Mirafiori non chiuderà – il comunicato stampa della Fiom Cgil

Torino – 6 gennaio 2011 – Di seguito, il comunicato stampa della Fiom, inviato ieri ai mezzi di informazione, in vista del referendum tra i lavoratori sull’accordo per il futuro delle carrozzerie di Mirafiori.

05.01.2011

MIRAFIORI NON CHIUDERA’!

Oggi sono state presentate le iniziative della Fiom-Cgil in vista del referendum tra i lavoratori sull’accordo per il futuro delle Carrozzerie di Mirafiori. Consultazione che avverrà venerdì 14 gennaio.

A partire da domani, giovedì 6 gennaio 2011, un camper della Fiom-Cgil girerà per le strade e i mercati di Torino per distribuire, insieme con lo Spi-Cgil un volantino, per una campagna straordinaria di informazione rivolta non solo ai lavoratori ma a tutta la cittadinanza sui contenuti dell’accordo. La campagna partirà domani pomeriggio, alle 16, con un presidio in piazza Castello, angolo via Garibaldi.

Il 28 gennaio si terrà lo sciopero generale dei metalmeccanici piemontesi con manifestazione regionale a Torino per dare continuità a una vertenza che non si conclude alle Carrozzerie di Mirafiori ma se necessario continuerà fabbrica per fabbrica.

Giorgio Airaudo, responsabile auto per la segreteria nazionale della Fiom-Cgil, dichiara: «La Fiat vuole imporre ai lavoratori un referendum della paura, con il ricatto “o voti a favore o chiudo lo stabilimento”. È gravissimo che si chieda il consenso ai lavoratori su un accordo che cambia la loro vita senza che i firmatari sentano il dovere di chiedere le assemblee per spiegarlo: noi invece le faremo. Consideriamo comunque illegittima questa consultazione perché non si può chiedere alle lavoratrici e ai lavoratori di rinunciare a libertà costituzionali, come il diritto di sciopero. Questi aspetti non c’entrano nulla con l’aumento di produttività o gli investimenti: Marchionne vuole imporre in Italia un modello di sindacato americano, aziendalista e neo-corporativo, che non ha alcun precedente in Europa. Ed è falso dire che senza queste clausole non si possono produrre auto a Torino, che è uno dei sette posti al mondo dove si costruiscono da oltre 100 anni, se la Fiat non è in grado di produrre qua non vedo come possa altrove. Comunque vada il referendum, la Fiom non lascerà soli i lavoratori: gli amministratori delegati passano, noi restiamo. ».

Federico Bellono, segretario provinciale della Fiom-Cgil, dichiara: «A Natale ci hanno fatto un pessimo regalo, con l’accordo del 23 dicembre: iniziamo domani le nostre iniziative nella speranza che l’Epifania sia foriera di migliori risultati. In ogni caso qualunque siano le decisioni delle altre organizzazioni in ogni caso, la prossima settimana organizzeremo le nostre assemblee in fabbrica».

Fonte:

www.fiomtorino.it

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Sul sito della Fiom è disponibile il video con le dichiarazioni di Giorgio Airaudo, responsabile auto per la segreteria nazionale della Fiom Cgil, al termine della conferenza stampa di martedì 5 gennaio 2011 sul referendum di Mirafiori:

www.fiomtorino.it/news/video-airaudo-e-il-referendum-della-paura

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