Santena, le Rsu raccontano le attese dei lavoratori Ages

SANTENA – 26 settembre 2010 – Martedì prossimo per i 380 lavoratori dell’Ages di Santena sarà una giornata importante e cruciale. La Regione Piemonte ha finalmente convocato il tavolo di crisi. Sin dal primo pomeriggio si capirà se ci sono possibilità di evitare il fallimento. Per tutti i lavoratori l’appuntamento è per le ore 15 del 28 settembre, in piazza Castello sotto la sede del Governo regionale. Di seguito due esponenti delle Rsu, Cristofaro Monte della Cisl e Ilario Coniglio della Cgil sintetizzano le attese dei lavoratori.

«Noi, purtroppo dalla Regione Piemonte non ci aspettiamo nulla – afferma Cristofaro Monte, Rsu Femca-Cisl –. Negli incontri precedenti gli assessori della Giunta guidata da Roberto Cota si sono sempre dimostrati vaghi e non hanno mai detto nulla di preciso. La Regione ci ha sempre e solo detto che loro stavano lavoravano in silenzio, ma – a quel che ci risulta – non hanno mai fatto nulla. Quindi, diciamo pure che dalla Regione Piemonte non abbiamo grosse aspettative, anche perché se avessero veramente fatto qualcosa ce l’avrebbero già comunicato».

Cristofaro Monte non ha peli sulla lingua: «Secondo il mio modesto punto di vista questi assessori qui non si sono dimostrati all’altezza della situazione e si sono dimostrati incapaci nel fare questo tipo di lavoro. Dico questo spassionatamente. Martedì pomeriggio, tra le altre cose, chiederemo alla Regione che cosa ha messo sul tavolo per invogliare eventuali compratori. Un punto importante questo, perché ormai l’abbiamo capito tutti: senza aiuti da parte del governo piemontese nessuno verrà mai in nostro soccorso. Il problema è che se la Regione non dice che cosa offre a chi potrebbe manifestare interessamento, nessuno si farà mai avanti. Anzi, forse i comportamenti degli assessori regionali hanno fatto scappare anche chi era minimamente intenzionato  a manifestare interesse per l’Ages di Santena».

«Martedì saremo veramente all’ultima spiaggia e noi, lo ribadisco, non ci aspettiamo nulla di nuovo – conclude Cristofaro Monte –. Noi sinora abbiamo manifestato in modo civile e siamo orgogliosi di questo. In tutte le nostre manifestazioni noi non abbiamo mai messo in pericolo la sicurezza nostra o quella dei cittadini. Sino a oggi siamo riusciti a mantenere la mobilitazione entro livelli del tutto civili. In tutti gli appuntamenti della mobilitazione, dal 2008 a oggi, hanno partecipato gran parte dei lavoratori. Una buona maggioranza nel momento opportuno è sempre stata presente. La nostra preoccupazione è che quanto sapremo che la nostra speranza sarà finita purtroppo abbiamo paura che qualcosa di diverso possa anche succedere. La disperazione sarà grande».

Ilario Coniglio, Rsu Filctem-Cgil, afferma: «Diciamo che martedì pomeriggio alle 15,30 andiamo in Regione per farci raccontare il lavoro compiuto da chi, da mesi, dice che sta lavorando in silenzio per risolvere la crisi dell’Ages di Santena. Speriamo che ci sia ancora qualche piccola speranza. Altrimenti finirà una storia iniziata tantissimi anni fa e io, dopo molti anni, come tanti altri, mi ritroverò senza lavoro.In questi giorni riflettevo al mondo della politica e all’indecente teatrino che mette in mostra ogni giorno. Molti politici pensano alle feste dei vari partiti; in pochi sembrano rendersi veramente conto dei problemi che coinvolgono la gente. In tutto il Paese la perdita di posti di lavoro è senza precedenti e i politici litigano sulla proprietà di un alloggio a Montecarlo…».

«Io come molti altri, fino all’ultimo continuerò a sperare che l’Ages si possa ancora salvare – prosegue Ilario Coniglio –. Mi sembra quasi impossibile che una fabbrica come l’Ages possa chiudere. Sembra davvero incredibile. Detto questo, novità però non ve ne sono. Io penso che, in questi anni, all’Ages di Santena tutto quello che abbiamo potuto fare l’abbiamo fatto. I lavoratori dell’Ages di Asti hanno avuto la fortuna che lì c’era un compratore: si sono trovati un acquirente senza neanche mobilitarsi. Noi di Santena siamo stati più sfortunati. Abbiamo avviato una stagione di mobilitazione senza precedenti. Le abbiamo davvero tentato tutte, ma non so se tutto ciò è servito. Se il destino ci porterà alla chiusura speriamo di poterci reinserire nel mondo del lavoro. Certo il futuro che si intravede in questi giorni per noi è davvero nerissimo. Il lavoro non c’è. Io il mio domani proprio non lo vedo e soprattutto non riesco a immaginarmelo».

Ilario Coniglio prosegue così: «Da quando abbiamo iniziato il presidio all’Ages, nell’aprile del 2008, la partecipazione dei lavoratori è stata massiccia. Sino a allora non andavamo più in là di qualche sciopero ogni tanto. Comunque vada a finire in tutti gli appuntamenti della mobilitazione la partecipazione dei lavoratori è stata massiccia. Certo ci vuole sempre qualcuno che organizzi e  coinvolga gli altri. Anche io mi sono sorpreso: la partecipazione ti porta a lottare per il posto di lavoro. Da questo punto di vista è stata un’esperienza positiva ed esaltante». «Martedì sarà forse l’ultima riunione in Regione per la vicenda Ages – conclude Ilario Coniglio – chi ha fatto qualcosa, chi ha giocato un qualche ruolo nella nostra vicenda lo dovrà riferire, sia in positivo, sia in negativo. Sicuramente martedì non sarà un dibattito normale come successo altre volte. Chi ha millantato cose che si dimostreranno non sono vere dovrà renderne conto. E martedì pomeriggio sarà la resa dei conti. Per tutti i lavoratori l’appuntamento è per le ore 15 del 28 settembre, in piazza Castello. Una delegazione di lavoratori andrà al tavolo mentre in piazza sarà allestito un presidio che durerà fino al termine dell’incontro».

**

Blog: rossosantena.it

filippo.tesio@tin.it

©riproduzione riservata