Santena, Falcocchio e Tamagnone intervengono sugli sviluppi della crisi del centro-destra

SANTENA – 27 settembre 2009 – Pino Falcocchio ed Edoardo Tamagnone intervengono in merito alla crisi che sta vivendo il centro-destra. La lettura della realtà e le tesi sono un po’ diverse.

Giuseppe Falcocchio 2009set27

All’assessore Pino Falcocchio, componente della Giunta Nicotra che è stato sfiduciato durante l’ultimo consiglio comunale, abbiamo chiesto di fare il punto della situazione. Falcocchio non è di molte parole, le sue uniche dichiarazioni si riferiscono all’incontro avvenuto a Torino, in casa Pdl, pochi giorni dopo il consiglio comunale che ha visto la nascita di Progetto Santena.

«A Torino si è svolto un incontro alla presenza delle coordinatrici del Pdl Barbara Bonino e Caterina Ferrero – racconta Falcocchio –. In chiusura di riunione Bonino e Ferrero hanno chiesto agli esponenti di Progetto Santena – che io chiamo scissionisti – di rientrare nell’ambito del Pdl. Sin che questo non avverrà il sindaco non mi dovrebbe togliere le deleghe. Il sindaco ha avuto mandato di confrontarsi con gli esponenti di Progetto Santena. A seconda dell’esito di questa trattativa il sindaco dovrebbe poi prendere delle decisioni in merito alla composizione della nuova giunta. In assenza di determinazioni da parte del sindaco deciderà comunque il Pdl a livello provinciale». Di più Falcocchio non dice.

Qualche parola in più arriva da Edoardo Tamagnone che replica: «Siamo andati al medesimo incontro ma io avevo capito cose diverse. Fa niente, anche perché l’assessore Falcocchio fa riferimento a una riunione avvenuta pochi giorni dopo l’ultimo consiglio. Nel frattempo le cose sono andate avanti. Successivamente noi abbiamo incontrato il sindaco, inoltre c’è già stata un’altra riunione di maggioranza. Va detto però che le cose non si sono ancora sbloccate.  Nella riunione di maggioranza di giovedì scorso la vicenda Falcocchio non era ancora stata risolta. Il consiglio comunale ha sfiduciato questo assessore e il sindaco, per prima cosa, dovrebbe comportarsi di conseguenza e togliergli le deleghe. Questa non è una volontà di noi cinque esponenti di Progetto Santena, ma una decisione che ha preso, a larga maggioranza, il Consiglio comunale.  Nella riunione di giovedì abbiamo spiegato che senza una decisione del sindaco relativa a Falcocchio non intendiamo avviare alcun tipo di dialogo. Infatti la riunione è finita con noi che abbiamo abbandonato l’incontro. Quando il sindaco avrà rimosso Falcocchio potremo avviare una discussione con il centrodestra in merito alle priorità che abbiamo indicato durante l’incontro. Ora, se ho inteso bene, domani, lunedì 28 settembre, il sindaco parrebbe intenzionato a rimuovere Falcocchio. Se in mattinata dal primo cittadino arriverà il decreto di revoca nei confronti di Falcocchio parteciperemo alla riunione di tutta la coalizione che sostiene Benny Nicotra, calendarizzata per le ore 19 di lunedì 28 settembre. Questo tentennamento da parte del sindaco nei confronti di Falcocchio francamente è incomprensibile: quando si è trattato di revocarmi le deleghe Benny Nicotra ci ha messo poco più di due minuti e poi ha consegnato il decreto ai messi comunale che me lo hanno recapitato. Qui si continua a prendere tempo…».

Edoardo Tamagnone chiude: «Quello che andava detto al sindaco Nicotra e alla maggioranza di centro-destra, di cui facciamo parte, noi di Progetto Santena lo abbiamo comunque riferito e in più occasioni. Ora ci attendiamo decisioni concrete dal sindaco. Falcocchio va rimosso. Inoltre ci attendiamo risposte precise anche in merito alle priorità che abbiamo indicato. Io lo so che sono in molti a pensare che – alla fine – una quadra la si potrebbe anche trovare, ma sinora nulla fa pensare che questo possa avvenire. Trovare un accordo in vista del prossimo consiglio non è impossibile ma sarà comunque arduo. Davanti abbiamo ancora un lungo cammino. Spetta al sindaco spianare la strada».

filippo.tesio@tin.it

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