Santena, è sparita la corona a verde che doveva separare le zone industriali da quelle agricole

Santena – 10 settembre 2010 – Che fine ha fatto “l’adeguata fascia-corona a verde”, prevista dalla normativa del Piano regolatore per separare le zone agricole dalle aree produttive? Questa è una delle tante domande contenute nella mozione che i capigruppo consiliari di opposizione Insieme per Santena e Udc hanno preparato in vista del prossimo Consiglio comunale. Con il documento si chiede la modifica delle Nta – Norme tecniche di attuazione – e del Re – Regolamento edilizio –  con l’obiettivo di sanare situazioni di conflitto tra aree destinate all’edificazione industrial e le vicine aree agricole. Di seguito, il testo della mozione, firmata da Roberto Ansaldi, capogruppo Udc e da Domenico Galizio, capogruppo di Insieme per Santena, che afferma: «Alcune norme dell’attuale piano regolatore sono, da sempre, completamente disattese. In vista del nuovo Piano regolatore con questa mozione siamo a pretendere la dovuta e necessaria chiarezza». Un documento forte che chiede addirittura che «sia verificata la legittimità delle concessioni edilizie già rilasciate».

MOZIONE

per la modifica delle Nta – Norme tecniche di attuazione – e del Re – Regolamento edilizio

Al Presidente del Consiglio comunale di Santena
e p.c. al sindaco del Comune di Santena

MOZIONE per modifica delle Nta – Norme tecniche di attuazione – e del Re – Regolamento edilizio

RILEVATO che nel territorio santenese esistono situazioni di conflitto tra aree destinate all’edificazione industriale e finitime aree agricole, a danno di quest’ultime;

CONSTATATO che le norme che regolano le colture in aree agricole tutelano con opportune distanze di rispetto le coltivazioni a terra qualora i proprietari di terreni contermini prevedano coltivazioni o installazioni elevate che posso recare danno alle stesse;

PRESO ATTO che le Nta – Norme tecniche di attuazione – all’articolo 41 comma 4 recitano: “La distanza dai confini di proprietà dovrà essere almeno pari alla metà dell’altezza dell’edificio in progetto, con un minimo di metri 5”, non tutelando, quindi, in maniera adeguata le colture contigue in particolare nel caso di edifici di altezza notevole;

VISTO che il Re – Regolamento edilizio – all’articolo 16 concernente le distanze in generale nulla meglio specifica in merito;

LETTO che le vigenti Nta all’articolo 12.2 – Aree destinate a impianti produttivi industriali, artigianali e commerciali – comma 5 recitano “Al fine di perseguire un corretto inserimento ambientale delle aree produttive nel contesto circostante e in particolare nei confronti delle finitime aree a destinazione residenziale-ricettiva e agricole, è richiesta la previsione di una adeguata fascia-corona a verde, piantumata con alberi di alto fusto e siepi sempreverdi autoctone, quale barriera di mitigazione e protezione antinquinamento”.

In ragione di quanto sopra esposto si propone che:

– vengano variate le norme citate e tutto quanto abbia riferimento al tema proposto al fine di tutelare le colture agricole del territorio santenese;

– le distanze dai confini di proprietà, qualora questi siano limitrofi ad aree agricole, devono essere almeno pari o superiori all’altezza dei fabbricati insediabili e, comunque, non inferiori a metri 10;

– le variazioni siano adottate al più presto per evitare ulteriori problemi di conflitto e che, qualora questo non sia possibile per ragioni esclusivamente tecniche, le stesse siano sicuramente oggetto della Variante di Piano regolatore generale comunale annunciata, adottando per il periodo intercorrente vincoli di salvaguardia;

– sia verificata la legittimità delle concessioni edilizie già rilasciate, considerato che il disposto dell’articolo 12.2 – Aree destinate ad impianti produttivi industriali, artigianali e commerciali – comma 5 – ci risulta completamente e da sempre disatteso;

– qualora il disposto dell’articolo 12.2 – Aree destinate ad impianti produttivi industriali, artigianali e commerciali – comma 5 -, trovi effettiva applicazione, come è doveroso e per gli scriventi auspicabile, la stessa norma sia modificata precisando che gli alberi ad alto fusto devono rispettare le distanze previste dalle esistenti regole agricole in materia.

Santena, 5 settembre 2010

Domenico Galizio
Capogruppo di Insieme per Santena

Roberto Ansaldi
Capogruppo Udc

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