Assemblea Ages: l’intervento di Ferragatta

SANTENA – 9 novembre 2008 – Di seguito l’intervento durante l’assemblea pubblica di  Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione Centrosinistra Santena in consiglio comunale.

Volevo essere presente per sottolineare questo momento così importante. Ci siamo visti anche durante la settimana. Io credo che ci siano due punti fondamentali da ricordare qui oggi. C’è una forte testimonianza, grazie a questo movimento, di coesione sociale, di mobilitazione, dove ricominciamo a parlare di dignità. Io insegno e lo vedo nei ragazzi a scuola; grazie a questo decreto legge che è venuto fuori i ragazzi stanno ricominciando a discutere. Anche qui, noi dobbiamo di nuovo confrontarci e costruire un ordine sociale non solo fondato sulla finanza e sulla capacità di creare ricchezza,  ma senza lavoro. Perché questo è il problema che in questi ultimi mesi sta venendo fuori. Qualcuno aveva pensato di creare ricchezza senza lavoro e senza i lavoratori. Ora i beni su cui si costruisce la ricchezza sono quelli che si costruiscono grazie  a quello che diceva mio nonno –  l’olio di gomito  – grazie alla fatica di tutti i giorni, dall’alzarci al mattino presto per andare in una fabbrica  a lavorare, dove si stanno creando veramente i presupposti della ricchezza. Dobbiamo tornare  a realizzare questo presupposto fondato sulla giustizia. Perché un nuovo ordine sociale deve avere un fondamento importante e significativo proprio sulla giustizia.


Però oggi, quello che state aspettando, sono delle promesse che non siano solo campate in aria e delle proposte. Voglio dire al sindaco questo: io vorrei proporre la costituzione di un tavolo per le emergenze che si stanno vivendo su questo territorio. Un tavolo con tutti i sindaci o i loro delegati, in modo che, insieme ai sindacati, alle parrocchie, e a tutte le forze sane del territorio si lavori per cercare di monitorare questa situazione che è estremamente preoccupante e non sappiamo dove ci porterà. Quindi è importantissimo che lottiamo tutti insieme. Che tutti insieme facciamo la nostra parte. Io vi assicuro che, per quello che potremo fare, come opposizione staremo addosso affinché questa zona qui rimanga nella sua vocazione naturale che è di carattere produttivo  e industriale.
E poi, proprio su questo vorrei ricostruire in qualche modo la speranza. E’ proprio grazie a questa battaglia, che facciamo tutti insieme, che riusciamo a dare un po’ di futuro alle nostre famiglie e ai nostri figli. Ecco, questo credo sia il messaggio più importante che questa sera dobbiamo cercare di mantenere all’interno dei contenuti della nostra battaglia che stiamo portando avanti. E, in particolare, siamo molto vicini a tutti quelli che in questo momento, stanno vivendo qui davanti ai cancelli, sotto i gazebo, che stanno portando avanti il presidio con sofferenze. Perché tutti sappiamo che la settimana scorsa è stata durissima stare qui, sul piazzale, con la pioggia. Comunque voglio dire che siamo vicini ai lavoratori e continuiamo a discutere e parlare con voi, di voi.
Ero presente al tavolo che si è tenuto in Regione dove si è discusso appunto della situazione Ages e vi assicuro che io, come osservatore esterno, ero invitato dall’assessore regionale al Lavoro Migliasso, ho potuto prendere atto della situazione critica di questo gruppo. E purtroppo la vicenda è come ci ha spiegato il sindacato negli interventi sentiti prima. Putroppo per questa azienda si deve trovare una soluzione, perché appare incapace di mettere in campo degli investimenti, in grado di far ripartire il gruppo. Sembra manchi la capacità d’innovazione, non è in grado di aprirsi ai nuovi mercati. Anche al tavolo in Regione l’unica cosa che è stata proposta dalla proprietà è stata quella di poter vendere i propri capannoni. Mi sembra che un imprenditore serio non possa assolutamente procedere senza innovare e, semplicemente, tenti di fare impresa pensando di risolvere tutti i problemi soltanto cercando di vendere lo stabilimento dove si produce.