A Santena dopo le elezioni i gruppi consiliari si moltiplicano

SANTENA – 17 dicembre 2008 – Nel maggio 2007 i santenesi hanno rinnovato il consiglio comunale scegliendo tra quattro formazioni politiche: con i loro voti hanno eletto un sindaco, il mitico Benny Nicotra, tornato nella stanza dei bottoni per la terza volta, una dozzina di suoi fedelissimi scudieri e altri sette consiglieri di minoranza. Rispetto all’apertura delle urne i gruppi sono raddoppiati, diventando otto.

ccinpiedi2

In vista delle elezione Benny aveva presentato una sua lista, più o meno di centro destra, chiamandola Lista delle libertà per Nicotra sindaco. Il nome si è rivelato quello giusto, lui è diventato sindaco per la terza volta. Il sindaco, politicamente parlando, ne ha fatte tante ma, per ora, non ha cambiato casacca; resta in quota a Forza Italia, anzi da pochi giorni fa riferimento al Pdl.
L’anno scorso, alle amministrative, si erano presentate quattro formazioni: la Lista delle libertà per Nicotra sindaco; l’Unione centrosinistra Santena; L’unione dei moderati e Insieme per Santena. Subito dopo il voto la coalizione del sindaco si è scomposta in quattro formazioni. Il primo gruppo nato da una costola di Nicotra è Forza Italia, che conta il capogruppo Paolo Mosso e i consilieri Giovanni Giacone, Edoardo Tamagnone, Giovanni Tosco e Domenico Trimboli. Il secondo gruppo consiliare del centrodestra è Alleanza nazionale, che ha come capogruppo Giuseppe Falcocchio e come consilieri Ezio Gaude e Giovanni Bergoglio. Il terzo gruppo della galassia nicotriana cittadina è la Lega Nord che conta come capogruppo la leghista della prima ora Patrizia Borgarello e il consigliere Giuseppe Maggio, precettato d’ufficio nel carroccio, perché per fare un gruppo consiliare bisogna essere almeno in due. Il quarto e ultimo gruppo originatosi dal listone unico di Benny è il gruppo consiliare Lista delle libertà per Nicotra sindaco che conta come capogruppo Migliore Francesco e come consigliere Walter Mastrogiovanni.

ccseduti
Il centrodestra si è diviso così tanto per un nobile motivo; voleva avere la maggioranza anche in sede di commissione dei capigruppo. Ci è riuscito. Subito dopo le elezioni un altro esponente del centrodestra, Santino Cascella, ex assessore di An, ha preso le distanze dal partito di Fini ed ha annunciato di aderire a La Destra di Storace; un annuncio non seguito dai fatti. Poche settimane fa ha dichiarato di non avere aderito a nessun gruppo politico e di ritenersi un uomo libero.
La vittoria di Benny Nicotra ha lasciato alle minoranze sette poltrone in consiglio comunale. Tre sono state occupate dal gruppo Unione centrosinistra Santena con il capogruppo Bruno Ferragatta e i consiglieri Cetty Siciliano e Ilario Martini. Due poltrone sono andate a Insieme per Santena, con il capogruppo Domenico Galizio e il consigliere Tommy Elia. Altri due posti sono stati occupati dall’Unione dei Moderati che, subito dopo le elezioni, contava come capogruppo Roberto Ansaldi e come consigliere Massimiliano Miano. Pochi mesi dopo le elezioni Miano ha lasciato l’Unione dei moderati per passare al gruppo Misto, di cui è attualmente capogruppo. Dunque oggi in consiglio comunale ci sono otto gruppi consiglieri, esattamente il doppio delle formazioni che si sono presentate alle urne.
In base al regolamento del consiglio comunale gli eletti di ogni lista che ha partecipato alla competizione elettorale costituiscono gruppo consigliere, indipendentemente dal numero di consilieri eletti di tale lista. Sempre in base al regolamento – che è stato cambiato pochi mesi fa dal sindaco Benny – per formare un nuovo gruppo occorrono due consilieri.
Visto che i gruppi di minoranza erano tre il mitico Benny ha pensato bene di dividere la sua lista in quattro gruppi, così da poter avere sempre la maggioranza anche in quella sede. Non contento di recente ha introdotto una modifica nel regolamento: all’articolo 64, comma 5 è scritto “Ogni capo gruppo è titolare di un numero di voti pari ai componenti del suo gruppo”. E quindi la maggioranza è sempre inattaccabile.
Giovedì 27 novembre è nato il coordinamento di Santena del Popolo della Libertà: la riunione ha segnato lo scioglimento dei due circoli locali di Forza Italia e di Alleanza nazionale e l’arrivo in città del Popolo delle libertà. Tempo qualche mese e la geografia dei gruppi consiliari dovrebbe cambiare: la maggioranza dovrebbe costituire un gruppo consigliare unico, quello del Popolo delle libertà.
Il dominio, nell’ambito della conferenza dei capigruppo, dovrebbe essere salvo: il capogruppo del Pdl, anche se da solo, resterà sempre titolare di un numero di voti pari ai componenti del suo gruppo. Il capogruppo del Pdl, regolamento alla mano, varrà più di tutti gli altri capigruppo messi insieme.