Santena, Saitta: “La capogruppo della Lega Nord Borgarello ha maltrattato un simbolo forte dell’Unità nazionale”

Santena – 12 gennaio 2011 – “Ironizzare sul tricolore, come ha fatto la capogruppo della Lega, Patrizia Borgarello, facendone una questione di abbinamento di colori con il proprio abbigliamento è davvero triste” ha commentato il Presidente, secondo il quale “un simbolo forte dell’unità nazionale è stato maltrattato, è stata maltrattata la storia ed è stato maltrattato chi è morto per l’Unità d’Italia e durante la Resistenza”. Le dichiarazioni sono di Antonino Saitta, presidente della Provincia di Torino, e si riferiscono all’atteggiamento tenuto ieri dalla capogruppo del Carroccio in Consiglio provinciale durante la prima seduta del 2011 del parlamentino della Provincia, dopo avere ricevuto in omaggio un braccialetto tricolore. Di seguito, il comunicato inviato ieri ai mezzi di comunicazione dall’ufficio stampa della Provincia di Torino.

11 Gennaio 2011 18:18

PRESIDENTE

BRACCIALETTI TRICOLORI AI CONSIGLIERI. SAITTA:

“IL RIFIUTO DI INDOSSARLI E’ OFFENSIVO PER IL SIMBOLO DELL’UNITA'”

45 dei 2000 braccialetti tricolori che la Provincia di Torino ha voluto realizzare e donare agli amministratori locali del proprio territorio sono stati consegnati oggi ai Consiglieri Provinciali, nella prima seduta del nuovo anno dell’assemblea di piazza Castello. I braccialetti sono costati 40 centesimi l’uno ed è previsto l’acquisto di un ulteriore quantitativo, da donare agli studenti delle scuole che ne faranno richiesta.

“Si è trattato di un piccolo gesto simbolico per entrare nel clima delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia” ha affermato nel suo intervento in Consiglio il Presidente Antonio Saitta, il quale ha però espresso amarezza per il fatto che i Consiglieri della Lega Nord non hanno voluto indossare il braccialetto tricolore. “Ironizzare sul tricolore, come ha fatto la capogruppo della Lega, Patrizia Borgarello, facendone una questione di abbinamento di colori con il proprio abbigliamento è davvero triste” ha commentato il Presidente, secondo il quale “un simbolo forte dell’unità nazionale è stato maltrattato, è stata maltrattata la storia ed è stato maltrattato chi è morto per l’Unità d’Italia e durante la Resistenza”.

“In tutti i Comuni del nostro territorio – ha ricordato Saitta – si sono verificati fatti storici relativi al Risorgimento e alla Resistenza. Non dobbiamo dimenticare che chi moriva per la libertà durante la Resistenza gridava ‘Viva l’Italia’. E’ necessaria una riflessione più attenta e prudente – ha concluso il Presidente della Provincia –. Tale riflessione ci porterebbe a constatare che a Torino, negli anni che prepararono l’Unita nazionale, si formò sostanzialmente la classe dirigente del Sud, di cui facevano parte eminenti personaggi esiliati dai Borboni per le loro idee politiche e rifugiati in Piemonte. Non si può dire che il Risorgimento non fu una conquista del Sud da parte del Nord. Non si risolvono i problemi attuali facendo polemica sull’Unità d’Italia per motivi contingenti”.

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Fonte: www.provincia.torino.it

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