. Avete aumento le spese di rappresentanza di 15mila e poi ridotti di duemila quindi, alla fine, l’aumento è di tredicimila euro. E il sindaco si è assunto un segretario particolare, o qualcosa del genere, per la modica cifra di 70mila euro. Meno mane che non ci caricate altri 70mila se no, invece di riduzione, si sarebbe parlato di un aumento di 140mila.
Nel merito, il sindaco dice –rinuncio a mio diritto e pro bono pacis, faccio il bel gesto di finanziare le pubbliche relazioni, le associazioni, i trasporti, il nido e il trasporto. Chiariamo un concetto, non è il sindaco che dà questi soldi per queste finalità. È il sindaco che aveva sottratto questi fabbisogni. Nella vostra proposta di delibera il sindaco aveva sottratto questi fabbisogni per pagarsi i propri contributi. Quindi ben venga il suo ripensamento che ha fatto tornare alla giusta destinazione i fabbisogni.

Bruno Ferragatta, Unione centrosinistra Santena
Pochissimi minuti soltanto per chiarire un piccolo aspetto di carattere più generale. Vorrei soltanto ricordare al signor sindaco che alcuni giorni fa lei, quando era insieme al prof. Veronesi, è stato ripreso dalla stampa con un articolo relativo al conferimento del premio Cavour 2008. E anche altre volte, quando succedono fatti positivi a Santena, questi vengono rilevati dagli organi di informazione e portate a conoscenza di tutti cittadini.
Io credo che la sua verità sui fatti sia stata un po’ pesante. Lei ha criticato gli organi di informazione dicendo che sono parziali, però lei ha dato tutta una sua interpretazione che non mi è proprio piaciuta.
Bene, io credo che come gruppo consiliare siamo assolutamente d’accordo con questo emendamento. Riteniamo che questo emendamento sia stato il risultato anche di un dibattito, che è avvenuto anche sui giornali. Ma le assicuro signor sindaco, che questo dibattito è avvenuto prima tra i cittadini, per la strada. Perché i cittadini meritano quel rispetto che non è soltanto dato quando uno si alza in piedi. E’ un rispetto profondo. Un rispetto delle istituzioni che deve essere fatto e dato ogni qualvolta si parla di dignità dei cittadini, cioè della capacità dei cittadini di capire. Per questo riteniamo un risultato significativo quello che si è ottenuto. Riconosciamo il suo passo indietro su quello che io reputo – e lo dissi anche in commissione – credo fosse un passo falso. Noi voteremo a favore di questo emendamento.

Domenico Galizio, Insieme per Santena
Sull’emendamento io preannuncio l’astensione del nostro gruppo, in quanto siccome nel merito sono state fatte delle variazioni di cifre, e siccome non è chiara la ratio di questa distribuzione, noi dobbiamo astenersi. Non possiamo votare né contro né a favore. Mi riservo le dichiarazioni nel dibattito successivo.

L’emendamento del sindaco viene messo ai voti e passa, a maggioranza (sedici i sì), con quattro astenuti: Cascella, Ansaldi, Galizio, Elia. Miano è assente dall’aula al momento del voto.

Santino Cascella, presidente consiglio comunale
Ora si passa al dibattito per la variazione del bilancio, comprensivo dell’emendamento del sindaco.

