Santena, la maggioranza non si presenta, la seduta va deserta. Conferenza stampa delle opposizioni che chiedono lo scioglimento del consiglio comunale

SANTENA – 12 novembre 2009 – Il consiglio comunale di questa sera è andato deserto. Il sindaco Benny Nicotra e i due partiti che lo sostengono – il Pdl e la Lega Nord – non si sono presentati e il consiglio non è cominciato per mancanza del numero legale. I gruppi di minoranza hanno tenuto una conferenza stampa e sono arrivati a chiedere lo scioglimento del parlamentino cittadino.

consiglio santena 2009nov12

Il primo che ha preso la parola è stato Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra: «Per la seconda volta – la prima nel  luglio scorso e, di nuovo oggi, con la maggioranza composta solo da dieci consiglieri e il sindaco – ci troviamo a proporre, in via costruttiva, la convocazione di un consiglio comunale per poter discutere di alcune questioni che riteniamo abbastanza urgenti. Una prima questione importante era legata all’istituzione di una commissione di indagine per la questione legate all’ex cava dei Ponticelli. Una seconda questione che si voleva discutere con il sindaco e la sua maggioranza era relativa al contributo la città di Santena sta preparando in vista del bando regionale sulle iniziative culturali per il 2011, che scade il 15 novembre, fra qualche giorno».

Bruno Ferragatta«Noi, come opposizione, ci siamo presentati ai lavori della conferenza dei capigruppo – ha proseguito Bruno Ferragatta – in modo estremamente costruttivo, proprio perché sappiamo quanto, in questo momento, la maggioranza sia fragile, soprattutto sul piano numerico. Abbiamo cercato di contribuire, chiedendo di dividere i lavori in due consigli comunali. La maggioranza – sostanzialmente – ha preferito giocare su un rapporto di forza. Questa sera tutta la maggioranza ha ritenuto di non presentarsi per far vedere chi comanda in questo Comune. Purtroppo dobbiamo di nuovo registrare che il clima istituzionale nel nostro Comune non è dei migliori. La maggioranza, nei fatti, dimostra che non intende praticare il ricorso al dialogo con le opposizioni. Prendiamo atto del rifiuto e  auspichiamo che i temi e gli argomenti che abbiamo chiesto di discutere vengano comunque affrontati nel prossimo consiglio che la maggioranza ha annunciato si terrà il prossimo 23 novembre. Noi continuiamo a pensare che Santena abbia bisogno di risposte. Risposte che, in questo momento, non vengono date perché le logiche che sono praticate dalla maggioranza che governa il palazzo non contemplano al possibilità di dialogare con le opposizioni». Bruno Ferragatta ha concluso così il suo intervento: «L’unico augurio che facciamo a  questa maggioranza è che nessuno dei suoi componenti non abbia mai colpi di tosse, altrimenti rischiamo  che il Comune di Santena si ritrovi in qualche misura ingessato. Ogni volta che uno degli undici sarà malato questa maggioranza sarà vulnerabile e dovrà fuggire il confronto in consiglio. Una prospettiva poco allettante per questa città».

