Santena, mozione Cascella, l’intervento in consiglio di Francesco Migliore, capogruppo Pdl

SANTENA – 9 marzo 2010 – Di seguito, l’intervento che Francesco Migliore, capogruppo del Pdl, ha compiuto in consiglio comunale, durante il dibattito terminato con la mancata sfiducia  al presidente del consiglio Santino Cascella.

Migliore Francesco

Francesco Migliore ha cominciato: «Bene. La mia è una dichiarazione di voto. E’ anche un tentativo di spiegare quello che il consigliere Tamagnone forse non ha capito, nonostante sia sui giornali e sui mezzi di comunicazione e che, in questa stessa sede, è stato più volte ripetuto». Mentre ha iniziato a parlare il sindaco gli ha suggerito qualcosa e lui afferma: «Certo. Adesso provvedo. Come mi ricorda il sindaco, in primo luogo, volevo che fosse messo agli atti anche questo documento». Migliore lascia il posto e si avvicina a Cascella per consegnare alcuni fogli. Tornato al posto, Migliore riprende: «Quel documento tratta della partecipazione del presidente del consiglio comunale a uno di quegli incontri, sotterranei, che sono stati fatti per destabilizzare la maggioranza e per portarci al voto anticipato».

«Ovviamente – ha proseguito Migliore – noi siamo firmatari di questa mozione e quindi non mi dilungherò più di tanto. Ho letto molte cose in questi giorni sulla vicenda. Ho letto che il consigliere Tamagnone afferma che ci sarebbe un consolidato orientamento,  sia del Consiglio di Stato, sia dei Tar, sulla non ammissibilità di un ricorso di questo tipo per motivi politici. Qui però noi non siamo parlando di motivazioni politiche. Infatti, non c’è proprio traccia di motivazioni politiche nella narrativa della mozione di sfiducia che abbiamo presentato. Nella mozione si pone in luce un fatto – e questa è la realtà delle cose – e cioè che il presidente del consiglio – e non parlo solo degli ultimi tempi, come invece ha appena ricordato Cascella nel suo intervento –, ma fin dall’inizio di questa legislatura. Quindi fin da subito dopo le scorse votazioni che ci hanno visto essere eletti come maggioranza e come amministratori. Da allora, Cascella non ha lesinato critiche, più o meno dure, e comportamenti assolutamente ostili nei confronti di questa maggioranza».

Francesco Migliore ha detto: «Beninteso, non parlo di motivi politici, parlo di un comportamento del presidente del consiglio che deve essere figura di garanzia, che non deve scendere nel confronto politico e che, invece, si è abbandonato, per praticamente la quasi totalità della sua azione istituzionale, a opporre una sola parte del consiglio: la maggioranza. Avrebbe dovuto mantenere un comportamento super partes. Quindi se la stessa cosa fosse accaduta nei confronti dell’opposizione, il fatto sarebbe sussistito lo stesso, e ci sarebbe comunque stata una lesione di quelle che sono le garanzie che un presidente del consiglio può e deve portare in una assemblea cittadina».

«Come ho ribadito in alcuni miei interventi sul blog – ha detto Migliore – noi, con questa mozione di sfiducia, non intendiamo assolutamente in qualche modo  – diciamolo in modo crudo – tappare la bocca al presidente Cascella. Tutt’altro. Ognuno è libero di parlare ed esprimere le proprie opinioni. Certamente, nel momento in cui si riveste una carica di garanzia, di alto valore istituzionale, come quella del presidente del consiglio, io credo dovrebbe astenersi da dichiarazioni e da comportamenti che potrebbero poi anche ingenerare, non solo una spirale di incomprensioni, ma – in casi estremi – anche violenze. Non parlo solo di violenze fisiche, ma anche verbali; cose che poi sono accadute».

Il capogruppo del Pdl ha aggiunto: «È assolutamente legittimo e lecito che il presidente del consiglio comunale non sia d’accordo con, eventualmente, anche la maggioranza che l’ha espresso, ma ritengo che il ruolo super partes, che la legge prevede per il presidente del consiglio comunale, debba assolutamente essere estraneo a una sua discesa diretta, a piedi uniti, nella competizione e nell’agone politico tra maggioranza e opposizione. Quindi non siamo di fronte a motivazioni politiche, ma siamo di fronte a motivazioni prettamente tecniche, che denotano – e nella mozione le abbiamo elencate accuratamente – come il presidente del consiglio comunale non sia stato assolutamente figura super partes e quindi non abbia assolutamente tutelato le ragioni della opposizione e della maggioranza, ma sia sceso nel confronto politico e abbia appoggiato, apertamente una parte – che è l’opposizione».

«È sceso – ha aggiunto Francesco Migliore – dicevo, a piedi uniti nella competizione. Si è schierato apertamente a favore dell’opposizione e, in questo modo, ha perso completamente l’imparzialità che, invece, deve contraddistinguere, come ripeto ancora una volta, una figura di valore istituzionale e di garanzia, come il presidente del consiglio comunale e, soprattutto – questo è il nocciolo della questione – c’è una perdita di neutralità  e – questo è fondamentale – si è schierato apertamente e non è rimasto neutrale. Chiedo che il documento presentato prima chiedo sia messo insieme a questo ulteriore documento. Si tratta di un foglio con una serie di firme che sono state poste da vari consiglieri di opposizione ai fini di rassegnare le dimissioni dalla carica di consigliere comunale e, quindi, sostanzialmente per sfiduciare questa amministrazione e andare al voto anticipato. Tra queste firme figura anche quella del presidente del consiglio comunale Santino Cascella che, così facendo, ha compiuto un atto che può essere assolutamente ascritto a un ruolo pienamente di opposizione e non sicuramente super partes. Grazie».

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