Santena, Benny e Tamagnone convocati da Caterina Ferrero

SANTENA – 18 marzo 2009 – Questa settimana potrebbero arrivare novità per la vicenda che ha visto il sindaco Benny Nicotra togliere le deleghe a un suo assessore, Edoardo Tamagnone. Entrambi sono stati convocati a rapporto da Caterina Ferrero, coordinatrice provinciale Fi Pdl.

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Caterina Ferrero

Caterina Ferrero, spiega: «Questa settimana ho convocato una riunione alla presenza di Edoardo Tamagnone e Benny Nicotra, per approfondire bene la questione. Ascolterò le due versioni e poi vedrò se sarà possibile trovare una soluzione».
Benny Nicotra non commenta eventuali sviluppi: «Non ho nulla da aggiungere. Ho detto tutto nel decreto con cui ho revocato le deleghe al dottor Tamagnone. Prima di prendere questa decisione avevo informato i livelli superiori del partito sia del comportamento dell’assessore Tamagnone sia delle mie intenzioni di revocare le deleghe. Ricordo anche che tutti i gruppi che sostengono la mia Giunta mi hanno chiesto, con tanto di lettere, di prendere provvedimenti per porre rimedio all’operato di Tamagnone». Di più, sulla vicenda il sindaco non dice e respinge anche l’ipotesi che questa mossa sia  arrivata in vista delle elezioni elettorali per il rinnovo del Consiglio provinciale: «Le elezioni non c’entrano nulla, anche perché mi sembra che tutto sia ancora in alto mare. Per quel che ne so non è ancora definitivo neanche il candidato presidente del Pdl».

Nel decreto sindacale Nicotra la revoca l’ha motivata così: «dall’attribuzione della delega a oggi, nell’organizzazione di iniziative ed eventi culturali questo assessore ha operato con modalità svincolate da un doveroso rapporto di confronto e collaborazione con il sottoscritto, con i colleghi della giunta e con i gruppi consiliari di maggioranza. Con tale comportamento ha comunicato all’eterno l’impressione di un’insufficiente o addirittura insussistente coesione fra le azioni da lui poste in essere come singolo assessore e quelle svolte dal resto dell’amministrazione».
Nicotra, nel documento, aggiunge: «Più volte Tamagnone ha assunto pubblicamente una posizione di aperto e palese contrasto con la volontà politica della maggioranza, senza essersi preventivamente confrontato né con il sottoscritto sindaco, né con la Giunta comunale, né con i gruppi consiliari di maggioranza, pur avendo avuto il tempo e l’occasione per farlo. In sede di riunione della maggioranza consiliare ha omesso di fornire analitiche informazioni sul contenuto e sugli effetti conseguenti all’approvazione della proposta di deliberazione presentata al Consiglio comunale del 23 febbraio 2009 avente a oggetto “Linee programmatiche. Attività culturali di valorizzazione del complesso cavouriano. Approvazione schema di convenzione tra l’Università degli Studi di Torino”. I gruppi consiliari di maggioranza hanno stigmatizzato tale comportamento. I comportamenti sopra descritti hanno incrinato, in un modo che ritengo grave e irreversibile, il rapporto del dott. Tamagnone con il sottoscritto e con i colleghi della Giunta e dei gruppi consiliari di maggioranza. Il venire meno della fiducia reciproca impedirebbe d’ora in avanti alla Giunta comunale di portare avanti l’attività di governo della città in modo sereno e proficuo. Per tutto questo ho revocato l’incarico di assessore comunale con contestuale delega alla “Cultura e tempo libero con delega alla biblioteca” al consigliere comunale dott. Edoardo Tamagnone».

Qualche commento arriva da Edoardo Tamagnone: «Deve far riflettere che, prima di prendere questa decisione, il sindaco abbia voluto avere in mano le lettere dei diversi partiti che sostengono la nostra coalizione di centro-destra. Il contenuto di queste lettere è però ancora tutto da vedere. Io ho chiamato i miei colleghi di maggioranza e mi hanno riferito che loro hanno solo chiesto ulteriori chiarimenti sulla delibera che Nicotra ha chiesto e ottenuto di far ritirare dal consiglio comunale, nonostante il documento fosse stato vistato dal sindaco». Tamagnone aggiunge: «Appare chiaro che il sindaco ha intenzione di strumentalizzare il contenuto di queste lettere ai fini elettorali. E’ probabile che le userà per contrapporsi alla mia ipotesi di candidatura nel Collegio di Poirino. Tenterà di dimostrare che io ho agito contro la sua maggioranza; ma le cose non stanno come la racconta».

Intanto, alcune informazioni sul contenuto di queste lettere arrivano da chi le ha scritte. Patrizia Borgarello, assessora della Lega Nord Piemont, spiega: «Noi abbiamo chiesto delucidazioni in merito alla delibera sul complesso cavouriano preparata da Tamagnone e ritirata nell’ultimo consiglio comunale».

Giuseppe Falcocchio, assessore di An, afferma: «nella missiva, come gruppo,  ci siamo lamentati con il sindaco per l’operato dell’assessore Tamagnone, ma non abbiamo certo chiesto la sua testa La decisione della revoca delle deleghe è una iniziativa del primo cittadino che, d’altro canto, può ben decidere del tutto autonomamente di revocare le deleghe a un assessore».

Gianni Giacone, assessore, indipendente, aggiunge: «Anche noi di Forza Italia abbiamo inviato una lettera al sindaco, ma solo per chiedere conto del ritiro della delibera istruita dall’assessore Tamagnone. Io non sono un politico; mi impegno a servizio della città e certe cose politichesi faccio fatica a capirle. Quella delibera mi sembrava in regola. Aveva tutte le firme e i visti. Mi chiedo che bisogno c’era di arrivare al ritiro in consiglio. Se c’erano cose da vedere e cambiare perché non lo si è fatto prima di portare il documento in consiglio? Dopo le nostre lettere il sindaco ha deciso per la revoca delle deleghe ma non mi ha detto nulla, tanto è vero che, nella riunione di Giunta dell’altra settimana, ho visto che mancava Tamagnone, ho chiesto le ragioni di questa assenza e, solo allora, il sindaco mi ha spiegato che l’aveva fatto fuori dalla Giunta».