Domenico GalizioDomenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, ha proseguito: «Rilevo un fatto; la maggioranza nel preannunciare l’assenza di fatto ha detto che non c’erano motivi di particolare urgenza per convocare questo consiglio e quindi si poteva attendere il prossimo, già programmato per il 23 novembre. Io vorrei ricordare che l’urgenza non nasce oggi, nei primi di novembre, ma parte sin dal luglio scorso. Noi siamo reduci da un consiglio deserto di metà luglio che non si è aperto perché già allora la maggioranza era tutta in vacanza. Ci siamo quindi ritrovati ai primi di settembre, per quello che si è rivelato un mezzo consiglio. In settembre  più che lavorare per amministrare la città la seduta ha certificato una difficoltà dell’allora maggioranza Nicotra-ter. Di fatto non abbiamo svolto lavori significativi. Ci sono state mozioni di sfiducia e la giunta è andata in crisi. Poi Nicotra ha impiegato quaranta giorni a sistemare – almeno a livello teorico – le cose e ricomporre una maggioranza. Poi ci siamo ritrovati per il consiglio dei primi di ottobre, dove la giunta è stata azzerata. Qualche giorno dopo è nata la Giunta Nicotra-ter/bis. Quindi, ricapitolando, sono passati luglio, agosto, settembre, ottobre e una parte di novembre. Oggi è il 12 di novembre e il prossimo consiglio,  se non viene disdetto, è previsto per il 23 novembre. In tutto sono cinque mesi di totale paralisi del massimo organo amministrativo  santenese. Si tenga presente che il sindaco, per quanti poteri gli conceda l’attuale legge elettorale, non è un organo di governo monocratico; è un organo di governo assieme alla Giunta, e – comunque – dovrebbe prendere indirizzi e indicazioni proprio dal consiglio comunale. Snobbare il consiglio è anche offendere il nostro ruolo. E’ un atteggiamento che considero del tutto fuori luogo. Non voglio usare termini pesanti, perché ho imparato che costano e quindi voglio rimanere sull’elegante, ma ognuno ci metta i peggiori termini possibili perché questa situazione è una vergogna. E’ una vera vergogna».

«Ci sono argomenti che erano di attualità a luglio, quando li abbiamo proposti – ha aggiunto Galizio – sino a oggi, di rinvio in rinvio, non siamo ancora riusciti ad affrontare. Attualmente ci troviamo in una situazione in cui la città è governata da una mezzoranza. Sì, avete capito bene, ho proprio detto mezzoranza, io d’ora in poi così la definirò la coalizione messa in piedi dal sindaco Benny Nicotra. Non si tratta di maggioranza quella che si basa su dieci consiglieri più il sindaco: è una mezzoranza, che fa rima con arroganza. Perché anziché – almeno per debolezza – scendere a miti consigli e collaborazione, cerca e pratica lo scontro su tutto. Lunedì scorso abbiamo fatto una conferenza dei capigruppo ridicola, che offende la città e chi ci ha dato il mandato per amministrarla. E io mi trovo fortemente a disagio rispetto a questo; chiederò anche ai colleghi di opposizione una qualche azione che ci distingua un po’ da questo modo di fare che rende Santena unica, almeno nel panorama del chierese. Farò di tutto perché questa anomalia sia resa essere evidente anche per i dieci della mezzoranza; per me così non si può più andare avanti».

Il microfono è passato nella mani di Edoardo Tamagnone che, nei confronti di Benny Nicotra e i suoi, come fanno tutti gli ex quando ti giocano contro, ha messo il massimo impegno ed è andato alla ricerca del gol: «Per noi di Progetto Santena questo è il primo consiglio comunale in cui esordiamo come forza di opposizione. Con i miei colleghi penso che possiamo essere in parte soddisfatti di questo esordio perché la maggioranza si è squagliata di fronte al nostro passaggio all’opposizione. Questa sera, semplicemente non ci sono. Se non si sono presentati una ragione c’è: alla data odierna sono impossibilitati anche solo a far vedere quanti sono. Noi non sappiamo se questa maggioranza – che non abbiamo davanti – sia di otto, di nove dieci o di undici consiglieri come dicono. Probabilmente non lo sanno neanche loro quanti sono. Di fronte a questo squagliamento della maggioranza io penso che il compito dell’opposizione – a questo punto – sia quello di stare unita. Di fronte a noi c’è soltanto un unico risultato possibile e cioè lo scioglimento di questo consiglio comunale che, francamente, non ha più ragione di esistere. Già prima non si dialogava e il confronto avveniva non in consiglio, ma sul blog rossosantena.it sul quotidiano La Stampa, sul settimanale Il Mercoledì e sul bisettimanale  Corriere di Chieri. Mezzi di informazione sempre denigrati dal sindaco che io invece ringrazio; se non ci fosse stato il loro apporto le riflessioni all’interno  della maggioranza e della minoranza semplicemente non sarebbero mai esistite. In questa sede – in consiglio comunale – non si è mai potuto dialogare. Nessun dialogo è possibile anche oggi, quando il confronto viene negato dall’assenza fisica dei nostri interlocutori. Io credo che questa assenza sia anche ingiustificata: perché non mi pare che il presidente del consiglio comunale abbia ricevuto qualche giustificazione da parte dei consiglieri di maggioranza né dallo stesso sindaco che – penso per dovere di ufficio – dovrebbe essere presente ai lavori del consiglio. Essendo una assenza ingiustificata c’è da chiedersi il perché».

