Santena, Roberto Ansaldi commenta l’uscita di Miano dalla Giunta e il rientro di Falcocchio

SANTENA – 29 marzo 2010 – Roberto Ansaldi, capogruppo Udc, commenta la recente uscita dalla Giunta Nicotra-ter,bis di Massimiliano Miano e il rientro di Pino Falcocchio.

Roberto Ansaldi, capogruppo Udc
Roberto Ansaldi, capogruppo Udc

Roberto Ansaldi afferma: «Ciò che sembrava impossibile è successo: Massimiliano Miano si dimette e Benny Nicotra nomina Pino Falcocchio assessore alla Cultura. E’ l’ennesimo colpo di scena di una maggioranza che è in crisi da sette mesi, durante i quali si è visto di tutto e di più». «E’ utile ricordare che la crisi della maggioranza – aggiunge il leader dell’Udc a palazzo Visconti Venosta – è nata con la sfiducia a Falcocchio per le spese, inopportune e non giustificate, vista la presenza di una offerta alternativa decisamente più bassa, per l’iniziativa miss e mister Santena. Una sfiducia votata da tutta l’opposizione e da gran parte della maggioranza – 3 soli voti sono arrivati a favore di Falcocchio, con l’astensione dello stesso sindaco – proseguita con tutta una serie di patti, salti della quaglia, aventini scalati e minacce più o meno velate di mandare a casa il sindaco e un tentativo di dimissioni della maggioranza dei consiglieri per poter sciogliere il Consiglio comunale  fallito per mancanza delle firme di coloro – regolarmente di maggioranza – che l’avevano patrocinata».

Roberto Ansaldi prosegue: «Le considerazioni che vengono spontanee sono due. La prima: Massimiliano Miano ha fatto il salto della quaglia dalla minoranza alla maggioranza per rimpinguare gli scarsi numeri della  stessa maggioranza ed ora – crediamo che sia andata così – è stato costretto alle dimissioni, per non essere revocato da Benny Nicotra. E dunque Miano non può essere  certamente felice della piega che ha preso la cosa sia sul piano politico che personale. La seconda: va bene che in questa maggioranza tutto è possibile, ma ci sembra assurdo che un assessore sfiduciato dalla sua stessa maggioranza sia rinominato senza colpo ferire. Tanto valeva far quadrato e respingere la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni sette mesi fa!».

Roberto Ansaldi conclude: «Capiamo che il sindaco sia stato obbligato, ma se c’è ancora una logica in questo paese, le motivazioni per cui è stata votata la sfiducia permangono nella sua interezza anche ora. Vedremo gli sviluppi, ma la sensazione che i grattacapi per Nicotra non siano  ancora finiti anche se l’area ex An  ora scenderà dall’aventino forte dei suoi tre assessorati su tre rappresentanti eletti in consiglio comunale».

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Blog: rossosantena.it

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