Ages Santena, la Femca Cisl commenta la riconferma di Maurizio Civardi

SANTENA – 04 febbraio 2009 – Salvatore Scalia, sindacalista Femca Cisl, commenta il decreto del Ministro dello Sviluppo economico che ha nominato il dottor Maurizio Civardi commissario straordinario delle società Ages spa.

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Salvatore Scalia, della Femca Cisl; afferma: «Valutiamo positivamente la conferma del commissario giudiziale a commissario straordinario. In tutte queste settimane il dottor Civardi ha lavorato sui conti dell’Ages e ha spulciato i libri contabili, acquisendo una buona conoscenza del gruppo. Dunque salutiamo positivamente il fatto che non si debba ricominciare da capo ma si possa proseguire con il lavoro impostato e portato avanti sinora».

Il sindacalista della Femca Cisl aggiunge: «In queste settimane, nelle occasioni che abbiamo avuto modo di incontrarlo, ci è sembrato una persona ragionevole. Ci siamo confrontati a riguardo dell’organizzazione aziendale; considerando che la procedura di amministrazione straordinaria ha pochi spazi e margini di manovra, ha dato prova di capire i problemi e si è dimostrato sensibile alle problematiche dei lavoratori».

04feb09-scalia2Salvatore Scalia riassume così la situazione dei lavoratori dell’Ages: «Nelle ultime assemblee abbiamo potuto constatare che il morale dei lavoratori è diviso nettamente in due. Alcuni hanno fiducia e vedono la procedura di amministrazione straordinaria come un fatto positivo. Quantomeno per l’azienda si prospetta un anno di continuità: per ora si va avanti e poi si vedrà. Un altro 50 per cento di lavoratori è invece completamente sfiduciato e pensa che con l’amministrazione straordinaria si allungherà l’agonia dell’azienda ma il destino è già segnato e non potrà più cambiare. Questi lavoratori  considerano inevitabile la chiusura». «Abbiamo potuto constatare che purtroppo il morale di molti lavoratori è tutto da costruire – conclude Scalia –. Non sarà facile ma è un impegno che non consente deroghe. Il momento nero dell’economia e la forte crisi occupazionale non ci sono di aiuto. In un periodo in cui l’intero settore automotive sta soffrendo è ovvio che non è facile essere ottimisti».