Santena, consiglio deserto, le minoranze attaccano l’assenza della maggioranza

SANTENA – 27 luglio 2009 – Di seguito la conferenza stampa tenuta dai consiglieri di minoranza, subito dopo la seduta di consiglio andata buca perché disertata dalla maggioranza.

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Non appena a seduta è stata dichiarata deserta, per mancanza del numero legale, i consiglieri di minoranza si sono seduti nella parte sinistra del consiglio ed è cominciata una conferenza stampa. In città non era mai successo che i gruppi di minoranza convocassero una conferenza stampa.

bruno-ferragatta-27lug09Dopo le foto di rito, il primo che ha parlato è stato Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra: «Direi che oggi abbiamo avuto la conferma di quanto ci aspettavamo. Il sindaco, la giunta e la maggioranza di centrodestra di questa città, con la loro assenza al consiglio comunale, regolarmente convocato, esprimono il disagio e la difficoltà a spiegare ai santenesi quanto in queste ultime settimane sta accadendo in Città. Basta ricordare uno dei temi che, come opposizione, abbiamo sollevato e al quale non sono state date risposte esaurienti quale la futura destinazione dell’area della Masseria. Una porzione di territorio santenese che negli ultimi mesi ha visto un passaggio di proprietà che prelude un possibile  cambio di destinazione d’uso, per ora fermato con una mozione consiliare: si tratta comunque di un’iniziativa che dalle notizie pervenute successivamente confermavano il sospetto di una speculazione edilizia. E’ una questione su cui il sindaco è stato chiamato in causa, più volte, sia da noi come opposizione, sia da alcuni articoli di giornali che lo vedevano in qualche modo informato dei fatti accaduti, nonostante lui, anche in consiglio, abbia sempre negato l’evidenza».

«Inoltre in questi ultimi giorni – ha aggiunto Ferragatta – abbiano appreso direttamente da alcuni cittadini, e da indiscrezioni giornalistiche, che un costruttore avrebbe avvicinato alcuni proprietari  terrieri per proporre loro la possibilità di vendere i terreni sui quali potrebbe sorgere  un grande magazzino, modello outlet, con la presunta certezza di una futura variante urbanistica. Ora, noi riteniamo assolutamente scandaloso che eventuali proposte di modifiche del territorio non transitino prima dal Comune ma vengano trattate in sedi inappropriate. Dov’è l’autorevolezza dell’amministrazione? Sia ben chiaro che come gruppo di opposizione abbiamo sempre dichiarato che non intendiamo frapporre ostacoli  allo sviluppo. Questo episodio, nel caso fosse confermato, rende evidente che Santena  viene governata dalla maggioranza senza alcuna gestione nella programmazione territoriale. I cittadini credo abbiano  ormai raggiunto la piena consapevolezza di un’ amministrazione assente».

roberto-ansaldi2Il secondo a intervenire è stato Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc: «Credo che buona parte delle considerazioni di fondo le abbia già espresse Bruno Ferragatta. Sicuramente l’assenza di oggi in consiglio è riconducibile alle difficoltà che questa maggioranza ha al suo interno. C’è sicuramente una evidente difficoltà del sindaco a venire a spiegare in sede istituzionale che cosa è successo. Noi abbiamo convocato il consiglio comunale su argomenti importanti. Riteniamo che da parte della maggioranza fosse dovuto un chiarimento istituzionale su argomenti che hanno riempito le pagine dei blog cittadini e dei giornali locali e nazionali. I cittadini hanno bisogno di conoscere quali sono le intenzioni dell’amministrazione guidata da Nicotra rispetto al governo del territorio. Abbiamo convocato il consiglio comunale anche per discutere del 2011 e del complesso cavouriano. Un tema che ci sembra più che mai urgente visto che – pur avendo la Regione stanziato i fondi necessari – rischiamo di arrivare a questo appuntamento senza l’apertura del museo cavouriano. Da ultimo, abbiamo convocato il consiglio comunale per conoscere alcune informazioni in merito alla riapertura del parco Cavour. In queste settimane abbiamo saputo della manifestazione davanti al comune di Torino: ci sembrava corretto che il consiglio comunale fosse edotto. A fronte di questa nostra convocazione la risposta è sotto gli occhi di tutti: una totale assenza da parte di tutta la maggioranza».

