Santena, la lettera dei fans di Benny che lo vorrebbero a capo del Pdl in corsa per la Provincia

SANTENA – 25 gennaio 2009 – Mentre per Claudia Porchietto si va concretizzando la candidatura alla guida del Popolo delle libertà per le elezioni provinciali, un gruppo di militanti di Fi non si rassegna e continua a sponsorizzare Benny Nicotra. Di seguito – in rapida successione – l’intervista alla portavoce di questo gruppo di azzurri; il testo dell’appello a sostegno del sindaco della nostra città e – non poteva certo mancare – qualche sorpresina.
Cominciamo con l’intervista alla portavoce dei filobennynicotriani che nella missiva di appoggio al sindaco della nostra città si autodefiniscono «un numeroso gruppo di militanti e attivisti di Forza Italia che da 14 anni si dedicano con passione al partito del Cavaliere, siamo le cosiddette “colonne” forziste del Piemonte».
Mariapia Reale la raggiungiamo al telefono, venerdì pomeriggio, 23 gennaio; lei si definisce subito «Portavoce e coordinatrice di questo gruppo di dissenso» e racconta che la lettera sta raccogliendo «sempre nuovi nomi. Alla fine siamo in tanti. Io ora sto chiedendo l’autorizzazione per poter pubblicare qualche nome. Per ora metta che siamo sulle 500 firme. Sono state raccolte alla buona. Ognuno di noi lavora e quindi non abbiamo ancora fatto i banchetti. Forse li faremo, ma questo lo decideremo la prossima settimana».
La portavoce continua: «Le firme sono 500 e sono secretate, le ho solo io e le ho depositate presso un notaio. Il mio nome può metterlo, tanto è già uscito sui giornali. Per poterle dare qualche nome – non di tutti e 500 che sarebbero comunque troppi da pubblicare – devo però chiedere il permesso e quindi per adesso non posso fornire nessun elenco»:
La portavoce e coordinatrice aggiunge dell’altro: «Tengo a ribadire che, secondo noi – per la candidatura per la guida della lista del Pdl alle elezioni provinciali –, i giochi non sono ancora conclusi. E’ comunque chiaro che noi andiamo avanti, a prescindere da come si concluderà la vicenda della alle elezioni provinciali. Questa battaglia la continueremo perché c’è un malcontento tra i militanti e attivisti di Forza Italia».
L’intervista si chiude con la portavoce che promette l’invio a mezzo posta elettronica di alcuni passi della lettera. Noi abbiamo aspettato il resto della giornata di venerdì e per tutto il giorno di sabato, ma non abbiamo ricevuto nulla. Fa niente, grazie a uno dei tanti amici che ci inviano quotidianamente materiali di qualche interesse per la pubblicazione su questo blog, da qualche giorno noi disponiamo già dell’appello, che riportiamo integralmente qui sotto, con tanto di titolo in lettere maiuscole.
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LA BASE DI FORZA ITALIA A TORINO
FA UN APPELLO AL PRESIDENTE BERLUSCONI.
ANCHE NOI VOGLIAMO UN PARACADUTE POLITICO!
Siamo un numeroso gruppo di militanti e attivisti di Forza Italia che da 14 anni si dedicano con passione al partito del Cavaliere, siamo le cosiddette “colonne” forziste del Piemonte.

E’ da un po’ che le cose non vanno in Piemonte, ma noi, nella speranza che qualcuno si ravveda e per l’enorme stima che nutriamo nei confronti del Presidente Berlusconi, siamo stati sempre in silenzio. Ma adesso il vaso è colmo, e sono in arrivo le “cinque giornate di Torino”. Reo di tutto ciò due eventi recenti: la scelta dei delegati per il congresso nazionale, scelti con criteri inspiegabili, tagliando fuori numerosi militanti della prima ora che per anni hanno dedicato tempo ed energie a campagne elettorali, banchetti contro la sinistra, ai seggi in qualità di rappresentanti di lista…, ma si  non capisce perché a queste persone sia stato negato il riconoscimento al merito.