Edoardo TamagnoneEdoardo Tamagnone ha continuato a martellare: «Se noi andiamo a guardare gli argomenti richiesti all’ordine del giorno ve ne sono due che possono fornirci la motivazione di questa assenza. Questa sera dovevamo anche compiere una riflessione sulla cosiddetta nuova Giunta, una fotocopia rispetto a  quella di prima, sostenuta forse da una pseudo maggioranza che – finora – non si capisce nemmeno su quanti possa contare. A parte questo argomento, le cose importanti da fare questa erano due. La prima era sapere quale progetto tra tre giorni verrà presentato dall’amministrazione per il bando regionale per il 150esimo dell’Unità d’Italia. Se Nicotra e i suoi hanno paura di venire a dirci che cosa intendono fare è perché, probabilmente, il 15 novembre questo Comune non presenterà nessun progetto. E se non hanno idee in merito, capisco anche che siano in difficoltà a venire qui a dirlo».

Edoardo Tamagnone ha proseguito: «La cosa più importante che avevamo messo all’ordine del giorno questa sera era l’istituzione di una indagine conoscitiva sulla vicenda dell’outlet che si vorrebbe costruire dentro l’ex cava dei Ponticelli. E io, questa sera, ho la certezza granitica che questa maggioranza è terrorizzata dall’idea che il consiglio comunale possa istituire una commissione di indagine sull’outlet. Benny Nicotra e i suoi faranno di tutto per evitare di farci istituire questa commissione. Oggi non si sono presentati e hanno fatto saltare questo consiglio. Magari quando la vicenda ritornerà all’ordine del giorno nel prossimo consiglio  voteranno contro perché sanno benissimo che dietro la vicenda dell’outlet c’è un chiaro interesse privato di qualche componente dell’amministrazione. Lo sanno tutti perché è la scoperta dell’acqua calda, ma loro questo non lo possono fare venire alla luce del sole. Andare a certificare questo in un atto pubblico in consiglio, tramite una commissione d’indagine, significa solo una cosa: trasmettere gli esiti della commissione di indagine alla Procura. E Benny e i suoi questo lo vogliono evitare a tutti costi, perché sanno che questa commissione metterebbe in serissima difficoltà la tenuta della coalizione. Di fronte a questi fatti il sindaco – che già oggi forse non sa quante persone ha in maggioranza – ha paura di perdere la sua risicata maggioranza. Figuriamoci che fine farebbe la sua coalizione domani quando venissero accertate da una commissione di indagine le sue responsabilità. Perché lui può dire quello che vuole, ma non può non sapere quello che fa un suo assessore o quello che fa un componente della sua Giunta.  Se già oggi  il sindaco non sa bene se può contare su 8, 9 o 10 consiglieri di maggioranza, domani, quando le sue responsabilità verranno accertate, non ce la farà a tenere unità questa sua maggioranza».