Bruno Ferragatta, Unione centrosinistra Santena
Il voto del nostro gruppo sta a sottolineare che quando il denaro viene recuperato e viene ridistribuito a favore di iniziative per cittadini, ci trova assolutamente collaborativi, come abbiamo già detto altre volte. Io vorrei fare un intervento, signori consiglieri, per ricordare alcuni passaggi che non coincidono esattamente con quanto detto dal nostro sindaco.
Questa vicenda si apre fondamentalmente in un posto pubblico, rappresentativo di tutto il consiglio, questo luogo è la Commissione di bilancio. E il luogo del dibattito, è aperta al pubblico. E’ la commissione dove hanno partecipato i giornalisti, che hanno potuto registrare tutto quello che accadeva durante il dibattito sulla variazione e, soprattutto, hanno potuto percepire in tutti, specialmente chi ha proposto quel tipo di delibera, il senso di disagio profondo che emergeva. Un senso di disagio che è emerso completamente quando uno dei suoi assessori, caro sindaco, lesse una lettera che io la definirei più una dichiarazione di guerra che di voto, circa il contenuto della variazione di bilancio. Era uno dei suoi assessori non era l’opposizione. Ma lei, signor sindaco, sembra invece cadere dalle nuvole rispetto a quanto successo. Anche qui c’è una verità che andrebbe corretta. Lei venne in commissione e ci salutò, poi andò nella camera di fianco. Avrebbe potuto tranquillamente e serenamente partecipare per spiegare ai consiglieri di opposizione e ai suoi consiglieri di maggioranza che per una parte non conoscevano il contenuto delle variazione di bilancio. E mi riferisco ai 44 mila euro, destinati a pagare gli oneri previdenziali per una assunzione che sarebbe avvenuta più o meno a metà anno e serviva a pagare la semestralità degli oneri previdenziali all’azienda che l’avrebbe assunto. Questo è quanto. Questo non l’abbiamo inventato noi; è stato spiegato dagli uffici e dall’assessore al bilancio. Non ci siamo inventati nulla. Non abbiamo avuto bisogno di inventarci nulla perché, per fortuna, gli uffici sono corretti e trasparenti e ci presentano tutti i numeri per quello che sono. Ora, se permette, la discussione poi è proseguita all’interno della commissione su questioni molto concrete. Abbiamo già sentito prima qualcuno che ricordava l’Irpef aumentata. Abbiamo parlato delle condizioni dei cittadini. Abbiamo detto che probabilmente la cittadinanza avrebbe fatto difficoltà a comprendere questo aumento, nella situazione di crisi in cui ci troviamo. E’ difficile riuscire a comprendere quanto stava accadendo, e come opposizione abbiamo suggerito di rivedere questo tipo di intervento. Non perché non fosse permesso dalla legge, la norma è molto chiara, ma perché non c’era l’opportunità politica per presentarci ai cittadini in questo modo. Tanto più in questo momento, dove la politica è sotto i riflettori di una critica che si riferisce continuamente ai privilegi della casta. Allora qual è la possibilità che ha un cittadino di mettere in discussione una scelta come questa. Quando si occupano certe cadreghe – scusate l’espressione un po’ irriverente per questa sala – sembra che possiamo fare tutto quello che vogliamo, questo si capiva da questo tipo di intervento.
La maggioranza si è riunita dopo, avete discusso, anche perché la lettera del suo assessore Tamagnone era una bomba. La decisione del sindaco non era nota a tutta la maggioranza. Deve essere chiaro che non si tratta di denigrare nessuno: Qui si ragiona su atti amministrativi e questo stiamo facendo. Mentre la sentivo parlare guardavo il colore della maglia del consigliere Maggio, ma dove siamo? Un po’ a teatro, oppure stiamo ricostruendo dei fatti e allora il viola a teatro è portato un po’ male. Di questo stiamo parlando, si parla di atti amministrativi. Siamo qui per dire che se abbiamo sbagliato ora ci siamo corretti. Lei avrebbe dovuto dire, con molta più serenità –pensavo che questo poteva andare bene, magari non avrei dovuto farlo, magari ci sono tante famiglie in difficoltà e per loro sarebbe stato uno schiaffo. Mi chiedo che senso ha pagare il sindaco Nicotra quasi centomila euro l’anno, considerando che equivale ad un punto di Irpef: Effettivamente a questi cittadini pesiamo sostanzialmente di più.
E poi, sindaco, non mi venga a dire che lei porta i soldi a Santena. Lei non porta i suoi soldi a Santena; lei usa delle leggi dello Stato, per fare delle richieste legittime: è quello che dovrebbe fare ogni sindaco; è quello che deve fare ogni amministrazione. Lei va a chiedere i soldi dove si possono chiedere. Anche io partecipo a bandi e si portano a casa dei soldi sulla base dei progetti che si elaborano. Santena io credo che meriti effettivamente questa attenzione. Quell’attenzione che lei diceva di avere, ma non questa dei 44mila euro. Quella attenzione che abbiamo messo nell’emendamento; un’attenzione dedicata i giovani, alle famiglie, agli strati sociali più in difficoltà. Un’attenzione dedicata anche allo sviluppo del progetto cavouriano, che avrà la sua manifestazione massima nel 2011. Di questo ha bisogno Santena, non di difendere qualche privilegio. C’è bisogno di tutti noi per difendere la dignità e la forza di Santena. Lei sindaco l’8 settembre scorso era invitato a parlare della circonvallazione di Villastellone. Bene, lei è riuscito a non andare, a non mandare nessuno dei suoi uffici e quindi a rendere assente Santena, in un posto dove si stava discutendo del territorio. E’ proprio questo che non bisogna fare; non bisogna isolare la nostra città. Santena ha bisogno di essere aperta. Ha bisogno di far parlare di sé. Ha bisogno dei giornali e di una politica amministrativa lungimirante per i suoi cittadini e di tutto ciò che la collega con un territorio più vasto. È solo con questo scambio che noi permetteremmo alla nostra città di andare aventi e di poter fermentare positivamente.
Questo è il motivo per cui abbiamo fatto questa battaglia e abbiamo votato la ridistribuzione, nonostante tutta la fatica; perché riconosciamo in quello uno degli obiettivi che ci eravamo dati. Noi ci asterremo sulla variazione di bilancio, perché riteniamo che la variazione abbia un difetto all’origine e cioè non riconosciamo la piena trasparenza rispetto alle modalità con cui si è arrivati in consiglio. Sono contento che sia arrivato con il suo emendamento recante anche il parere del collegio dei revisori dei conti, così facendo riteniamo che abbia sollevato i revisori rispetto alle responsabilità che avrebbero potuto segnalare rispetto a quello che si stava facendo.