«Anche le motivazioni addotte dalla maggioranza a sostegno dell’assenza – ha aggiunto Ansaldi – mi sembrano molto miserotte. Per prima cosa la coalizione che sostiene Nicotra ha detto che non riusciva a garantire la presenza visto il periodo feriale. E’ mai possibile che tutti e 14 tra assessori e  consiglieri, siano contemporaneamente in ferie al 27 di luglio? Questo ci sembra davvero un po’ strano. Il secondo argomento portato dalla maggioranza a sostegno dell’assenza faceva riferimento al fatto che nell’ordine del giorno vi erano punti già discussi durante l’ultimo consiglio comunale. Mi permetto di ricordare che è certo vero che in parte erano già stati discussi, ma gli ultimi avvenimenti avevano stravolto il quadro di riferimento su cui era stato impostato tutto il dibattito in consiglio comunale. Per queste ragioni a noi pareva logico e serio dedicare sessanta o novanta minuti di consiglio per chiarirsi le idee e avere delle certezze su come, e in che modo, l’amministrazione intende gestire e governare il territorio. Riproporremo ovviamente tutti questi argomenti al prossimo consiglio comunale. Ci spiace comunque avere perso un po’ di tempo, ma soprattutto ci spiace far perdere alla città un altro mese  e mezzo. La mia impressione  – e ho già avuto modo di dirlo in altre sedi – è che il tempo che questa maggioranza si è voluta prendere, da adesso a settembre, è per fra calare un po’ la temperatura su questi temi che sono assai scottanti. Se questo è il loro intendimento, ci spiace, ma li deluderemo perché li terremo caldi non tanto nell’interesse nostro ma per l’intera collettività».

domenico-galizio-27lug09Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, è stato il terzo a intervenire nella conferenza stampa: «Per quanto mi riguarda devo dire che le motivazioni addotte dai capigruppo e dai consiglieri di maggioranza a motivo della loro assenza sono decisamente miserotte, anzi mi paiono pietose. Ovviamente la posizione del nostro gruppo sulla contrarietà dell’operazione Masseria – e ad altre analoghe – è evidente. E’ altresì evidente che non si può accettare che queste questioni siano gestite così. Questa sera abbiamo visto che a Santena ci sono 14 persone, democraticamente elette dalla popolazione santenese, che anche a fronte di evidenti novità hanno ritenuto di stare a casa snobbando il consiglio, marcando ferie. Anche rispetto all’ultimo consiglio comunale i fatti che emergono dalle testimonianze dei cittadini dimostrano palesemente e inconfutabilmente che nella nostra città, di fatto, esiste un comitato di affari che decide come gestire il territorio: e lo fa certamente non per occuparsi di ampliare i servizi igienici pubblici o altri servizi per i cittadini.  Si tratta di un comitato di affari che si occupa di porzioni rilevanti del territorio santenese, che comportano stravolgimenti dell’assetto urbanistico. Un comitato di affari che opera nelle segrete stanze private, sicuro di poter avere l’avallo della parte pubblica che dovrà sancire le variazioni urbanistiche, vuoi che si chiami Masseria o zona Laria-Mosso. Questo significa una cosa sola: di fatto la programmazione urbanistica non si realizza nelle sedi proprie. E, soprattutto, non la si fa in via preventiva, in modo che una volta compiuta la pianificazione urbanistica i privati che ne hanno titolo possano parteciparvi per portare avanti i loro affari secondo loro convenienza. Oggi la programmazione urbanistica si fa negli uffici privati dei costruttori e degli affaristi del settore: ciò è molto grave e non può essere taciuto. Dopodiché, a giochi fatti, il consiglio comunale e gli altri organismi sono chiamati a ratificare queste scelte. Questa è una situazione comprovata e scandalosa».

