Il saluto di Mercedes Bresso al Presidente Giorgio Napolitano in occasione dell’inaugurazione della mostra “Camillo Benso di Cavour a Roma”

ROMA – 18 gennaio 2010 – Di seguito il saluto rivolto oggi dalla Presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione dell’inaugurazione della mostra “Camillo Benso di Cavour a Roma”.

Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte
Mercedes Bresso, presidente della Regione Piemonte

MOSTRA “CAMILLO BENSO DI CAVOUR A ROMA”

Roma, 18 gennaio 2010

SALUTO DELLA  PRESIDENTE DELLA REGIONE PIEMONTE

Mercedes Bresso

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Giorgio Napolitano

Signor Presidente,
Sono veramente lieta e onorata di porgere a Lei e ai nostri ospiti il più cordiale benvenuto nella sede romana della Regione Piemonte in occasione della inaugurazione della mostra dedicata a Camillo Benso Conte di Cavour, il primo ministro piemontese cui l’Italia deve l’unità e la libertà.

Signor Presidente,
La rassegna che insieme a Lei inauguriamo oggi rappresenta una coerente e simbolica anticipazione delle celebrazioni che fra poco più di un anno si terranno a Torino e in Piemonte – e speriamo anche in tutta Italia  –  nel 150.mo anniversario dell’Unità nazionale.  Una ricorrenza che intendiamo festeggiare con tutta la solennità di cui saremo capaci e con il sostegno che Ella ha già manifestato e che non dubitiamo ci verrà confermato e rafforzato.

In questa sede mi permetto di sottolineare due aspetti altamente simbolici che sono il fondamento politico, etico e culturale sia della mostra sia del modo in cui pensiamo e riteniamo dover ripensare l’Unità nazionale.

Per l’Italia l’Unità è stata la premessa delle libertà civili, volute e confermate da Cavour in coerenza con lo Statuto di Carlo Alberto e in anticipo su quei valori che risulteranno ammodernati e allargati dalla nostra Carta Costituzionale.

L’Unità nazionale non fu, o non fu che in minima parte, una semplice annessione: dobbiamo ricordare e sottolineare che alla costruzione dello Stato unitario si accompagnò l’estensione a tutti i cittadini del Regno delle libertà garantite dallo Statuto e dalle leggi statali. Libertà di espressione, libertà di stampa, libertà di professare la propria religione, libertà d’impresa, libertà di associazione.

Nessuna di queste libertà era riconosciuta nelle colonie austriache del Nord Italia né nelle regioni che sarebbero state teatro della straordinaria impresa garibaldina.

Per questo in Italia Unità è sinonimo di libertà.

Alcuni hanno scritto che l’Unità d’Italia rappresenta l’evento saliente nella politica europea dell’Ottocento. Siamo orgogliosi del fatto che questo processo di unificazione sia nato dal nostro Piemonte. Ma siamo altrettanto orgogliosi del fatto che, attraverso l’unificazione voluta da Cavour,  l’Italia sia rientrata come soggetto autonomo nella politica europea dopo tre secoli di eclissi. Unità nazionale, libertà, Europa.  Concetti e valori  che rivestono ancor oggi una validità intatta.

Signor Presidente,

Non mi resta che concludere esprimendoLe la nostra riconoscenza per questa Sua visita e per l’onore che ci ha concesso con la Sua presenza oggi davanti ai pannelli che ricordano l’opera di Cavour.  Il capo dello Stato che visita una mostra dedicata a chi quello Stato contribuì a costituire è un evento che ci dà emozioni e orgoglio.

Grazie, Signor Presidente.

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Fonte: http://www.regione.piemonte.it

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