Assemblea Ages, l’intervento di Domenico Galizio

SANTENA – 9 novembre 2008 – Di seguito l’intervento di Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, che ha preso la parola durante l’assemblea pubblica quando ormai il sole stava tramontando.

Buonasera a tutti. Io sarò veramente brevissimo. Vi porto il saluto del nostro gruppo consiliare comunale, che è quello di Insieme per Santena. Vi porto il saluto del consigliere regionale Mariano Turigliatto, che ci onora della sua presenza qui, stasera. Vi porto il saluto e la sincera e convinta solidarietà. Sincera e convinta perché, vivendo a Santena, sappiamo cosa sia passato, in tanti anni, dentro le mura di questa fabbrica. Sono passate generazioni di santenesi e non solo di santenesi; sono persone che vanno rispettate; è lavoro che va rispettato.
Io mi aspettavo che i rappresentanti del Comune di Santena, stasera, prima di fare altri proclami, venissero qui, a capo chino, chiedendo innanzitutto scusa. Perché, se sono in buona fede, bisognava chiedere scusa. Perché è più di un anno che si diffonde del malsano ottimismo, dicendo che qui dentro tutto va bene, che la colpa dei guai è dei lavoratori che hanno voglia solo di scioperare, che la colpa è dei sindacati. Che la colpa è dei giornali, che propagano notizie false su uno stato di difficoltà dell’azienda quando qui dentro tutto è a posto, tutto è tranquillo e l’imprenditore è il meglio che ci sia dato. Non è vero. Bisogna chiedere scusa per queste falsità che sono state dette. Questi sono giochi fatti sulla pelle della gente. E giocare sulla pelle della gente non va bene. Bisogna dirlo questo, una volta per tutte. E chi l’ha fatto, se l’ha fatto in buona fede, deve cominciare a chiedere scusa, altrimenti non è credibile.

Quindi, io vi chiedo scusa, per quanto mi riguarda, se non abbiamo fatto abbastanza. Qualcosa a livello di proposta in questo anno l’avevamo fatto. L’incontro del 30 di ottobre scorso era stato sollecitato più volte. Meno male che c’è stato; speriamo che dia comunque dei frutti e che si possa proseguire. Noi, come gruppi di opposizione, avevamo già presentato una documento, una mozione, che è lo strumento per andare in consiglio comunale e fare delle proposte. Nella mozione si propone di istituire un tavolo di lavoro e un capitolo di solidarietà, nei confronti delle famiglie in difficoltà. Per l’anno prossimo, proponiamo di istituire un capitolo, più corposo, per essere in grado di far fronte a queste emergenze che, da come ci hanno detto anche qui i rappresentanti di sindacati e della Camera del lavoro, si andranno intensificando.


Io vorrei poter prendere la mozione, questo pezzo di carta, e stracciarlo, sperando che il sindaco, prima di noi, provveda a fare le cose che chiediamo e quindi che diventi inutile. Spero tanto che capiti così. Non vorrei che, ancora una volta, qui si fossero fatte solo delle parole e non dei fatti. Noi, invece, abbiamo bisogno dei fatti. E abbiamo anche bisogno che, in effetti, emergano quelle responsabilità, cui faceva riferimento la signora Donata Canta. Queste responsabilità devono venire fuori. Perché le responsabilità non sono dei lavoratori, non sono dei sindacati, non sono degli organi di stampa che danno pubblicità a queste cose. I responsabili di questa situazione non sono qui presenti questa sera, ma devono pagare: per quanto hanno sbagliato; per le opportunità che hanno fatto perdere a questa azienda e, innanzitutto, devono portare rispetto a quelli che hanno speso la vita, e la stanno ancora spendendo, qui dentro, dentro lo stabilimento Ages.