Edoardo Tamagnone, Forza Italia
Grazie. Io non posso che accogliere favorevolmente la decisione del sindaco di ritirare questa proposta di aumento del capitolo di indennità e, contestualmente, rinunciare alla propria richiesta di aspettativa. Proprio perché questa decisione è stata fortemente sollecitata dalla mia presa di posizione in commissione direzione staff lunedì scorso. E proprio per questo apprezzo in modo particolare il senso di responsabilità del sindaco, di fronte ad una situazione contingente non facile. Il valore di questa scelta è di rinunciare a un proprio diritto, per non gravare sulle casse dei cittadini. Questo peraltro è il senso della riflessione che è stata compiuta in questi giorni e che precedentemente io ho compiuto in accordo con il mio partito che è Forza Italia, Popolo della libertà. Ebbene, gli organi del partito sono stati informati e con loro abbiamo deciso. Ne ho parlato con il presidente Enzo Ghigo che ricopre il ruolo di coordinatore regionale di Forza Italia. Ne ho parlato con Angelo Burzi che è presidente del gruppo consigliare di Forza Italia in Consiglio regionale del Piemonte, che non credo vorranno smentirmi. Immagino che questi organi avranno a loro volta informato i loro sottoposti all’interno del partito.
La posizione che io ho preso è prima di tutto una posizione di coscienza e di opportunità politica. Di fronte a un aumento così grande, non potevo certamente non soltanto avallarlo ma permettere che andasse in porto. Pertanto questo è lo spirito della mia presa di posizione. Perche oggi noi avremmo dovuto deliberare l’aumento, ma non dimentichiamoci che la richiesta di aspettativa era già operativa dal primo di luglio. E dal primo luglio a oggi sono già passati alcuni mesi, in cui la maggioranza non era stata informata della richiesta, e se – per assurdo – il capitolo fosse stato molto più capiente, magari non saremo giunti alla discussione neanche oggi. Ritengo anche che la riflessione emersa sui giornali non sia da condannare e abbia fatto da stimolo per condividere di più le scelte amministrative. Per tutto questo sono lieto che la richiesta che feci in commissione sia stata accolta.
Auspico oggi una maggiore condivisione di queste scelte di così grande portata e impatto sulla città, per evitare a questa maggioranza una situazione imbarazzante, come quella che si è verificata in questi giorni. Però vorrei concludere plaudendo a questa scelta di grande responsabilità del sindaco, perché so benissimo che non è facile rinunciare a qualcosa che è dovuto, ma voglio comunque rimarcare che il sindaco ha fatto questo passo indietro proprio per l’amore che egli nutre per questa città. Una maggiore condivisone sicuramente avrebbe potuto evitare questo problema. Penso che questo si possa attuare nel prossimo futuro.