«Io credo che questa maggioranza sia arrivata alla fine – ha affermato Edoardo Tamagnone, che poi ha ripercorso le tappe che ha vissuto entrare in crisi la coalizione Nicotra-ter –. C’è stato un primo cambiamento, cui io sono stato parte, a marzo. Nessuno in maggioranza ha ritenuto di discutere perché un assetto amministrativo, partito nel giugno 2007, era stato improvvisamente cambiato. C’è stato un ulteriore cambiamento, con la costituzione di un gruppo interno alla maggioranza: la nascita di Progetto Santena. E anche stavolta la maggioranza non è stata in grado di capire le motivazione che hanno portato alla nascita di questo gruppo e cosa chiedevamo e volevamo fare. Per tutta risposta il sindaco ha avviato una campagna acquisti indecorosa, all’interno e all’esterno della maggioranza. Alla fine ha trovato qualcuno, come Bergoglio che spero ricordi la sua breve esperienza di Progetto Santena non dico con gratitudine – perché è un virus che dagli animali non si trasmette all’uomo – ma perlomeno con simpatia, perche se oggi lui siede al posto dello sfiduciato Falcocchio non lo deve né ad An né al Pdl né al sindaco Nicotra né tantomeno a Falcocchio, ma al gruppo Progetto Santena. Oggi Bergoglio ovviamente non ci rappresenta, ma noi gli abbiamo augurato buona fortuna. Speriamo che, un domani, capisca anche di avere sbagliato».

Il capogruppo di Progetto Santena ha chiuso così: «Comunque, di fronte a questi fatti, credo che l’unico esito possibile sia lo scioglimento del consiglio comunale o che il sindaco prenda finalmente atto che questa situazione è ingovernabile, perché ormai – da settembre – non si sta facendo più nulla. E di questo ne è testimonianza anche l’aumento delle bollette dei rifiuti: possibile che in questo Comune nessuno l’abbia previsto? Come mai nessuno ha fatto una previsione su quello che poteva succedere con l’attivazione delle nuove tariffe per la raccolta dei rifiuti? Mi chiedo come mai a Santena sono state scelte le tariffe più alte rispetto a tutti gli altri Comuni.  E’ mai possibile che nessun amministratore abbia ritenuto di informare i cittadini  che se il cassonetto dell’indifferenziato è aperto lo scarico viene conteggiato due volte, facendo così lievitare il costo di ogni bolletta? La realtà è che nessuno si è interessato di questo,  così come nessuno si è interessato di tanti altri settori. Tutto questo significa una cosa sola: questa amministrazione non può continuare ad andare avanti. L’unito esito possibile che io vedo è lo scioglimento del consiglio comunale o le dimissioni del sindaco,  se un atto di responsabilità gli darà un barlume di senno».

Cetty SicilianoA seguire c’è stato un breve intervento di Cetty Siciliano, consigliera del centrosinistra: «Il comportamento di Benny Nicotra e della sua maggioranza, che questa sera ha ritenuto di disertare il consiglio, è segno di un grave disinteresse. I cittadini in questo momento hanno bisogno di attenzione e di interventi mirati. Ci sono problemi che vanno affrontati senza indugi: oltre alla questione del caro bollette occorre mettere mano anche ai trasporti scolastici: molti genitori chiedono ci reintrodurre la possibilità della corsa singola per gli alunni delle scuole cittadine. Il prolungarsi del momento di stallo amministrativo sta seriamente danneggiando l’intera cittadinanza».

La conferenza stampa dei gruppi di opposizione si è chiusa con una precisazione di Domenico Galizio: «Insieme per Santena, con i nostri modestissimi mezzi, la situazione attuale dei rifiuti l’avevamo prevista, sino all’ultimo centesimo. L’avevamo anche documentata, nero si  bianco, indicando i problemi e i percorsi da compiere per correre ai ripari. Il sindaco non si è neanche degnato di prendere in considerazione il lavoro che abbiamo svolto. Siamo stati tacciati di essere allarmisti e visionari e di accusati di essere quelli che gettavano zizzania nella popolazione, per stimolare odio nei confronti del sindaco e dei suoi assessori. In ripetute occasioni il sindaco ci ha detto che eravamo profeti di sventura e sciagura: adesso si scopre che, per quanto riguarda il servizio di raccolta rifiuti, la situazione è proprio come avevamo profetizzato».

**

Blog: rossosantena.it

filippo.tesio@tin.it

©RIPRODUZIONE RISERVATA