Santena, Ages, ieri incontro tecnico in Regione, sabato prossimo i lavoratori partecipano al corteo del 1° maggio, a Torino

SANTENA – 28 aprile 2010 – Proseguono gli incontri per assicurare un futuro all’Ages.Dopo la mobilitazione di lunedì scorso davanti ai cancelli della Porta 5 della Fiat, ieri si è svolto un incontro tecnico presso il settore Attività produttive. Sabato prossimo i lavoratori parteciperanno al corteo del 1° maggio, a Torino. Di seguito, gli interventi di Enrico De Paolo, Filctem Cgil e Salvatore Scalia, Femca Cisl Torino.

Ages davanti Fiat due

Ages davanti Fiat quattro

Ageas davanti fiat 3

Ages davanti fiat uno

Enrico De Paolo, sindacalista Filctem Cgil Torino, informa: «Venerdì 29 aprile, alle 11, è calendarizzato un appuntamento presso l’assessorato al Lavoro per discutere in merito alla proroga della cassa integrazione per i lavoratori dell’Ages. Ricordo che il commissario straordinario Maurizio Civardi ha presentato domanda per ottenere la proroga della cassa. Il prossimo 6 maggio infatti scade l’attuale cassa. Salvo sorprese non ci dovrebbero esser problemi per ottenere una ennesima proroga della cassa, per tre mesi.  Intanto il prossimo 5 maggio è prevista l’apertura delle buste con le offerte di coloro che hanno manifestato interesse per l’Ages».

«Ieri, martedì 17 aprile – prosegue Enrico De Paolo – avevamo in calendario un incontro in assessorato regionale alla Attività produttive. Era un incontro in preparazione ad un prossimo tavolo con gli assessori regionali.  Siamo stati convocati dal direttore del settore Attività produttive. Era previsto un incontro tecnico ma al tavolo era presente anche Massimo Giordano, sindaco di Novara e assessore al Lavoro. Noi abbiamo presentato l’attuale situazione dell’Ages. In pochi minuti abbiamo ripercorso le vicissitudini degli ultimi anni. Una cosa abbiamo voluto chiarire. Nel chiedere alla Fiat di impegnarsi per garantire un futuro all’Ages noi chiediamo semplicemente che la casa automobilistica torinese torni ad affidare all’Ages le produzioni che svolgevamo prima dell’arrivo di Egidio Di Sora. Noi non rivendichiamo altro: la Fiat ha tolto commesse all’Ages a fronte del fatto che quell’imprenditore non era affidabile. Alla Regione abbiamo chiesto di interessarsi all’Ages provando a sondare la disponibilità della Fiat in questa direzione. La riunione si è chiusa con questa sorta di consegna che abbiamo affidato alla Regione. Ricordo che noi abbiamo chiesto un tavolo che veda presenti gli assessori regionali e provinciali al Lavoro e alle Attività produttive e i sindaci di Santena e Asti. Restiamo in attesa di esser convocati. Noi ci auguriamo che questo incontro possa realizzarsi entro il mese di maggio. L’obiettivo è coinvolgere tutti i soggetti che possano fornire un aiuto per salvare l’Ages».

Enrico De Paolo, aggiunge: «La mobilitazione di lunedì scorso davanti al cancello 5 della Fiat è andata bene.  Ritengo che la manifestazione sia riuscita. I mezzi di informazione hanno dato risalto al corteo e alle nostre richieste. Siamo arrivati sin davanti ai cancelli di Mirafiori proprio per dare più forza alle nostre richieste.  Ora ci auguriamo che il messaggio arrivi a chi di dovere.Ricordiamo che un pronunciamento della Fiat avrebbe un peso non indifferente su coloro che hanno manifestato interesse al gruppo Ages».

Salvatore Scalia, sindacalista Femca Cisl Torino, aggiunge: «La manifestazione di lunedì mattina è riuscita e ha visto una buona partecipazione dei lavoratori. Noi chiediamo alla Fiat qualche volume produttivo in più per Ages perche oggi i volumi produttivi che la casa torinese chiede all’Ages non sono sufficienti a garantire un futuro. Oggi il sito santenese conta 350 persone, ma coloro che lavorano sono appena 60, troppo pochi per potere garantire un futuro a uno stabilimento che nel passato è arrivato a contare 1.200 occupati».

«Il commissario ci ha detto che ci sono state alcune manifestazioni di interesse – aggiunge Salvatore Scalia –. Ora, entro il 5 di maggio devono arrivare le manifestazioni di interesse vincolanti. Ciò consentirà il proseguimento delle trattative più specifiche. Se ciò avverrà il commissario straordinario potrà chiedere una proroga di altri tre mesi per concludere la trattativa altrimenti al 7 di maggio l’Ages rischia il fallimento».

I lavoratori dell’Ages questa settimana hanno in agenda un altro appuntamento; la partecipazione al corteo di sabato 1° maggio, a Torino.

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