Santena, Nerio Nesi: «Il successo del 6 giugno 2010 è opera del volontari dell’Associazione Amici»

Santena – 15 giugno 2010 – Di seguito, una breve intervista a Nerio Nesi, vice presidente della Fondazione Cavour e presidente dell’Associazione Amici di Cavour in merito alla buona riuscita della giornata del 6 giugno 2010, commemorazione di Camillo Cavour nel bicentenario della nascita.

Nerio Nesi afferma: «Nei giorni scorsi ho ricevuto una lettera dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ringrazia per l’organizzazione che ha trovato in occasione della sua visita a Santena, il 6 giugno scorso. Una organizzazione che considera perfetta. Per Santena la giornata del 6 giugno è stata un successo notevole. Dal Presidente Giorgio Napolitano è arrivato un grande discorso, che pubblicheremo. Lo considero uno dei discorsi più belli che ho sentito sul tema. Senz’altro il più secco e preciso»

Nerio Nesi

«Rispondendo alla missiva del Presidente Giorgio Napolitano – aggiunge Nerio Nesi – ho riferito che la gente presente ha soprattutto ammirato il suo alto senso dello Stato e il suo senso del dovere. Quando abbiamo visto il Presidente  senza cravatta – cosa assolutamente insolita per il personaggio Napolitano – abbiamo subito capito che non stava molto bene. Aver voluto lo stesso  compiere la sua visita ha evidenziato – come sempre – il suo grandissimo senso del dovere».

Nerio Nesi aggiunge ancora: «Nella giornata del 6 giugno 2010 il complesso cavouriano ha messo in evidenza il gran lavoro che compiono – spesso in sordina – i volontari dell’Associazione Amici, di cui mi onoro di essere presidente.  La collaborazione di tanti volontari è cosa molto preziosa. Sono sempre colpito dalla loro umiltà, dal loro modo di essere e dalla loro generosità. Si tratta di persone che operano del tutto gratuitamente.I buoni risultati arrivati testimoniano che per avere successo servono tecnica e preparazione, ma occorre anche e soprattutto la passione. E nei volontari dell’Associazione Amici questa c’è ancora ed è ben presente».

«In questi giorni – conclude Nerio Nesi – ho scritto una lettera anche a Carlo Azeglio Ciampi. Gli ho detto poche cose. Una in particolare voglio ricordarla. Il senso della Patria che sembrava scomparso, in realtà era solo sopito. E proprio l’ex presidente della Repubblica Ciampi ci ha aiutato a ritrovarlo».

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