SANTENA – 22 dicembre 2008 – Il consiglio comunale di oggi è iniziato con le comunicazioni del sindaco. Tra le cose elencate dal primo cittadino vi è una sorta di relazione sull’emergenza maltempo vissuta da Santena nei giorni 15, 16 e 17 dicembre.
Di seguito l’intervento del sindaco Benny Nicotra.
Restano indelebili nel nostro ricordo gli eventi dell’alluvione del 1994 e per risvegliare tale ricordo è sufficiente un fax, un allarme meteo, per destare le preoccupazioni, le angosce vissute in quei giorni, sensazioni che cerchiamo di rimuovere, ma che puntualmente, al minimo scroscio, ecco che ci assale di nuovo l’angoscia.
Se è vero che l’ansia riempie i nostri cuori, è vero anche che l’esperienza vissuta ha costituito un bagaglio culturale che ci permette di affrontare prontamente qualsiasi evenienza.
E’ alla luce di queste considerazioni che, nella mattinata del 15 dicembre, a partire dalle 4 del mattino, con i volontari della Protezione civile ci siamo immediatamente allertati, convocando la sala operativa. Presa visione della situazione in essere e delle previsioni meteo, si è ritenuto opportuno avviare la fase consistente nel monitoraggio del territorio nei suoi punti critici.
Come si può evincere dai documenti depositati agli atti, alle 15,20 di lunedì 15 dicembre, in via precauzionale, e alla luce dei dati meteo Arpa, si è deciso di sospendere le attività scolastiche, informando il dirigente scolastico, pur sapendo che non si sarebbe comunque incorsi in un pericolo imminente. Il mercoledì 17 dicembre, visto l’aggiornamento delle previsioni pluviometriche e in considerazione anche del livello del Banna che andava via via diminuendo, per normalizzarsi, si è deciso di chiudere la sala operativa. A tal proposito intendo precisare che la sala operativa di Santena rientra all’interno di un sistema complesso che si estende a livello regionale e in questo ambito. Si specifica che la Regione Piemonte ha richiesto al Governo la dichiarazione di stato di emergenza ai sensi della legge 225/92.
Da questa esperienza, possiamo comunque fare alcune considerazioni, anche positive; i lavori lungo l’asta del Banna, fatti a difesa dell’abitato, ci hanno consentito di superare brillantemente le giornate critiche del 15, 16 e 17. Giornate che possiamo considerarle un collaudo in esercizio: in particolare il ponte Cavour che quattordici anni fa ha costituito una barriera, nonostante la notevole massa di acqua arrivata, ha garantito un deflusso in sicurezza, con un franco di 1,5 – 2 metri.
Sicuramente resta il rammarico relativamente all’ultima opera da eseguire, che è quella relativa alla borgata Tetti Giro, per la quale l’Aipo – più volte – si è impegnato a realizzare, ma che è tuttora da concretizzare.
E, ancora volevo aggiungere che è stato uno spettacolo della natura, vedere questa massa d’acqua defluire verso il Po, ma questo è potuto succedere anche grazie a una costante e puntuale manutenzione, eseguita sulle sponde del Banna dal Comune di Santena e colgo l’occasione per ringraziare tutta la macchina operativa e i volontari che hanno dimostrato – ancora una volta – professionalità e competenza; qualità che sono state messe a disposizione della cittadinanza.