SANTENA – 25 luglio 2009 – Bruno Ferragatta, capogruppo in consiglio comunale dell’Unione centrosinistra, interviene sulla notizia del progetto di costruire un outlet nell’ex cava sita subito dietro la borgata Ponticelli.
«L’ipotesi di pianificare la costruzione di un mega supermarket, in formato outlet – afferma Bruno Ferragatta – è uscita a seguito di indiscrezioni che, da settimane, circolavano in città. Se la notizia, e le modalità di approccio emerse dai mezzi di informazione, saranno confermate nessuno potrà negare che siamo davanti a un fatto preoccupante. Si tratterebbe di un esempio di come la pianificazione del territorio santenese non passi più attraverso l’amministrazione, ma viene mossa e orientata da scelte e da speculazioni che i privati decidono di realizzare sul territorio. Tutto questo pone un serio problema di gestione del territorio da parte di coloro che sono oggi chiamati ad amministrare».
Bruno Ferragatta, aggiunge: «Rinnoviamo come opposizione il richiamo al sindaco affinché ci dica qual è il suo pensiero in proposito. Purtroppo è sconfortante per i cittadini registrare l’assenza su questi temi di Nicotra, della sua Giunta e dell’intera maggioranza che lo sostiene. E’ possibile che non sappiano mai niente?».
«Dopo quanto successo con la vicenda Masseria – aggiunge Ferragatta – oggi arriva la vicenda di questo progetto dell’outlet dentro una ex cava: tutte iniziative che vanno nella direzione di scavalcare quella che dovrebbe essere una normale pianificazione territoriale. In questi ultimi periodi sembra di assistere a un assalto del territorio a cui non si risponde in modo chiaro. Invece di pianificare e programmare lo sviluppo cittadino il consiglio viene chiamato in causa per ratificare scelte prese chissà dove e chissà da chi. Così facendo il consiglio comunale viene completamente scavalcato e chi opera speculando pretenderebbe anche di dettare i tempi alla politica: tutto ciò è inaccettabile».
Bruno Ferragatta, conclude: «Sia ben chiaro che il nostro gruppo consiliare non è a priori contrario agli sviluppi del territorio, ma ritiene irresponsabile presentare alla cittadinanza progetti calati dall’alto e appresi dai sussurri della gente. I sindaci passano, i danni rimangono. Tutto questo – già di per sé contestabile – verrebbe reso ancor più poco elegante se, come sembra, a seguire questo progetto di trasformazione del territorio fosse una persona – o un suo parente – con responsabilità dirette nell’amministrazione comunale cittadina».