Domenico Galizio, Insieme per Santena
Se fossimo a teatro a me toccherebbe ora un compito ingrato; perché dopo il primo attore o l’uomo partita, diventa difficile dire qualcosa di interessante. Però ci provo. Innanzitutto stando agli atti, a quello che è il punto che stiamo discutendo, stiamo parlando di una variazione di bilancio che consta di 369.000 euro, di cui 44mila euro di cui molto si è detto; questi sono una parte cospicua, ma sono solo una parte. Prima di fare un intervento vorrei avere dei chiarimenti sulle cifre, altrimenti non riesco a fare un intervento del merito e resto semplicemente nella polemica. Posso fare domande all’assessore e avere risposte prima di completare l’intervento? Sulle singole cifre a proposito di informazione io segnalo al sindaco che aimè nella mia condizione se non mi fossi attivato per i fatti miei e se non mi fossi dedicato alla lettura dei giornali e ha chiedere ad amici, dalla lettura degli allegati all’ordine del giorno del consiglio, tutto quanto si sta discutendo da un paio di ore, le assicuro che non traspare. O io ho avuto una grossa svista o le assicuro che nei documenti ufficiali non c’è traccia. Approfittando della gentilezza di chi era in commissione, di cui io non faccio parte, mi sono fatto spiegare le cose. Spulciando le cifre, partendo da quello che è l’emendamento votato chiedo a che cosa è riferibile dell’aumento di 15.320, visto che nel 2008 l’indennità dovrebbe essere diminuita.

Francesco Migliore, Lista delle libertà per Nicotra sindaco
Faccio i complimenti a Ferragatta per avere percepito, con doti paranormali, la situazione di disagio in commissione. Il disagio era dovuto all’intervento dell’assessore Tamagnone e non certo per la richiesta del sindaco. Mi chiedo poi come faccia Ferragatta ad avere la certezza che noi non fossimo a conoscenza della variazione di bilancio. Infine è stato detto che Nicotra non ha portato soldi di tasca sua; certo non ha portato soldi suoi, ma ritengo che il sindaco Nicotra sia uno dei pochi sindaci capaci di portare soldi e sfruttare tutte le occasioni opportune.

