Santena, intervista a Franco Toresani, coordinatore dei volontari di Protezione civile del Gres

SANTENA – 3 maggio 2009 – Con Franco Toresani, coordinatore dei volontari di Protezione civile del Gres – Gruppo radio emergenza Santena – ripercorriamo le giornate di lunedì 27 e 28 aprile che hanno visto il torrente Banna tenere sotto scacco la città.

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Volontari del Gres

Franco Toresani, spiega: «La sala operativa, sita al primo piano del magazzino dei cantonieri di via Badini, è stata attivata dal sindaco Benny Nicotra lunedì 27, alle ore 15,30, ed ha funzionato ininterrottamente fino alle 18 di martedì 28 aprile. Il Gres ha partecipato all’evento con 17 volontari in, turnazioni di 4-5 ore. Sin dal mattino del lunedì, i volontari del Gres erano già impegnati nel monitoraggio del territorio e per i collegamenti radio. Con l’attivazione della sala operativa si sono ritrovati tutti i gruppi che lavorano nell’ambito della protezione civile locale: noi del Gres, il gruppo comunale di protezione civile, i vigili del fuoco, la Croce rossa, la polizia municipale, i carabinieri, i dirigenti comunali, il sindaco e alcuni assessori».

Una riunione del coordinamento si è svolta nel primo pomeriggio. Il primo rapporto sulla situazione del territorio comunale è stato emesso alle ore 17 del giorno 27 aprile 2009. In esso si segnalava che sul territorio comunale era in corso il monitoraggio – a opera del personale comunale e volontario – e che i livelli idrici del torrente Banna risultavano in aumento e le portate si presentavano ancora nei limiti di sicurezza. Nell’avviso si segnalava che si passava comunque alla fase di Pre allarme e si ricordava che la viabilità principale era regolare e che alcune criticità – allagamenti – venivano segnalate nelle campagne. Veniva inoltre annunciata la chiusura al traffico di via Gamenario, via Oriasso e strada Vecchia Chieri. L’avviso terminava spiegando che la struttura comunale di protezione civile era attivata al fine di garantire un monitoraggio costante sul territorio. Il torrente viene monitorato da istituzioni e dai volontari in questi punti: la foce del Banna, il ponte della ferrovia a Tetti Giro; la zona all’altezza di vicolo Banna; il ponte lungo via Cavour; il ponte della circonvallazione; il ponte sulla strada statale 29, a Poirino. Anche il Tepice è monitorato, nei pressi del bivio Fabaro, in zona Gamenario e alcune frazioni o cascine isolate.

La seconda riunione si è svolta subito dopo la sospensione del consiglio comunale, ed è iniziata poco dopo le 21. Attorno alle 22 è stato emesso il secondo avviso. A fronte del perdurare della pioggia e dell’innalzamento del livello del torrente Banna – che in poche ore ha superato il livello di piena ordinaria e straordinaria – il sindaco, ha decretato lo stato di Allarme nella sala operativa, e in via cautelativa, ha deciso la chiusura di tutte le scuole di Santena per la giornata del 28 aprile. Inoltre, questo secondo avviso, invitava i cittadini a non recarsi nelle strade per non intralciare la circolazione dei mezzi di servizio e si ricordava alla popolazione di non utilizzare locali interrati, semi interrati o posti al piano terreno e, ove possibile, a recarsi ai piani superiori delle proprie unità abitative. A partire dalla ore 22, tre mezzi muniti di altoparlante, rispettivamente della polizia municipale, della Croce rossa e del gruppo comunale di protezione civile, per alcune ore hanno percorso le vie della città, fornendo alla popolazione le indicazioni contenute nell’avviso.

