Santena, il discorso di Benny alla festa della Trinità 2009

SANTENA – 08 giugno 2009 – Domenica 7 giugno scorso il Comitato Borgo trinità, presieduto da Pier Agostino Negro, in collaborazione con la parrocchia di Santena, la Pro Loco e l’Up Santenese, ha organizzato la ricorrenza della santa Trinità.  Due sono i giorni di festeggiamenti previsti, il 7 giugno e sabato 13 giugno. Di seguito l’intervento del sindaco Benny Nicotra al termine della messe celebrata domenica 7 giugno, nella chiesa del borgo.

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Domenica mattina, con inizio alle 9, il parroco don Nino Olivero, davanti a un buon numero di borghigiani, ha celebrato la santa messa, che ha visto la presenza del Coro del Centro anziani, diretto da Luigi Lisa. Prima e dopo la funzione religiosa si è esibita la banda musicale cittadina. Al termine della celebrazione, e prima del rinfresco, Martino Tosco, è andato al microfono e ha detto: «Diamo brevemente la parola per un saluto al presidente del nostro Comitato, Pier Agostino Negro».

Pier Agostino  Negro ha detto: «Buongiorno a tutti.  Grazie della vostra partecipazione, sempre numerosa. Questo per noi è un bellissimo segno per il nostro Comitato. Significa che abbiamo il supporto per poter continuare questa bella tradizione. Rivolgo un ringraziamento alle autorità. Di nuovo ringrazio e lascio la pala al nostro sindaco on. Nicotra. Buongiorno».

Un po’ meno corto l’intervento del primo cittadino. Lo si riporta quasi per intero perché, proprio quando sa di poter parlare indisturbato il primo cittadino riesce a dare il meglio di sé. Nicotra ha detto: «Grazie presidente. Grazie a tutti voi per la vostra presenza. Tutti gli anni non posso mancare a questo vostro invito. Oggi partecipando alla messa mi sono abbronzato; sono proprio cotto, infatti ora sto cercando un po’ di ombra».

08giu09-benninicotraNicotra ha continuato: «Miei borghigiani della Trinità. Ai miei santenesi dico grazie. Grazie a tutti per la presenza. Grazie alle autorità, al comandante dei carabinieri. Grazie alla bela sparsera e al ciatarin: Claudia e Dario – tu ti chiami come mio figlio. Grazie ancora per il vostro invito che mi avete rivolto. Ma soprattutto vi volevo fare un appello. Giustamente Martino Tosco mi ha detto di dire – mi raccomando noi abbiamo un grosso problema nella nostra borgata della Trinità, che è quella ovviamente del nostro torrente. Quel fiumicello che ci passa a fianco che si chiama Banna, che ogni tanto quando si arrabbia ci fa un po’ paura. E purtroppo questo è successo di nuovo solo qualche giorni fa. Mica tanto distante da oggi. Venti-venticinque giorni fa eravamo tutti preoccupati. Però nell’insieme è stato un momento che ci è servito per testare le opere che in questi anni abbiamo realizzato. Durante l’emergenza abbiamo proprio fatto un bel test: e tutto ha effettivamente funzionato. Per cui quando qualcuno mi diceva che il ponte non andava tolto aveva torto. Se noi non avessimo tolto quel ponte con le doppie arcate, con l’ultima emergenza noi avremmo avuto un altro serio problema. Però oggi sono qui a dirvi che questi lavori lungo le sponde del torrente vanno ultimati. C’è ancora una parte di sponde su cui dobbiamo intervenire. Si tratta dei tratti in sponda destra e in sponda sinistra tra la Trinità e Tetti Giro».

Il sindaco, come è uso fare, parlando di se stesso, ha detto: «abbiamo avuto la possibilità, grazie all’intervento di colui che vi parla, ma anche di tutta la mia Giunta, di poter usare risorse che ci ha concesso il Magispo, che oggi si chiama Aipo. E’ giusto dire queste cose; si possono dire solo in questo momento particolare, dopo una celebrazione della santa messa. Abbiamo avuto, grazie anche all’intervento di Guido Bertolaso, la possibilità di poter mettere in sicurezza anche questi ultimi tratti. Oggi siamo nella fase ultimativa. All’inizio, subito dopo l’esondazione, si era in fase di emergenza. Poi è arrivata la fase di pianificazione e oggi, finalmente, siamo nella fase ultimativa, che riguarda la borgata Trinità ma soprattutto direi anche Tetti Giro»

Benny Nicotra ha aggiunto: «Nei recenti giorni di emergenza, io, il vicesindaco e gli assessori, andando in giro per i punti critici del torrente sembravamo dei pulcini spennati. Dovevamo monitorare la situazione. C’è stato un momento dove ho dovuto far ricorso all’allarme per mettere in guardia tutta la città.  L’ho fatto con l’intento di proteggere le vostre case e le vostre proprietà, ben consapevole che in caso di nuove esondazioni i vostri beni e mezzi non verranno più risarciti se dovessimo riandare a bagno. Nell’emergenza del mese scorso ho anche visto una grande attenzione da parte vostra nel proteggere i vostri beni: in tanti li avete caricati sulle auto e portati nelle zone più alte della città – in via Tetti Agostino, nel piazzale dell’Ages e in piazza Aimerito.  Di questo vi ringrazio perché è come se aveste seguito e attuato il Piano di protezione civile comunale. In quel contesto, in presenza di allarme, ho avuto l’aiuto da tutte le forze dell’ordine. Ho chiesto la presenza della Guardia di Finanza, anche sotto il profilo di protezione dei beni; loro, in genere, controllano altre cose. Ho chiesto aiuto ai carabinieri e all’esercito. C’era anche la polizia in borghese che ha controllato e vigilato sulle auto messe al sicuro, zeppe di beni tolte dalle case».