Domenico Galizio, Insieme per Santena
…io ho assistito all’intervento del sindaco. Cerco sempre di ascoltare con attenzione perché voglio, mi ostino, a cercare spunti positivi per potere apprezzarne i contenuti. Aimè, non ci riesco. Siamo fatti in modo diverso. Io comunque devo fare delle precisazioni, perché sicuramente non è nelle mie intenzione fare teatro, ma vengo qui per svolgere onestamente il mio incarico. Non ho secondi fini, quando il sindaco parla di candidature provinciali potrebbe fare nome e cognome. E’ inutile fare polveroni attorno ad un argomento che mi sembra chiaro .
Penso poi che nessuno abbia voluto innescare attività persecutorie. Mi risulta che buona parte della maggioranza fosse all’oscuro dell’iniziativa del sindaco fino al momento che ne è venuto a conoscenza anche l’opposizione. Ritengo che i dissensi siano stati manifestati apertamente.
Il sindaco potrà dire che non si deve credere ai giornali, ma se una persona di una certa credibilità ti rivolge qualche confidenza, ed è direttamente interessato, io sono propenso a credergli. Lei signor sindaco tutto questo lo interpreta come un voler buttare fango e ridurre l’operatività della maggioranza e via dicendo. Io, invece, finalmente, colgo un segnale positivo su questo argomento – quello dei costi degli amministratori, che il nostro gruppo di Insieme per Santena ha curato intensamente fin da campagna elettorale. Noi abbiamo proposto di rinunciare ai gettoni di presenza e indennità, in tutto si tratta di 500mila euro per cinque anni. Quasi tutti ci avete riso dietro, ma più di un migliaio di cittadini ci ha dato fiducia e ci ha ceduto. Per dire che su questo argomento ci siamo spesi e non da adesso. Abbiamo fatto una proposta elettorale precisa, l’abbiamo ripresa nei consigli e per questo mi sono preso del petulante dal sindaco, perché insistevo a fare domande. Le domande le faccio per chiarire e diventano indispensabili quando non c’è trasparenza. Spero poi che sia del tutta infondata la voce che, in virtù di questi fattacci, sia stata data disposizione di far trovare lungo l’accesso ai documenti del Comune per chi li avesse richiesti.
In questa vicenda io colgo – a parte la quasi felice conclusione – uno spiraglio di speranza. Già in passato avevo chiesto alla maggioranza di essere più aperta su argomenti più generali. Una maggioranza può essere compatta, coesa ed efficiente ed avere qualche momento di autonomia di pensiero: questo, a me, fa pensare molto bene di una maggioranza. Significa che si può discutere e trovare una sintesi. Penso che la critica non vada considerata subito una calunnia. Altrimenti si rischia di fare interventi come quelli del sindaco, dove denunciando denigrazione nei suoi confronti in realtà fa autocelebrazione.

Bruno Ferragatta, Unione centrosinistra Santena
Vorrei solo dire che se la maggioranza sapeva della richiesta di Nicotra, nasce un altro grosso problema: voi avete permesso che ci fossero soldi usciti dalle casse del Comune di Santena senza neppure una delibera, anche soltanto di giunta.

Mosso Paolo, Forza Italia
Vorrei dire che per quanto riguarda la Commissione bilancio abbiamo sempre seguito la massima trasparenza. Abbiamo sempre dato a tutti i consiglieri i documenti necessari, anche perché ci rendiamo conto che il bilancio così come è agli atti è molto difficile da capire.

Roberto Ansaldi, Unione dei moderati – Udc
Il sindaco è tornato indietro nella sua volontà di farsi pagare i contributi, va però detto che due mesi – dodicimila euro – glieli pagheremo lo stesso. E’ vero che ha rinunciato a 41 mila,ma gli altri 12mila e rotti restano.

