Da Cgil, Cisl e Uil otto proposte alla Giunta Benny per tutelare le fasce più deboli

SANTENA – 22 dicembre 2008 – Cgil Cisl e Uil territoriali hanno incontrato l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Benny Nicotra per chiedere al Comune più attenzione verso le fasce più deboli. Dal sindacato arrivano otto proposte ritenute prioritarie.

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Mimmo Lacava
, Cgil Moncalieri, spiega le richieste presentata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil: “In un momento caratterizzato da una profonda crisi globale e da un’acuta fase iniziale di recessione che durerà per tutto il 2009, gli effetti sulle famiglie sono di doppio tipo. Da un lato il calo dell’occupazione, soprattutto precaria, e l’aumento della cassa integrazione, con una consistente caduta di reddito. Dall’altro un forte aumento dell’inflazione, dei prezzi e delle tariffe che va a ridurre il potere d’acquisto, in particolare dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. In questo quadro il Comune di Santena garantisce un ampliamento del fondo legato al capitolo  della spesa sociale di 100.000 euro, anche a fronte dei possibili tagli della legge finanziaria e del patto di stabilità, come vincolo di bilancio per mantenere e ampliare il livello dei servizi, intervenire sulle politiche del lavoro e la qualità sociale”.

Queste sono le otto proposte che il sindacato ritiene prioritarie per il Comune di Santena.
1.Mantenere invariata l’aliquota dell’addizionale comunale Irpef, inserendo una fascia di esenzione dal pagamento della stessa a 8.000 euro.
2.Non aumentare nel  2009, oltre l’adeguamento Istat, le tariffe dei servizi a domanda individuale (mense, scuola bus, nido  ecc.).
3.Applicare agevolazioni tariffarie sui servizi a domanda individuale utilizzando i criteri del regolamento Cssac  – Consorzio dei servizi socio assistenziali del chierese – maggiorato del 50 per cento e considerando come coefficiente correttivo il canone di l’affitto o la rata del mutuo in base al valore nominale della stessa. L’entità dell’agevolazione sarà pari al 30 per cento della tariffa da applicarsi.
4.Incrementare, con gli altri Comuni del distretto, la contribuzione al Cssac;
5.Costituire un apposito Fondo sociale per agevolare le famiglie nel pagamento della tariffa rifiuti di 10 mila euro. Questi sono i criteri per accedere al bando: con reddito Isee da 0 a 6.000  euro è prevista l’esenzione dal pagamento quota fissa; con reddito Isee da 6.000 a 10.000 euro è prevista la riduzione del 50 per cento della quota fissa; con reddito Isee da 10.000 a 12.000 euro è prevista la riduzione del 30 per cento della quota fissa.
6.Garantire la necessaria manutenzione ordinaria e straordinaria dell’edilizia scolastica con apposito stanziamento.
7.In caso di forte riduzione del reddito da lavoro dipendente dei nuclei familiari maggiormente colpiti dalla crisi aziendale, la riduzione delle tariffe per servizi comunali a domanda individuale avrà un abbattimento totale per i redditi zero e sarà immediatamente applicata in base alla documentazione certa e verificabile (attestato di disoccupazione  del Centro per l’impiego, lettera Cig a zero ore del datore di lavoro ecc.) fornita dal lavoratore fino alla sussistenza del requisito.
8.Ampliare l’entità dell’agevolazione sulla tariffa del nido al 50per cento per coloro che rientrano nei requisiti di reddito previsti.