Domenico Galizio ha aggiunto: «Ritengo scandaloso che 14 persone delegate dai cittadini santenesi a fronte di questi problemi da discutere non trovino di meglio che andare in vacanze per due mesi. Fossero comunque andati in vacanza questo gioverebbe alla loro salute.  E’ evidente che questa è una palla colossale. Quindi, di fatto, si sparano palle sul futuro della città, sul futuro della gestione del nostro territorio. Con questo silenzio, si fa un avallo implicito – piaccia o non piaccia – di questo tipo di gestione. A questo punto qui – per quanto mi riguarda – tra chi ha fatto materialmente l’operazione, tra chi si è messo a garanzia di quell’operazione e quelli che dicono di non vederla tanto bene, non c’è nessuna differenza. Perché, di fatto, gli reggono i cordoni della borsa mentre riempiono il sacco. Questo va detto perché queste persone se dispongono di un minimo di dignità devono uscire allo scoperto. Se hanno la dignità di rappresentanti di questa collettività devono venire qui in consiglio a difendere quelle scelte che nei corridoi dicono di osteggiare. Devono però dirlo qui, in consiglio, e non altrove. Altrimenti vuol dire che condividono queste scelte. Ricordo a questi signori consilieri che anche se qualche settimana fa sulla masseria hanno votato la mozione che prevede la conferma dell’area  servizi, senza un pronunciamento chiaro a settembre o in qualche altro consiglio comunale,  saranno presto costretti a rimangiarsi quanto detto e votato. Queste cose bisogna dirle forte ai cittadini affinché possano prendere consapevolezza di coloro che hanno eletto».

«Oltretutto, rispetto all’ultima seduta del consiglio – ha proseguito Galizio – c’è la novità del cosiddetto outlet in zona Mosso-Laria. Certo, è un’ipotesi tutta da verificare , ma è significativo che emerga oggi a poche settimane dall’ultimo consiglio dove si è affrontata la vicenda del futuro dei terreni della Masseria. Nell’ultimo consiglio comunale era stato annunciato uno stop a questo tipo di operazioni: invece si scopre che alcuni soggetti, anche se non sono gli stessi dell’operazione Masseria, sono comunque afferenti a quell’ambiente lì, sono stati talmente poco intimoriti dalla mozione approvata in consiglio che hanno subito pensato di non contentarsi solo delle speculazioni dell’area della Masseria, ma hanno pensato di mettere le mani anche oltre l’autostrada, sopra un’area di ex cave, proponendo niente di meno che un outlet. Io dico forte e chiaro che questa cosa qui non si può accettare. Noi – sia chiaro – non neghiamo agli imprenditori l’autonomia e la libera imprenditoria, ma tutto questo deve incastrarsi – incatenarsi vorrei dire – nella programmazione attuata dalla pubblica  amministrazione».

Bruno Ferragatta ha concluso così la conferenza stampa: «Il prossimo confronto  sarà nel prossimo consiglio comunale di settembre. Ma prima, alla  festa dedicata al patrono, san Lorenzo, ci troveremo il sindaco che informerà i cittadini sulle opere che ha realizzato e messo in cantiere nel tentativo di raccogliere consenso. Tutte cose che qui in consiglio noi non riusciamo a sapere e vedere perché – come è accaduto questa sera – il sindaco o ci descrive una realtà diversa o, come questa sera,  non trova il tempo per partecipare a questa sede istituzionale, luogo in cui si realizza il governo e la rappresentanza della città. Sono due anni che questa amministrazione sta governando, ma purtroppo non se ne sentono gli effetti tranne quelli “speciali” che troppo spesso si sono verificati disseminando un’ombra molto forte sulla figura di chi governa la città.  Spero, e me lo auguro, che questa conferenza stampa possa trasformarsi in  esortazione affinché l’amministrazione cambi concretamente rotta».

filippo.tesio@tin.it