Patrizia Borgarello, Lega Nord
Volevo fare alcune considerazioni della serata e di queste giornate chiamiamole così di dibattito giornalistico. Ma …intanto la prima cosa: non posso fare altro che accettare e apprezzare quello che ha detto il sindaco. Mi lasciano un po’ perplessa le tantissime belle parole dell’opposizione. L’unica protagonista del teatro di questa sera è la demagogia dell’opposizione. Demagogia pura è pensare che il sindaco che amministra una città – a livello di amministrazione sarà comunque un direttore che amministra diecimila dipendenti – lo debba fare per forza gratis. La seconda domanda che posso porre è questa. Il sindaco non può prendere denaro; l’indennità non va bene neanche se amministra bene la città, se il sindaco porta denaro era solo dovuto. Se si prende la stessa legge dove propone il rimborso spese per un consigliere che arriva da fuori Santena e termina il consiglio comunale dopo la mezzanotte, allora la stessa legge va bene, ed è giusto retribuire il consigliere.Se il sindaco porta del denaro lo fa solo perché lo prevede la legge. Invece se prende il denaro per legge allora non va più bene. E’ vero che io sono della Lega, e quelli della Lega sono un pochino contadini, hanno problemi a capire l’italiano, forse capis mac el piemunteis. Mi viene comunque difficile capire.
Poi mi chiedo ancora un’altra cosa, sento delle cose …sento dei trasformismi politici, qualcuno ha detto –io ero di un partito e non lo sono più. Mi sembra di sentire il giornalista Stella; ha fatto i soldi criticando i politici e il suo giornale prende i contributi dallo Stato, ma va bene così. Lui attacca tutto e tutti mentre convive con la politica corrotta.
Tutto questo è demagogia pura; i funzionari della sinistra non sono sempre stati in aspettativa. Sono poi dispiaciuta che tanti cittadini santenesi non abbiano capito la capacità e l’alto livello politico e amministrativo dell’opposizione, e purtroppo per voi, abbiano votato Nicotra. I cittadini purtroppo non capiscono la capacità dell’opposizione.
Avete parlato tanto sul fatto che la maggioranza non sapeva delle cose del sindaco. Io parlo per la Lega; la maggioranza sapeva di queste cose, ne ha parlato nelle dovute sedi istituzionali. La Lega non ha voluto fare campagna elettorale per le provinciali e non ha voluto dire ai giornali quello che si deve dire nelle sedi istituzionali. Si parla nelle sedi istituzionali.
Capisco anche che è stato difficile per l’opposizione perdere la scena.Sui giornali ci è andato Nicotra e non Ferragatta, o se è arrivato sui giornali ci è andato piccolo piccolo. Di solito la scena è dell’opposizione ed è stato già ridicolo che la maggioranza sia riuscita a prendere la scena all’opposizione. Anche su questo c’è da riflettere. Solo la maggioranza è andata in scena
Premetto che per la scelta personale del sindaco dell’aspettativa o meno è dovuta per legge. Io credo che la politica sia giusto che faccia delle critiche che devono essere ben accette. Non credo però che attaccare e accusare personalmente la gente sia positivo, anzi credo che squalifichi chi aggredisce a livello personale. La vicenda è andata sui giornali, la gente l’ha vissuta. Aggiungo ancora una cosa per alcuni che sono andati sui giornali. Qualcuno, penso nel periodo di Cavour, diceva che la differenza tra un politico e uno statista è che il politico pensa alle prossime elezioni, mentre lo statista pensa al suo territorio e alla sua gente. Questa è un po’ la sensazione che ho avuto per qualcuno di noi e di voi in questi giorni. Se dobbiamo lavorare, a livello di maggioranza come di opposizione, si parla nelle sedi corrette. La campagna elettorale per le provinciali si aprirà solo più avanti. Noi siamo qui per amministrare, certo si possono fare degli errori; nessuno è perfetto. Io credo che lavorare nell’ombra e quindi parlare per far crescer la città, senza fare di questo solo ed esclusivamente uno strumento mediatico sia molto più costruttivo lavorare per noi e per tutti i cittadini.

