Santena, il sindaco Benny Nicotra e i suoi ripropongono la sfiducia al presidente del Consiglio Santino Cascella

Santena – 14 giugno 2010 – La coalizione di Centro-destra, guidata dal sindaco Benny Nicotra, ha preparato un nuovo documento in cui ripropone la revoca del presidente del consiglio comunale Santino Cascella. Mesi fa il sindaco e i suoi avevano già tentato questa manovra, ma l’impresa era fallita. Ora la maggioranza ci riprova.

Santino Cascella, presidente del Consiglio comunale

Cominciamo con il ricordare come è andato a finire il primo tentativo di far cadere Santino Cascella dalla sedia di presidente del Consiglio. La maggioranza del sindaco Benny Nicotra, in vista del consiglio comunale di inizio marzo, aveva presentato una mozione di sfiducia, con tanto di undici firme: quelle del sindaco e di altri dieci consiglieri. Lunedì 8 marzo 2010, attorno a mezzanotte, la mozione era stata posta ai voti. Il risultato è stato una sorpresa: le undici firme si sono tramutate in appena otto voti. In consiglio comunale c’erano tutti gli undici firmatari, ma – nel segreto dell’urna – ben tre consiglieri hanno cambiato idea. Complici i franchi tiratori, la mozione è stata respinta con undici voti contrari e appena 8 favorevoli. Un esito che aveva lasciato di stucco il sindaco e un po’ di consiglieri di maggioranza. Sin qui la puntata precedente. Nei giorni scorsi la maggioranza ha deciso di perseverare in questo intento. Il sindaco e i suoi hanno preparato un nuovo documento dove tornano a chiedere la revoca del presidente del consiglio. La scorsa settimana la richiesta è stata protocollata.

Santino Cascella, interpellato in merito, spiega: «Questa mattina la lettera, firmata dal sindaco e da altri undici consiglieri di maggioranza, mi è stata notificata. In merito potrei parlare anche tre giorni di fila, ma – per ora – preferisco non rilasciare commenti ai cronisti. Così, a caldo, posso solo dire che – più o meno – mi sembra la stessa mozione che il consiglio comunale ha già discusso e respinto. Non voglio però fare commenti in merito. Parlerò in consiglio comunale, la sede propria è quella e là svilupperò e argomenterò le mie ragioni».

Il sindaco Benny Nicotra spiega: «Il quadro politico del consiglio è un po’ mutato e la maggioranza ritiene di riproporre la questione. Noi continuiamo a sostenere che il presidente del Consiglio sinora non abbia dimostrato imparzialità nel condurre i lavori. Inoltre, non riteniamo abbia ottemperato a quanto prevede il regolamento del consiglio comunale. Faccio presente che non è mai venuto a rapporto da me che sono il sindaco e non ha mai discusso con me la preparazione degli ordini del giorno per le sedute consiliari. Il regolamento impone al presidente un comportamento ben diverso. Naturalmente trovo legittimo che la mia maggioranza torni a chiedere conto di questo al signor Santino Cascella».

Sin qui le dichiarazioni di Cascella e del sindaco Benny Nicotra. Ma cosa è cambiato in consiglio negli ultimi tempi? Per prima cosa si è dimesso il consigliere Gianni Tosco e a palazzo Visconti Venosta è entrata Mariuccia Elia, iscritta alla Lega Nord. Persona che sicuramente darà al sindaco molti meno grattacapi di Tosco che, in tutti questi anni – anche se al momento del voto era allineato – non ha mai mancato di far presente che su alcuni temi la pensava in modo un po’ diverso dalla maggioranza di cui faceva parte. E’ stato così a partire dalla destinazione dei terreni della zona Masseria fino al progetto di localizzare un outlet nell’ex cava della fornace Mosso.

In secondo luogo la maggioranza del sindaco in questi mesi si è compattata. Proprio nel consiglio previsto per fine mese i tre consiglieri eletti nella coalizione di centrodestra in quota An – Pino Falcocchio, Ezio Gaude e Gianni Bergoglio – dovrebbero annunciare il loro ritorno in casa Pdl. I tre avevano lasciato il Pdl per finire nel Gruppo misto di maggioranza, proprio con l’obiettivo di agevolare il rientro in Giunta di Falcocchio che il sindaco aveva revocato da assessore.Le pressioni dei tre hanno dato esito positivo, Falcocchio è tornato a sedere in Giunta e ora i tre possono dunque ritornare nel Pdl. Non solo, alla componente di An dovrebbe andare il riconoscimento di vice capogruppo del Pdl.

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