Il sindaco ha aggiunto: «Nei giorni scorsi da Guido Bertolaso ho avuto l’ok per utilizzare nuovi fondi in deroga al patto di stabilità che spesso rappresenta un vincolo che, purtroppo, blocca gli amministratori. Detto in parole povere con il patto di stabilità io posso pagare le ditte sono sei anni dopo. Non c’è nessuna ditta che possa lavorare in queste condizioni. Gli imprenditori agli operai pagano lo stipendi ogni fine mese e i materiali a trenta giorni. Per cui se si dovessero rispettare i dettami del patto di stabilità sarebbe impossibile avviare questi lavori. Noi siamo stati autorizzati a realizzare le opere in deroga al patto di stabilità».
Benny Nicotra, rivolto a Martino Tosco, ha detto: «Per cui io, caro Martino, io penso, e te lo giuro davanti alla chiesa e tu lo sai che io sono credente e anche praticante. lo dico con estrema franchezza, sono lavori che verranno fatti. Tu lo sai, io non faccio come colui che si lega vicino al ponte per ottenere qualcosa, non è nel mio stile».

Poi Nicotra, preso un po’ dalla foga oratoria ha aggiunto: «Io sono più tranquillo, anche se a volte, quando ci vuole, mi comporto ben diversamente. Ad esempio, nei giorni scorsi sono arrivato a dare ordine di  segare la catena di un cancello del parco Cavour. C’era la necessità di entrare nel parco per montare un palco e, da ore, non riuscivamo a far aprire quella soglia. Dopo il taglio qualcuno mi ha denunciato. Fa niente, ne ho tante di denunce, per cui averne una in più non cambia molto. In quella occasione ho comandato di tagliare il lucchetto per entrare nel parco Cavour. Oggi vi dico anche che il parco non è gestito dal Comune di Santena e quindi voi cittadini vi sbagliate quando ve la prendete con me, che sono il capo dell’amministrazione. Io, nel caso del parco, non ho colpe. Quando abbiamo riaperto è perché io ho dato l’ordine di tagliare il lucchetto. Sono stato denunciato ma non me ne frega nulla: l’ho fatto per le mamme e i loro bambini. E dico anche, perché sia ben chiaro tutto, che nel parco Cavour, di piante pericolose non ve ne sono molte. Ho parlato con la responsabile  della manutenzione. Secondo alcuni vi erano duecento piante da sistemare: palle – e scusate questa mia esternazione. Nel parco ci sono solo tre piante che vanno potate: per evitare ogni pericolo basterebbe recintarle. Comunque, su questa vicenda, mi auguro che qualcuno metta un po’ di buon senso e si arrivi a risolvere la questione.  Io dico solo questo:  il parco deve essere riaperto al più presto. E’ una risorsa che tutti ci invidiano. Purtroppo per qualcuno il parco è fatto solo per i patrizi e non è fatto per i plebei. E io sono il plebeo».

Nicotra ha continuato, scusandosi per l’arrivo in leggero ritardo rispetto alle cerimonia di commemorazione ufficiale dl 148° anniversario della scomparsa di Camillo Cavour, evento del pomeriggio di sabato 6 giugno scorso:  «Perdonatemi se ieri ho avuto questo contrattempo. Ma ai seggi è successo di tutto. Alla fine hanno iniziato senza di me. Comunque nessun problema, va bene così, tanto c’era la presenza del vicesindaco Domenico Trimboli, che mi ha ben sostituito. Si erano verificate cose non belle ai seggi ed era giusto e mio dovere essere presente lì, fino a che non ho risolto il problema».
Nicotra ha chiuso così: «Qualsiasi cosa si verifichi, se avete bisogno, la mia amministrazione è a vostra disposizione, sia per dare le risposte positive sia per quelle negative. Se una cosa non si può fare, come è nostro stile,  diciamo no e spieghiamo anche il perché. Grazie e buona festa della Trinità».
Sin qui il discorso del primo cittadino. Prima delle paste dolci e delle bibite è ancora intervenuto Martino Tosco: «Grazie al nostro sindaco. Non abbiamo dubbi che le sue promesse si verificheranno, quindi sentiamoci già da oggi al sicuro».

Sabato 13 giugno i festeggiamenti del borgo Trinità continuano; alle 20,30 è prevista “per i borghigiani e per quanti vorranno unirsi a loro – recita il manifesto della ricorrenza – un momento di festa e allegria con la grigliata, presso il centro sportivo comunale in via Trinità”. Per partecipare occorre prenotarsi ai numeri 011-9492910 e 011-9492960.