Domenico Galizio, Insieme per Santena
Dite sempre che questa maggioranza è permeata da trasparenza, dopodiché dell’argomento principe di questa sera nei documenti che ci sono stati dati per discutere della variazione di bilancio non c’è traccia. E quella chiarezza che fortunatamente l’assessore Mosso ha messo a disposizione della commissione io l’ho avuta solo grazie ad una cortesia personale. Se è questa la trasparenza uno si adegua, ma non è questa la trasparenza che servirebbe.
Ho cercato di portare la discussione sul punto all’ordine del giorno e cioè la variazione di bilancio, vedo però che, per tutta la sera, si è discusso delle vicende del sindaco. Io vorrei dire che per il nostro gruppo, e noi non abbiamo ambizione di carriere politiche, volevo dire che in buona sostanza il ruolo di opposizione stasera mi chiamerebbe a rivendicare il grande merito di aver sconfitto il sindaco e di averlo costretto a ritirarsi nei suoi ranghi. Io stasera ho apprezzato come il dibattito interno di maggioranza abbia comunque portato a una soluzione che sicuramente non è completamente risolutiva, ma sicuramente molto, molto, molto migliorativa rispetto alla situazione di partenza.
E io non ho difficoltà a riconoscere il merito pratico e non quello politico, perché comunque evidentemente avremo fatto comunque i nostri passi e ci saremo riservati di andare a verificare la legittimità di tutto questo, ma se stasera si è arrivati a una così rapida discussione senza fare strascichi odiasi in altre sedi è grazie alla maggioranza.
Il sindaco Nicotra non ha dato soddisfazione ai giornali o ai nostri argomenti, ha dato soddisfazione alla sua maggioranza e bene ha fatto perché comunque il risultato c’è. Diceva forse Mao –che il gatto sia bigio o rosso, poco importa, l’importante è che prenda i topi. E noi il topo, quello che stava rosicchiando il bilancio, questa sera l’abbiamo preso.
Noi siamo felici, ma dovrebbe essere felice anche il sindaco. Santena ha dei precedenti piuttosto nefasti su questi temi. Negli anni Novanta io sono stato testimone di un consiglio comunale bruscamente sciolto e mandato a casa perché l’allora sindaco, ex dipendente bancario, passando a lavoratore autonomo pretese il raddoppio dell’allora gettone da sindaco. Per quella decisione i santenesi mandarono a casa l’intero consiglio comunale, sindaco compreso. Proprio lo scioglimento consentì a Nicotra di arrivare a Santena; senza quell’azione a Santena Nicotra non ci sarebbe venuto.
Preannuncio il nostro voto contrario perché dovendo votare il punto in blocco, su certe parti non siamo d’accordo.

Roberto Ansaldi, Unione dei moderati – Udc
Alcuni consiglieri di maggiorana questa sera hanno ribadito che il sindaco ha rinunciato a un atto legittimo. Certo esiste la legittimità formale ma esiste anche la legittimità sostanziale. Vi ricordo che un conto è quello che prevede la legge; uno che lavora, che esercita attività lavorativa, che si mette a fare il sindaco, se vuole fare bene il sindaco sul piano della retribuzione ha quello che la legge eroga come indennità, siccome ci sarebbe il rischio che perda i contributi, siccome non è giusto che li perda e il comune li deve pagare. Il legislatore voleva ristorare uno che lavorava e che non è giusto avesse un danno
Fotografiamo invece la situazione del sindaco, stiamo parlando di una ditta costituita a maggio, con un dirigente assunto a giugno, che a luglio si è messo in aspettativa. Consentitemi, ci sarà una legalità formale e la proposta di Nicotra che ha portato e ritirato questa sera aveva questo, sulla legittimità sostanziale, credetemi, se gli atti andavano a finire a un giudice …non so se sarebbe andato a verificare ulteriormente. Il mio voto sarà contrario.

Bruno Ferragatta, Unione centrosinistra Santena
Vista la ricostruzione del come questa delibera si è costruita, quali confusioni ha creato e quali difetti della maggioranza ha fatto emergere, dato che neanche la maggioranza era sicura di portare avanti questa delibera, tantomeno lo siamo noi per cui il nostro voto sarà certamente negativo. Dopodiché vi sarete chiariti nell’incontro di maggioranza, ma va bene per voi.

