Santena, acqua pubblica, nessun accordo in Commissione sulla proposta di modifica dello Statuto comunale

Santena – 26 aprile 2011 – Niente accordo in commissione Affari istituzionali rispetto alla proposta del Movimento Santena 5 Stelle di cambiare lo Statuto comunale  per tutelare maggiormente la risorsa acqua pubblica.

La commissione Affari istituzionali, presieduta da Santino Cascella (Progetto Santena) e formata dai consiglieri Patrizia Borgarello (Lega Nord), Pino Falcocchio (Pdl), Edoardo Tamagnone (Progetto Santena), Gino Anchisi (Santena cambia), Roberto Ansaldi (Santena cambia) e Domenico Galizio (Santena cambia),  si è riunita lo scorso mercoledì 20 aprile. Tra i punti all’ordine del giorno  alcune proposte di modifiche allo Statuto comunale, presentate dal Movimento Santena 5 Stelle. Dopo quasi un’ora di discussione la commissione ha stabilito di proseguire l’esame delle proposte anche nelle prossime sedute.

Al termine della riunione abbiamo sentito due componenti la commissione. Roberto Ansaldi, capogruppo di Santena cambia in consiglio comunale riassume così l’incontro: «Dopo lunga discussione è passato il concetto che si arriverà comunque a una proposta di modifica dello statuto in consiglio comunale. Sul concetto generale che l’acqua è un bene pubblico sembra che non ci siano problemi e che tutti i componenti siano d’accordo. Il nodo resta sulla eventuale possibilità di privatizzazione della gestione del servizio. Noi di Santena cambia abbiamo ridadito un concetto semplice. Oggi l’acqua pubblica c’è e la gestione pubblica funziona egregiamente: per questo noi chiediamo che tutto questo sia scritto anche dentro lo statuto comunale».

Patrizia Borgarello, assessora e capogruppo della Lega Nord la pensa diversamente: «Tutti sanno che l’acqua è un diritto inalienabile.  Se la minoranza è più contenta  che questa cosa venga scritta sulla statuto per accontentare il movimento 5 Stelle potremo anche essere d’accordo. Sul fatto che la gestione del servizi idrico debba necessariamente essere pubblica noi non possiamo assolutamente concordare. In questo momento la Smat gestisce egregiamente il servizio ma non ha senso escludere a priori eventuali partecipazioni private che magari potrebbero portare a migliorare ulteriormente la gestione del bene pubblico acqua».

«Per ragionare attorno all’acqua pubblica – ha aggiunto Patrizia Borgarello  – occorre tenere nella dovuta considerazione che oggi c’è una netta differenza nel modo con cui il servizio viene gestito al Nord e al Sud. Noi non abbiamo mai avuto problemi con l’acqua pubblica. Al Sud, specialmente in estate,  ci sono molti problemi per la distribuzione dell’acqua pubblica.Una volta affermato il principio che l’acqua è un bene pubblico io penso che ai cittadini non interessi se la gestione sia pubblica o sia privata; l’importante è che il servizio funzioni».

La commissione Affari istituzionali nelle prossime sedute proseguirà l’esame delle proposte presentate dal Movimento Santena 5 Stelle. Se non si riuscirà a concordare una proposta unica da presentare all’esame del consiglio comunale dalla commissione usciranno due proposte, una appoggiata da Pdl, Lega Nord e Progetto Santena  e una seconda preparata da Santena cambia.  Salvo novità – che sinora non si intravedono – ben difficilmente si arriverà a una proposta unitaria.

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