Santena, Roberto Ansaldi commenta il consiglio comunale di venerdì 9 ottobre 2009

SANTENA – 10 ottobre 2009 – “La prepotenza e l’arroganza”, questo il titolo che Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, ha dato al commento di quanto accaduto nel consiglio comunale di venerdì 9 ottobre che ha visto il sindaco Benny Nicotra revocare la delega a tutti gli assessori della sua Giunta.

Roberto Ansaldi 2009ott10

«Una situazione quasi surreale ieri sera in Consiglio Comunale – spiega Roberto Ansaldi nel commento che ci ha inviato oggi –. Quando il sindaco si è alzato in piedi e ha annunciato la revoca di tutti gli assessori abbiamo assistito a una solenne filippica di Nicotra secondo cui lui non ha sbagliato nulla e, se c’è la crisi, la colpa è delle opposizioni e dei giornalisti. Il grave è che sembrava convinto di ciò che diceva. Il preoccupante è proprio questo aspetto».

«Come se quasi fossero balle, quisquilie, e cose di poco conto  – aggiunge Roberto Ansaldi – il suo modo di condurre, il decidere per tutti, lo stato della città, l’assoluta carenza di progetti seri, il malessere che serpeggia, una economia che non sfrutta le sue potenzialità, l’assalto al territorio di privati con manovre che puzzano di bieca speculazione e su cui il sindaco non ha mai chiarito quali siano le sue reali intenzioni, la cresciuta tassazione locale – quando aveva sempre promesso il contrario –, l’appalto raccolta rifiuti che così come è non può funzionare ecc. Come se tutte queste cose non avessero avuto nessuna importanza per la nostra città».

Il capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, continua: «Secondo Nicotra se c’è la crisi della sua Giunta la colpa è solo dell’opposizione, rea di aver carpito la buona fede dei consiglieri dissidenti. E lui ha dovuto subire… prepotenza ed arroganza! Sentite da che pulpito viene la predica: non ci ha mai considerato “a prescindere”. Non ha mai accettato alcun suggerimento dato dalle opposizioni. Ci ha sempre preso a calci negli stinchi. Come antipasto di legislatura ha portato una revisione dei regolamenti che avevano soltanto lo scopo di limitare l’azione di indirizzo e controllo delle opposizioni. E …gli arroganti e prepotenti saremmo noi?».

Roberto Ansaldi prosegue così il suo commento: «Credo che siamo di fronte a una persona che vive un proprio contesto che nulla a che vedere con la dura realtà di tutti i giorni. Perché una persona normale si porrebbe una piccola e semplice domanda: se una parte della mia maggioranza ha improvvisamente, e con veemenza, espresso il proprio dissenso rispetto alla prima metà di legislatura, che motivi ci sono?»

«Se solo provasse e rispondersi a una così ovvia domanda, scendendo due minuti dal piedistallo – conclude Roberto Ansaldi –, capirebbe agevolmente che non solo le opposizioni sono state fin troppo leali, ma che – a ben guardare – i dissidenti hanno pienamente ragione. Questa città è ferma al palo e se si andrà avanti così questa amministrazione consegnerà al prossimo sindaco una situazione decisamente peggiore rispetto a quella ereditata».

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