Santena, Domenico Galizio replica alla lettera aperta che il sindaco Benny Nicotra ha inviato ai cittadini

SANTENA– 08 ottobre 2009 – Domenico Galizio, capogruppo in consiglio di Insieme per Santena, replica alla lettera aperta inviata dal sindaco ai cittadini.

DomenicoGalizio

«Quando Nicotra chiama Dio a testimone della propria onestà sa di poter contare sul fatto che da oltre duemila anni non si hanno notizie di interventi diretti e incontrovertibili del Supremo a favore o contro i miseri resti dell’Umanità da Egli creata», Domenico Galizio comincia in modo brillante il commento alla lettera aperta del primo cittadino.

Galizio aggiunge: «Sono convinto che se oggi Dio volesse regolare i conti come usava fare nell’Antico Testamento, incenerendo o trasformando in statue di sale chi non si curava molto del Suo giudizio, l’assessore Giovanni Giacone potrebbe contare su una buona ottantina di chilogrammi di sale da spargere per le strade santenesi in occasione delle imminenti gelate invernali. Soluzione forse un po’ drastica ma efficace e utile per Santena. La carità cristiana, invece, ci obbliga ad assistere a spettacoli indegni quali, tra molti altri, quello della “lettera aperta del sindaco”. Forse basterebbe definirla inqualificabile e buttarla tra i rifiuti ai quali a pieno titolo appartiene. Il ruolo pubblico che mi è stato attribuito, invece mi costringe a prenderla in considerazione, a dare una risposta e a fare delle valutazioni».

«Nel merito “Masseria”: l’amministratore unico di una società della moglie di Nicotra e della Abisan – continua il capogruppo Domenico Galizio – che ha acquistato i terreni, ha dichiarato che gli acquirenti hanno avuto garanzie circa l’edificabilità dell’area. Risponda Nicotra, senza sproloqui, se non lui, chi ha fornito tali garanzie? Un indizio utile per la ricerca: sicuramente è da ricercare nelle fila della maggioranza perché non è pensabile che degli investitori sani di mente affidino 4,5 milioni di euro nelle mani di qualche sperduto consigliere di opposizione. Questi sprovveduti investitori sanno che a Santena non si muove foglia che Nicotra non voglia? Questo ciarliero sindaco ci faccia dei nomi, un Sindaco serio e onesto lo farebbe, Nicotra lo farà?».

Domenico Galizio continua: «Per quanto riguarda lo scempio urbanistico di Santena, basta ricordare al “vergine” Nicotra che lui è sindaco o assessore all’Edilizia privata di Santena dal 1994 e cioè da oltre 15 anni ininterrottamente? Quasi metà dei 40 anni da lui citati è roba sua! L’altra metà ha visto protagonista il suo beneamato e ricompensato predecessore. Che ha fatto? Ha assistito indifferente al “vergognoso sacco”? Ha taciuto su “cose molto gravi, reali e dimostrabili”? Per certi versi più che una accusa la sua mi sembra una clamorosa ammissione di responsabilità».

«Il sedicente “sindaco di tutti” taccia da vigliacco un cittadino – in realtà a noi risulta che siano più di uno – che parla di fatti riscontrati da documenti, parandosi dietro l’anonimato per non incorrere nelle inevitabili ricadute negative – prosegue Domenico Galizio –. Lui, invece, onesto e trasparente come dice di essere, dal più alto posto di potere della Città infarcisce la “lettera aperta” di insinuazioni, riferimenti celati, minacce sibilline, insulti impliciti e via disputando. E’ difficile replicare a simili argomentazioni. Bisognerebbe saperne di più».

«Io invito Nicotra – prosegue ancora Domenico Galizio – a dire nomi e cognomi, a indicare una ragione sociale, a dare una paternità certa a tutti i misfatti per i quali lui fa solo riferimenti fumosi. Anzi lo sfido: lo faccia! Se è un uomo, lo faccia. Se è un uomo onesto lo deve fare! Se è veramente un uomo onesto e trasparente ci racconti anche qualche edificante evento della sua vita imprenditoriale e politica, ci illumini con la sua moralità, ci converta alla purezza della sua anima. In fin dei conti una bella statua di sale, fatta dal Padreterno, potrebbe essere un utile monito per le nuove, ed anche meno nuove, generazioni».

filippo.tesio@tin.it

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