Franco Toresani, continua: «La situazione di allarme è continuata dalle 22 di lunedì 27 aprile fino alle ore 3 di martedì 28 aprile. Poi, con il cessare delle precipitazioni la situazione di pericolo è rientrata. La sala operativa ha continuato a funzionare ed è stata chiusa nel pomeriggio quando il livello idrometrico del torrente non destava più preoccupazione».
Il responsabile degli uomini con tuta giallo-blu continua con alcune riflessioni scaturite da quanto successo in questi due giorni: «Abbiamo compiuto una prima valutazione dei due giorni in cui il Banna è salito di brutto e occorrerà compiere alcuni aggiustamenti per far funzionare al meglio tutta la struttura operativa che è al servizio e in difesa della popolazione. Alcune indicazioni sono evidenti: l’allerta della popolazione con le auto va un po’ ritarato. Se si vuole che il messaggio venga percepito in modo chiaro dalla popolazione occorrerà rivolgere gli appelli con i mezzi fermi. Se gli avvisi vengono fatti con il mezzo in movimento non sempre la gente percepisce i messaggi nella loro interezza.  Un altro aspetto su cui riflettere riguarda il funzionamento della sala operativa. Nei giorni di pericolo molti cittadini vengono di persona a chiedere notizie e per essere informati sulla situazione. La troppa confusione rischia di rallentare il funzionamento della sala operativa. Penso che bisognerà individuare alcuni punti informativi in grado di aggiornare costantemente i cittadini. Un altro elemento da rivedere è quello complessivo dell’informazione ai cittadini nei momenti critici: gli avvisi sono stati messi sul sito del comune, inviati ai giornali e affissi in alcuni punti della città. Secondo le lamentele dei cittadini che ho ricevuto, esistono ancora margini di miglioramento di questi meccanismi, quanto prima andrò a rappresentarli al sindaco».

Un altro fenomeno scattato la sera di lunedì 27 aprile è stato lo spostamento in alcune piazze e vie site nella zona alta della città di molte automobili. Lunedì, a partire dalle ore 20 molti santenesi hanno ritenuto di mettere al sicuro le loro automobili, andando a parcheggiarle nella parte alta di piazza Aimerito, nel parcheggio sito tra la biblioteca civica e le scuole medie. Altri ancora hanno portato i mezzi fin nel piazzale del cimitero.

Franco Toresani continua smontando una leggenda metropolitana cittadina: «Una volta per tutte occorre chiarire che non esistono dighe a monte del torrente Banna. Ogni volta che il livello idrometrico del nostro torrente si fa preoccupante scatta questo falso allarme. L’unico invaso di una certa importanza e capacità di raccolta è il lago della Spina di Pralormo che viene costantemente monitorato e tenuto sotto controllo, inoltre le eventuali portate non sono significative. Se qualcuno fosse a conoscenza di altre dighe è pregato di comunicarmi dove sono, così avremo modo di andarle a monitorare». Occorre anche sensibilizzare i cittadini santenesi che hanno familiari con difficoltà motorie, diversamente abili oppure anziani soli. In casi d’evacuazione di zone gli addetti alla sala operativa devono essere a conoscenza di queste situazioni per potere intervenire per poterli evacuare con i mezzi adeguati alle patologie che presentano. Questo non serve solo in casi di esondazione del Banna, ma anche quando si debba evacuare una zona o una palazzina: per fuga di gas, dissesto statico, ritrovamento ordigno bellico ecc. Eventualmente, tenendo conto della privacy, i cittadini che desiderano segnalare le situazioni dei propri familiari, possono rivolgersi all’ufficio Sociale comunale. Io ringrazio sin d’ora tutti quelli che segnaleranno queste situazioni di difficoltà, in modo che l’ufficio Sociale con la Protezione civile in futuro possa intervenire tempestivamente e portare in sicurezza i cittadini che hanno bisogno di aiuto. Sono a disposizione, contattatemi pure per queste problematiche e saprò consigliarvi». In queste ore i volontari del Gres stanno preparando una serie di proposte che consegneranno al sindaco: l’obiettivo è migliorare la macchina di protezione civile e il prezioso servizio offerto a tutti i cittadini.