Santena, consiglio comunale breve, poi il centrodestra va alla fiaccolata

Santena – 28 giugno 2010 – Un’oretta per discutere  quattro punti all’ordine del giorno: una variazione di bilancio per avviare il cambio di sede della biblioteca civica;  due pratiche urbanistiche e un punto relativo alla rotonda davanti al centro commerciale La Clessidra. Questo quanto successo nel consiglio comunale di oggi, cominciato alle 18,30 e finito alle 19,30. In chiusura i Grillini alzano cartelli contro il Centrodestra che si prepara a partecipare alla fiaccolata a Torino, per chiedere “giustizia” contro i ricorsi elettorali.

In partenza di consiglio comunale Bruno Ferragatta, capogruppo dell’Unione centrosinistra ha chiesto una sospensione per riunire i capigruppo e discutere un documento relativo al perdurare della chiusura del parco cittadino. Proposta bocciata. La maggioranza è andata avanti come un treno. «Proseguiamo con i lavori secondo l’ordine del giorno come sfoltito in sede di conferenza dei capigruppo – ha detto Pino Falcocchio –. Abbiamo un’ora davanti, se ci avanza tempo, solo in coda, discuteremo dell’argomento che intende proporre Ferragatta».

Non senza tensioni e scaramucce, il consiglio comunale ha quindi affrontato i quattro punti in discussione. In apertura di seduta Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena ha detto: «Questa sera è previsto un lavoro di appena un’ora. Il gettone io non lo voglio, è immeritato. Se a livello contabile non fosse possibile non riceverlo vedrò io dove destinarlo».

In chiusura di consiglio dalla pattuglia di grillini arriva una manifestazione di protesta rivolta al centrodestra che si preparava a  lasciare palazzo Visconti Venosta per recarsi a Torino, per partecipare alla fiaccolata  organizzata dal centrodestra torinese per chiedere “giustizia” contro i ricorsi elettorali. I grillini santenesi hanno esposto sei fogli bianchi formato A4, con sopra scritto in nero e stampatello maiuscolo: “Rispetto per la magistratura”, “Prima la sentenza, poi la protesta” e “Il gettone… e io pago!”. Il sindaco e gli altri esponenti del centrodestra hanno risposto con mimiche facciali perplesse e qualche battutina, pronunciata a voce bassa, facendo finta di ignorare la provocazione.

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