Ezio Gaude, Alleanza nazionale
Mi fa piacere avere questa possibilità di esprimermi. Io ho atteso invano di vedere un bagliore di luce, soprattutto nei consiglieri di minoranza. Mi sembra proprio che non abbiano compreso la serietà del momento e soprattutto l’essenza, la sostanza di questo momento.
Abbiamo di fatto assistito tutti quanti, però qualcuno fa finta che non è stato così, al teatrino della sinistra. Una cosa che è conosciuta, molto conosciuta da molti di noi e da molti cittadini. Questo teatrino ha previsto l’atto primo, il processo; cosa è successo? Lo si è visto, un processo mediatico. Il sindaco è stato messo sotto processo per che cosa? Per qualcosa che non si era verificato e che forse non si verificava. Il sindaco ha detto chiaramente che ancora non era stato deliberato nulla relativamente a quella proposta perché doveva ancora esserci il passaggio in commissione. Dopo di che, poche ore dopo noi avevamo anche fissato la riunione di maggioranza, per discuterne e poi ci sarebbe stato il momento di confronto in consiglio comunale.
Quindi, tanto rumore per nulla. Però non va bene. Non è accettabile che si facciano queste cose e neanche che si facciano passare così in silenzio. Nella realtà è stato fatto un qualcosa di molto grave nei confronti delle istituzioni; nei nostri confronti, che in questo momento li rappresentiamo. Perché, di fatto, ci è stato impedito di esercitare in maniera democratica le nostre funzioni amministrative in maniera serena, senza condizionamenti. Già da martedì, ma lo si era capito già lunedì sera, che un dibattito tranquillo e sereno su come importare questa revisione di bilancio non sarebbe stato possibile
Non abbiamo potuto ragionare se era opportuno fare un discorso di sviluppo della città sulla base di investimenti e risorse umane; un tema molto importante, e lo vediamo anche a livello nazionale, su questioni molto più pregnanti, perché ormai tutta l’attenzione era semplicemente rivolta al teatrino e a questo processo. Per cui, in questi giorni, abbiamo assistito ai diversi momenti del processo e anche questa sera è successa la stessa cosa. Ora, secondo il mio punto di vista, è inaccettabile questo modo di procedere. È conosciuto, però ormai è stantio, la gente ormai lo comprende e quindi lo lasciamo a chi questa procedura la esercita e cerchiamo di continuare a lavorare e amministrare senza farci condizionare da questo tipo di approccio. E pertanto come gruppo, come persone che civilmente, e nel rispetto della legge, amministrano questa città, approviamo il bilancio e comunque votiamo favorevolmente questa proposta di bilancio.
Pertanto la conclusione non è per niente felice, come invece diceva il consigliere Galizio. In realtà abbiamo assistito all’infelice conclusione di una settimana in cui ci sono stati momenti di anti democrazia o di tentativi di impedire alle persone elette di esercitare le proprie funzioni e questo è stato portato avanti da consiglieri, da organi di informazione che hanno… ora smetto, tanto credo che il messaggio sia arrivato ai destinatari.

Paolo Mosso, Forza Italia
Facendo seguito alla proposta di variazione bilancio, così come modificata dalla proposta di emendamento presentata dal sindaco, il gruppo di Forza Italia esprime il suo voto favorevole alla proposta di bilancio emendata.
Vorrei solo ricordare e precisare all’assessore Tamagnone che io, come capogruppo, non ero al corrente della sua richiesta e, da una verifica fatta, anche i miei colleghi del mio partito non ne erano al corrente. E vorrei ancora precisare, come ha già dichiarato il sindaco, che neanche Caterina Ferrero, segretaria provinciale di Forza Italia, era al corrente dei fatti.

Il consiglio è quindi andato al voto, con questi risultati:
–Astenuti: Cascella;
–Favorevoli: Nicotra, Mosso, Giacone, Trimboli, Tamagnone, Falcocchio, Gaude, Bergoglio, Mastrogiovanni, Tosco, Maggio, Borgarello, Migliore;
–Contrari: Ferragatta, Siciliano, Martini, Ansaldi, Galizio, Elia;
–Assenti: Miano.