In Piemonte, per ciò che riguarda Forza Italia, non vi è meritocrazia e Berlusconi deve saperlo e prendere provvedimenti. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è il criterio con cui i “dirigenti“ di Forza Italia  stanno stabilendo e, probabilmente, definendo , la possibile candidatura della signora Claudia Porchietto (chi è?) a Presidente della Provincia di Torino,  la quale nell’articolo dell’11 gennaio scorso apparso su La Stampa, dichiara che qualora non venisse eletta avrebbe la necessità di un paracadute politico! Noi non ci stiamo, perché innanzitutto  con tale affermazione la Porchietto non solo non onora il suo ingresso nel partito, ma  soprattutto si mostra  perdente. Quindi come possiamo candidare una persona che non crede in se stessa contraria ai principi del Presidente che parte sempre col piede vincente?

Più volte nelle elezioni in Piemonte si è pensato ad una candidatura della cosiddetta società civile o ci si rivolgeva a personaggi non torinesi (vedi Buttiglione) e i fallimenti di quelle scelte si ricordano ancora adesso. Perché non considerare le candidatura di esponenti  di partito che non hanno mai strizzato l’occhio alla sinistra, ma che si sono già  mostrati persone capaci, fedeli nei confronti del proprio  partito  e vincenti come  il sindaco di Santena, Benedetto Nicotra  che si è  dichiarato disponibile e si è esposto in prima  persona per la candidatura alla Provincia  di Torino?
I dirigenti devono capire che si deve candidare una persona che ha  sempre lavorato e non che non stava sul paracadute a sorvolare Torino mentre gli altri lavoravano. Non è una presa di posizione personale, senz’altro la Porchietto è una persona perbene, ma non è del partito, non conosce nulla del partito e, ci dispiace dirlo, ma è la verità,  non si è mai sacrificata e adoperata attivamente per il bene del partito.

Quindi il Presidente Berlusconi deve fare qualcosa e il coordinatore nazionale Verdini deve prendere provvedimenti  per  i tanti  problemi, non ancora indicati in questa lettera,  che ci sono nel partito in Piemonte. Abbiamo raccolto tantissime adesioni  a sostegno del candidato Nicotra e una piccola parte (per esigenze di spazio) di queste sono sotto elencate, chi volesse  appoggiare tale candidatura può telefonare al seguente numero (…).
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Il testo della missiva finisce così. Non pubblichiamo il telefono da comporre perché non vorremmo contribuire ad aumentare il numero delle persone che appoggiano Benny. La lettera sopra riportata elenca una quarantina di nomi di presunti sottoscrittori, di firme, però, non ne ho viste.  L’elenco con i presunti firmatari è rimasto in rete qualche ora poi l’ho tolto…

Disponendo già da qualche giorno di questo appello ho provato a chiamare, a caso, alcuni dei firmatari, compreso un sindaco: niente nomi, per carità, gli interessati possono dormire sonni tranquilli. I risultati sono davvero sorprendenti: tutti quelli sentiti non erano a conoscenza del fatto di avere firmato l’appello. Qualcuno ha spiegato che erano settimane che non parlava più con la persona sponsorizzata; altri hanno chiesto, per cortesia, di essere tenuti fuori da tutta questa vicenda; altri ancora hanno spiegato che non avevano firmato ma che l’avrebbero fatto volentieri, qualora fosse arrivata questa richiesta. Quasi tutti hanno provato a chiedere copia dell’appello, alcuni per leggerlo altri per chiedere conto a chi di dovere.

Il pezzo finisce qui. Il cronista, sempre più incredulo degli accadimenti santenesi, non riesce a capire come sia stato possibile depositare da un notaio anche alcune firme mai apposte: misteri della politica. Domani consegno il registratore a un tecnico; è probabile che invecchiando sia diventato un po’ sordo e abbia registrato male, riferendomi poi informazioni errate. Non posso mica pensare che, per proporre una persona come candidato presidente del Pdl e magari, in subordine, come candidato consigliere in un collegio blindato si possa –  letteralmente – fare carte false. Schersuma nen (non scherziamo).