Santena, Ages, la speranza resta appesa a un filo

Santena – 11 gennaio 2011 – Ieri, lunedì 10 gennaio, si è svolto l’incontro in Regione Piemonte sulla crisi che sta vivendo Ages Santena. Al termine dei lavori l’imprenditore che ha manifestato interesse all’acquisto del ramo di azienda, Claudio Gabriele Belforte, dietro pressione di Regione, Provincia, Comune di Torino e dei sindaci di Villastellone e Santena, si impegnato a preparare nelle prossime ore una lettera in cui manifesta l’intenzione di perfezionare a breve l’acquisto di Ages Santena. I termini per l’acquisto sono scaduti con l’anno 2010: tutti si augurano che la lettera sia sufficiente a scongiurare il fallimento che potrebbe arrivare con l’udienza in Tribunale, ad Asti, calendarizzata per il prossimo 13 gennaio.

«Per Ages Santena la situazione mi sembra davvero appesa a un filo molto sottile – spiega Carlo Chiama, assessore provinciale al Lavoro –. Si  tratta di capire se la Belconn è in grado di manifestare in modo un po’ concreto una proposta di acquisto che convinca il giudice a non emettere sentenza di fallimento nella seduta del prossimo 13 gennaio. Credo che noi come istituzioni – la Provincia, il Comune di Torino e la Regione – abbiamo fatto il massimo, tutti assieme, per realizzare le condizioni perché ciò avvenga. A questo punto la situazione è in mano alla Belconn che dovrà inviare al commissario straordinario e al giudice un qualcosa di più che una generica lettera di intenti. La ditta che ha manifestato l’intenzione di acquisto dovrà partire dai punti fermi contenuti nel dispositivo del Ministero per spiegare che, a breve, intende arrivare all’acquisto del ramo d’azienda».

L’assessore Carlo Chiama chiude così: «Esiste ancora un minimo margine di mediazione, ma ora occorre un impegno molto concreto da parte della Belconn per concretizzare l’acquisto. Mi auguro che la presenza al tavolo in Regione della Belconn e dei legali rappresenti un reale segnale positivo rispetto all’intenzione di questa impresa di acquisire Ages Santena. Noi continuiamo a sperare; però il filo è sottile».

«In apertura di riunione sono emerse alcune incomprensioni, nate tra il commissario straordinario di Ages Santena e la Belconn che intenderebbe comprare l’azienda – spiega Davide Nicco, sindaco di Villastellone –. Tutte le istituzioni presenti al tavolo hanno chiesto alle parti di ricomporre questi dissidi e appianare le divergenze di opinione per arrivare al buon esito dell’operazione. Il tempo stringe, nelle prossime ore, prima dell’udienza in tribunale ad Asti, convocata per il 13 gennaio,  si dovrà arrivare se non alla firma dell’accordo, almeno a una dichiarazione di intenti. La speranza è che questo basti  per evitare il fallimento. Durante la riunione in Regione l’imprenditore Claudio Gabriele Belforte si è detto disponibile ad arrivare all’acquisto. In noi amministratori rimane la perplessità sui motivi per cui non si sia provato prima a trovare un accordo. Ora mancano appena due giorni all’udienza in Tribunale.  La riunione si è chiusa con la Belconn che si è impegnata a preparare una dichiarazione di intenti dove spiegheranno nero su bianco a che condizioni loro sarebbero comunque disponibili a  formalizzare l’accordo e concludere l’acquisto di Ages Santena. Io non so prevedere come finirà questa vicenda».

Davide Nicco termina così: «Ho delle perplessità sul fatto che questa disponibilità venga espressa solo ora, a due giorni dal paventato fallimento e su pressione della Regione, della Provincia, del Comune di Torino e di noi sindaci di Santena e Villastellone. Non riesco a spiegarmi perché questa trattativa si sia arenata così improvvisamente e debba riprendere solo ora, a due giorni dalla scadenza».

Benny Nicotra, sindaco di Santena, dichiara: «Io continuo a essere abbastanza ottimista. Oggi l’imprenditore Belforte e i suoi legali si sono presentati al tavolo e hanno preso l’impegno di preparare un documento da presentare al giudice. Io ho chiesto alla Belconn di iniziare a preparare la missiva subito dopo la fine della riunione. In vista dell’udienza del Tribunale occorre che questo documento venga consegnato al commissario e ai giudice del Tribunale. Il legale della Belconn inizialmente ha spiegato che intendeva chiedere al giudice una proroga fino a metà febbraio per perfezionare l’atto di acquisto del ramo di azienda dell’Ages. Tutti noi abbiamo spiegato che non ci sono più i presupposti per un altro rinvio. Abbiamo chiesto alla Belconn di preparare un documento che espliciti le reali intenzioni di acquisto e di procedere con la firma notarile a breve. Dunque ora attendiamo che nelle prossime ore la ditta prepari questa lettera contenente proposte concrete e tempi certi. Speriamo che tale documento serva a evitare il fallimento».

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