Santena, c’è chi lavora a un progetto che prevede di trasformare una ex cava in un outlet

SANTENA – 22 luglio 2009 – Trasformare una ex cava in un outlet, tipo quello di Serravalle. Questo l’ambizioso obiettivo che persegue un noto costruttore cittadino. Da qualche mese va girando le cascine dei proprietari dei terreni agricoli confinanti una ex cava, sita tra la fornace Mosso e la ditta Laria klinker, subito dietro la borgata dei Ponticelli, ai confini con Cambiano.

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L’obiettivo della visita di questo geometra è sempre lo stesso: spiegare ai proprietari dei terreni che devono cogliere una grande occasione: vendere i loro campi per metterli a servizio di un progetto: una cittadella del consumo, con decine e decine di punti vendita di marchi prestigiosi nel settore dell’abbigliamento, delle calzature, degli accessori e dell’arredo casa. Il geometra Gaude Vincenzo a tutti i proprietari dei terreni chiede di firmare un’opzione in cui manifestano la disponibilità a vendere i campi entro un anno o poco più – a cifre che si aggirano dai 20 ai 30 euro per metro quadrato – a un grande gruppo, quello che ha realizzato l’outlet a Serravalle. Firmando l’opzione i coltivatori si impegnano a vendere; se l’operazione non partirà a breve, il foglio diventa carta straccia.

La cosa che colpisce – riferiscono alcuni proprietari – è la sicurezza che ostenta questo imprenditore che preannuncia come cosa già fatta la variante urbanistica con la trasformazione dei terreni delle ex cave da agricoli a commerciali e l’avvio dei lavori in tempi brevi. Nel presentare il progetto viene anche ricordato a tutti che sono in ballo oltre 400 posti di lavoro.

Dunque sarebbe in arrivo un nuovo pericolo per il terreno fertile ancora esistente sul territorio santenese. Oltre al progetto della nuova circonvallazione ovest, al terzo ponte sul Banna, al completamento della zona industriale lungo la strada statale 29 e al proliferare di capannoni industriali lungo quasi tutto il tracciato della circonvallazione, al progetto della società Abisan 2010 per l’area della Masseria, ora si è aperto un altro fronte, ai confini con Cambiano. L’idea è geniale e vale una trama: là dove c’era la cava, far sorgere un outlet, moderno tempio del consumismo. Via Longoria, arteria principe della borgata dei Ponticelli, rischia di diventare una novella via Gluck di celentaniana memoria. Si vedrà…
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