Santena, Edoardo Tamagnone motiva perché ha rifiutato un assessorato: «Nicotra non accetta il confronto. Se la nave è affondata la colpa è di chi è al timone».

SANTENA – 24 ottobre 2009 – «Nicotra non si è confrontato in merito alle proposte indicate da Progetto Santena e si è limitato al mercato degli assessorati. Non ho accettato l’assessorato che mi ha offerto perché le nostre proposte programmatiche non sono state accolte». Questo uno dei passaggi di Edoardo Tamagnone, portavoce e capogruppo di Progetto Santena, che aggiunge: «Il sindaco si è dimostrato incapace di cambiare rotta. Ora vada avanti da solo, se la nave è affondata la responsabilità è di chi è al timone».

Edoardo Tamagnone 2009ott24

Edoardo Tamagnone spiega: «Progetto Santena è nato perché i cinque componenti valutavano totalmente insufficiente l’operato dell’amministrazione. Il nostro intento era di correggere la rotta: per questo abbiamo indicato alcune priorità da realizzare per il bene della città. Nicotra, invece, non si è mai voluto confrontare seriamente in merito alle priorità del programma, ma si è sempre limitato, fino all’ultimo, a ridurre il problema a un mercato di assessorati».

«Quando abbiamo fondato Progetto Santena – precisa Tamagnone – eravamo coscienti che questa era l’ultima opportunità che davamo a Nicotra per correggere i propri sbagli e realizzare qualcosa entro la fine del mandato. Perché la realtà è sotto gli occhi di tutti: l’amministrazione guidata da Benny Nicotra non ha realizzato nulla di quanto contemplato nel programma elettorale. Quando interviene lo fa in extremis per colmare una falla ma è inesistente la programmazione, la guida della nave. Eravamo coscienti quindi che se la situazione non fosse cambiata era meglio staccare la spina ed evitare altri due anni e mezzo di immobilismo. E questa scelta, difficile, di chiedere con forza al sindaco di cambiare rotta l’abbiamo fatta nell’interesse della comunità santenese».

Edoardo Tamagnone puntualizza: «Abbiamo pazientato un mese e mezzo: ora dobbiamo prendere atto che Nicotra si è dimostrato incapace di cambiare. Ma se la nave è affondata, la responsabilità è di chi è al timone. Non è assolutamente una questione politica o partitica: programmare lo sviluppo non è né di destra né di sinistra. E’ nostro interesse invece assicurare il buongoverno alla città di Santena».

Il portavoce di Progetto Santena rivela: «Anche a me, come a Bergoglio, è stato offerto un assessorato. Ho rifiutato perché le proposte che aveva avanzato Progetto Santena non sono state accolte: è evidente che il sindaco non vuole confrontarsi con nessuno in merito alle cose da fare. Pertanto vada avanti da solo. Non ho accettato l’assessorato offertomi perché come Progetto Santena non ne abbiamo mai fatto una questione di posti, ma di idee. E le nostre richieste erano mirate a realizzare quelle idee. In merito alla defezione di Bergoglio, io vorrei sottolineare che lui proviene – come ha ricordato – da una tradizione politica che riconosce come valori il coraggio, la determinazione, la lealtà, il rispetto della parola data. E che se per lui sono sempre valide le idee che hanno portato alla nascita di Progetto Santena, allora non deve avere paura di fare una scelta coraggiosa. Perché, come ha ben detto Gianfranco Fini, durante l’ultimo congresso di Alleanza Nazionale, se si ha paura di rischiare per le proprie idee o non valgono niente le idee o non vale nulla chi ha paura».

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