Santena, fondo a sostegno dei lavoratori santenesi in difficoltà

Santena – 2 novembre 2010 – Nell’ambito della discussione relativa alla variazione di bilancio 2010 il Consiglio comunale di inizio ottobre aveva approvato una mozione che metteva a disposizione poco meno di diecimila euro per interventi assistenziali a sostegno dei lavoratori dell’Ages residenti  in città senza reddito perché fuori dall’anticipo della cassa integrazione. La proposta che aveva come primo firmatario Roberto Ansaldi, è stata votata all’unanimità dal Consiglio. Nei giorni scorsi è stata riunita la commissione consigliare Servizi al cittadino e sono emerse alcune novità rispetto alla possibile destinazione di queste risorse.

Domenico Trimboli, vicesindaco e assessore con delega alle Politiche sociali, afferma: «In Consiglio comunale avevamo approvato un emendamento per destinare alcune risorse agli operai Ages residenti in città senza l’anticipo copertura di cassa integrazione o comunque senza redditi. In seguito, attraverso gli uffici, abbiamo verificato che non ci sono operai dell’Ages senza anticipo di cassa integrazione. Qualcuno di loro magari ha presentato domanda in ritardo; qualcun altro non ha ancora presentato l’istanza perché in qualche modo ha  lavorato. Per capire come si potevano utilizzare i fondi messi a disposizione abbiamo riunito la commissione consiliare».

«Dalla discussione – aggiunge Domenico Trimboli – è emersa la volontà di utilizzare queste risorse per tutti gli operai residenti  in città, rimasti senza lavoro e che non hanno copertura attraverso gli ammortizzatori sociali. Non siamo in grado di quantificare quanti sono i cittadini santenesi in tali condizioni perché noi non siamo a conoscenza delle aziende che chiudono o licenziano. Monitoreremo la situazione analizzando coloro che si presenteranno agli uffici. I lavoratori in attesa di percepire la cassa integrazione potranno ricevere un aiuto sotto forma di prestito, che poi restituiranno quando inizieranno a ricevere l’anticipo. Coloro che sono a reddito zero verranno aiutati con contributi o attraverso la riduzione dei costi dei servizi scolastici a cui accedono i figli. Caso per caso gli uffici valuteranno e decideranno come procedere».

Durante la riunione è stato comunicato che i lavoratori Ages residenti in città sono 57. Sempre dalla discussione è emersa l’intenzione di verificare la possibilità di aiutare i nuclei familiari che fanno più difficoltà ad arrivare a fine mese attraverso buoni spesa. Tutti i componenti la commissione concordano inoltre sulla possibilità di aumentare le risorse disponibili qualora non fossero sufficienti rispetto alle richieste».

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