Santena, Francesco Migliore, capogruppo del PdL, commenta la situazione amministrativa locale

SANTENA – 2 febbraio 2010 – Di seguito, un contributo di Francesco Migliore, capogruppo del PdL, su alcuni aspetti della situazione amministrativa cittadina.

Francesco Migliore, capogruppo PdL
Francesco Migliore, capogruppo PdL in consiglio comunale

Francesco Migliore inizia così il suo intervento: «Come capogruppo del PdL santenese, ma prima ancora come Consigliere comunale e semplice cittadino, ritenendo necessario esprimere alcune considerazioni in merito all’attuale situazione amministrativa locale, chiedo ospitalità su rossosantena.it essendo un mezzo cui accedono molti santenesi e pertanto un veicolo che ritengo funzionale a questo tipo di comunicazioni. A dispetto di quanto le opposizioni, per loro tornaconto, vanno continuamente dicendo, l’amministrazione comunale di Santena ha lavorato e sta lavorando con impegno e serietà, nonostante le ben note difficoltà incontrate nell’ultimo anno, per raggiungere i traguardi che una cittadina come la nostra merita e per porre le basi dello sviluppo odierno e futuro di Santena».

«Come cittadino santenese, con origini santenesi – aggiunge Francesco Migliore – sento di poter garantire ai concittadini che i miei colleghi e io stiamo facendo tutto il possibile, nei limiti di quanto ci è permesso e concesso anche dalle situazioni contingenti, per migliorare il nostro amato paese. E’ evidente, il nostro lavoro non è affatto facile. Continuamente vi sono pesanti azioni di disturbo, sotterranee e non, portate avanti da chi dice di operare per il bene del paese e che invece, è del tutto evidente, altro obbiettivo non ha che abbattere questa maggioranza. Quali programmi invece questi personaggi abbiano in serbo per Santena non è dato sapere. Ovviamente distruggere, o quantomeno tentare di farlo, è molto più facile che proporre e costruire».

Il capogruppo del PdL a palazzo Visconti Venosta prosegue: «L’esempio lampante è dato dal cosiddetto “Patto del drago verde” giornate trascorse a elaborare strategie distruttive, a portare avanti contatti top-secret, a fissare appuntamenti presso notai o a convincere ora questo e ora quello a firmare le proprie dimissioni. I consiglieri di minoranza non sono elementi estranei all’amministrazione cittadina anzi ne sono parte integrante e non soltanto quando fa loro comodo. E allora, perché, invece di passare il proprio tempo a elaborare “strategie segrete” per mandare a casa un’amministrazione non iniziano a guardarsi intorno, per le strade ad esempio, per chiedere magari agli uffici competenti di riposizionare adeguatamente un cartello o di riparare una piccola perdita ad una fontanella pubblica? Questi “umili” compiti, che mi è più di una volta capitato di espletare nel periodo in cui molti consiglieri comunali che siedono nelle file dell’opposizione erano intenti a effettuare acrobatiche manovre per redarre il fantomatico Patto anti-Nicotra, sono dovere, e ripeto dovere, di ogni consigliere comunale, sia esso di maggioranza che di opposizione, e da questi piccoli dettagli, che piccoli in realtà non sono, si capisce davvero chi abbia a cuore le sorti della città. Ma, ahimè, certamente capisco possa avere molto più risalto mediatico mandare a casa un’amministrazione».

Francesco Migliore aggiunge: «Credo che i cittadini, mi auguro alla scadenza naturale di questo mandato, sapranno adeguatamente valutare in sede elettorale le persone che vanno declamando ai quattro venti il loro impegno – quale? – e i loro “progetti”  – quali? – per Santena. Venendo a questioni che più da vicino toccano la maggioranza, un’ultima considerazione sento di dover fare circa l’ingresso di Massimiliano Miano all’interno della medesima, la cui nomina assessorile sta in questi ultimi giorni scatenando variegate reazioni nel mondo politico locale. L’arrivo di Miano lo ritengo essere, a scanso di equivoci, un evento da ritenere assolutamente costruttivo. Il consigliere Miano, ne è prova il suo passato, non è certo uomo di sinistra e il suo ingresso tra le nostre fila, seguita da conseguente delega a assessore, è da considerare come naturale prosecuzione e concretizzazione di un dialogo politico riallacciatosi nel tempo con la maggioranza. Non dobbiamo mai dimenticare che il nostro compito di amministratori è – sempre e esclusivamente – il bene della cosa pubblica e di Santena nella fattispecie. Ben venga pertanto l’ingresso di nuove forze con storia politica simile alla nostra anche se ciò può comportare per alcuni di noi “sacrifici” che magari non si ritengono pienamente giustificati. Gli elettori sapranno apprezzare e ripagare in maniera inaspettata la disponibilità e la ragionevolezza di chi, per il bene comune, sa aspettare e lavorare, magari non propriamente sotto le luci dei riflettori, con impegno e dedizione. Il tempo è sempre galantuomo».

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Blog: rossosantena.it

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