Santena, Ages, terzo giorno di mobilitazione davanti al Gruppo Fiat

Santena – 9 giugno 2010 – Terzo giorno di presidio dei lavoratori dell’Ages davanti ai cancelli del Gruppo Fiat, in via Nizza 250, al Lingotto. Durante la giornata di ieri i lavoratori hanno programmato le iniziative dei prossimi giorni. Giovedì mattina 10 giugno si prosegue con il presidio in via Nizza 250. Venerdì mattina è prevista una manifestazione, davanti alla Porta 5 di Mirafiori.In agenda c’è già un appuntamento per la prossima settimana: martedì 15 giugno manifesteranno davanti a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio Regionale del Piemonte e chiederanno un incontro con i capigruppo. Di seguito una intervista con Enrico De Paolo, Filctem Cgil.

Enrico De Paolo, componente la segreteria Filctem Cgil di Torino, afferma: «Ho letto che la Lega Nord ha annunciato che nei prossimi giorni intende venire al presidio per portare sostegno. Io vorrei dire – e questo è rivolto sia agli esponenti della  Lega Nord sia a tutti gli altri di qualsiasi partito – che noi non abbiamo assolutamente bisogno di sostegno morale. Gli operai e gli impiegati dell’Ages si sostengono benissimo da  soli. Abbiamo invece necessità che i politici e le istituzioni agiscano e facciano qualcosa di concreto nei confronti di Fiat in modo da poter assicurare un futuro ai 360 lavoratori dello stabilimento Ages di Santena».

«E’ inutile che amministratori e politici vengano al presidio per affermare che ci sono moralmente vicini: ci mancherebbe altro. – aggiunge Enrico De Paolo –. Ricordo che come organizzazioni sindacali territoriali, il 21 aprile scorso, abbiamo chiesto l’avvio di tavolo istituzionale per affrontare l’attuale vicenda Ages.  Abbiamo inoltrato richiesta a due assessorati regionali, al Lavoro e allo Sviluppo economico. Sinora abbiamo all’attivo un breve incontro tecnico con l’assessore  Massimo Giordano, che non ha certo prodotto risultati. La scorsa settimana abbiamo avuto un incontro con l’assessore Roberto Rosso, dove – in diretta telefonica – abbiamo appreso che alla Fiat non avrebbe interesse a salvare lo stabilimento Ages di Santena.  Sempre in quella riunione, in base a quanto hanno affermato i sindaci di Villastellone e Santena,  sembra che la Fiat non intenda affatto occuparsi ancora del futuro dell’Ages. Devo anche dire che non ci servono a molto anche le dichiarazioni degli amministratori che  – in pratica – non vanno oltre le dichiarazioni di impotenza, rispetto alla decisione della dirigenza Fiat di non muovere un dito per cambiare il destino dell’Ages di Santena che, a oggi, sembra segnato. Dunque sarebbe bene che i politici venissero al presidio quando hanno qualcosa di concreto da raccontare.  A noi non servono dichiarazioni di mera aria fritta. Ci manca ancora che vengano al presidio a farsi pubblicità per strappare ai giornali o alle emittenti un po’ di interviste, strumentalizzando la nostra più che precaria situazione».

Enrico De Paolo ricorda gli appuntamenti dei prossimi giorni: «Domani, giovedì 10 giugno, si continua con il presidio in via Nizza 250. Venerdì è saltata l’ipotesi di organizzare una apericena. Abbiamo organizzato una iniziativa per la mattina; dalle ore 10 alle 12, saremo nuovamente in corso Agnelli, davanti alla Porta 5, di fronte alla palazzina della direzione commerciali acquisti di Mirafiori. Alle ore 12 si chiuderà questa settimana di mobilitazione. Dopo la pausa di sabato e domenica, lunedì riprenderemo il presidio in via Nizza e poi per martedì mattina chiameremo a  raccolta quanta più gente possibile. Manifesteremo davanti al Consiglio Regionale del Piemonte, riunito in seduta. Chiederemo un incontro con tutti i capigruppo per fare pressione sulla Fiat affinché destini nuove commesse all’Ages di Santena».

«I politici che dicono di interessarsi alla vicenda dell’Ages possono venire anche loro lì, martedì prossimo, davanti al Consiglio Regionale – conclude Enrico De Poalo –. Li attendiamo, sperando che ci comunichino qualcosa di concreto, utile a sbloccare la vicenda dell’Ages di Santena. A noi le promesse non bastano più: senza azioni risolutive andiamo verso il fallimento. Più che di parole oggi servono necessariamente i fatti. A esempio gli assessori regionali da noi interpellati potrebbero accordarsi per avviare un tavolo di crisi per vedere se è ancora possibile salvare l’Ages di Santena. Da amministratori e politici ci attendiamo iniziative che servano a sensibilizzare la Fiat ad intervenire. Di questo abbiamo bisogno e non di parole vuote o sostegno morale. Se la Lega Nord vuole fare qualcosa si rivolga ai suoi uomini presenti in Consiglio regionale chiedendo loro di attivarsi in concreto: sino a oggi però non abbiamo visto nulla del genere».

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