Santena, incendio alla Pegaso, intervista a Vincenzo Bennardo, del Comando provinciale dei Vigili del fuoco

SANTENA – 20 marzo 2010 – Vincenzo Bennardo, ingegnere, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Torino, informa sulla situazione attuale dell’incendio del capannone della ditta Pegaso che continua a bruciare.

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Qual è la situazione presso il capannone della ditta Pegaso, che ormai brucia da giorni?

«Dentro il capannone – spiega Vincenzo Bennardo – c’è un incendio di tipo covante. Il fuoco è spento nella sua parte maggiore, ma sotto la superficie, ci sono focolai. Ovviamente per poter lavorare in sicurezza in tutta l’area interessata dall’incendio sarà necessario eliminare alcuni materiali crollati del capannone  e realizzare aperture che ci consentano di accedere in sicurezza ai cumuli ancora covanti. Questo materiale va tolto dall’interno del capannone e portato fuori. Noi stiamo intervenendo per togliere il materiale, aprirlo, e spegnere i focolai rimasti. Però, senza un varco di sicurezza, le operazioni sono tutt’altro che agevoli. In queste ore i vigili del fuoco sono impegnati in questo tipo di operazioni: da un lato si irrora l’incendio e dall’altro si agisce sui mucchi ancora fumanti. Naturalmente per smassare i materiali presenti nel capannone avremo bisogno di una adeguata superficie attorno al capannone». Bennardo aggiunge: «Per quanto riguarda il reperimento delle aree, visto che  comporta l’intervento di più soggetti, abbiamo interessato il sindaco, come autorità  locale di protezione civile e, indirettamente, il proprietario del capannone interessato dall’incendio. Serve spazio per tirare fuori il materiale che brucia, una volta spento andrà classificato e separato, posandolo direttamente in container. Successivamente tutto sarà inviato direttamente nelle apposite discariche».

Quanti Vigili del fuoco  operano sul luogo dell’incendio?

«Ora, abbiamo una ventina di persone, sempre attive. Turniamo, giorno e notte. Ci sono sempre un paio di squadre e alcuni mezzi speciali. Da qualche ora è al lavoro un mezzo movimento terra, con una pinza che ha iniziato a demolire il capannone pericolante e a mangiare il materiale coinvolto dal fuoco. L’obiettivo, come detto prima, è realizzare un varco sufficiente a consentirci di operare in sicurezza. La struttura del capannone ha subito danni irreparabili e non possiamo pensare di entrare nel capannone per spegnere definitivamente il fuoco. Oggi operiamo dall’esterno, questo è difficoltoso e comporta tempi lunghi. Sin dall’inizio dell’incendio operano il distaccamento di volontari di Santena e naturalmente sono arrivati vigili del fuoco del distaccamento di Lingotto, che è competente per territorio. A dare man forte ci sono state anche molte altre squadre della Centrale di Torino e di altri Comuni della cintura metropolitana»

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