Santena, l’intervento di Benny Nicotra in piazza Martiri rivolto ai cittadini

Santena – 25 maggio 2011 – Il post con l’audio del comizio di Benny Nicotra e del Pdl è stato pubblicato dal blog venerdì scorso, a poche ore dall’evento. Di seguito, un pezzo scritto su quanto sentito in piazza Martiri.

L’ex sindaco Benny Nicotra e il Pdl si sono rivolti direttamente ai cittadini per comunicare la loro versione sui recenti fatti amministrativi. Venerdì scorso, in piazza Martiri i santenesi – a detta delle forze dell’ordine – erano 250. Parcheggiate in piazze c’erano due camionette di carabinieri, arrivate da Moncalieri, con il maresciallo di Santena e il comandante di Chieri. Segno evidente di una tensione alta. Naturalmente c’era anche la polizia municipale. Durante l’intervento di Nicotra non sono mancati i battibecchi con gli ex operai Ages, con i cosiddetti grillini e financo con gli ex consiglieri dimissionari che assistevano seduti nel dehor di un bar della piazza.

Il primo che ha preso la parola è stato Francesco Migliore, ex capogruppo del Pdl in consiglio comunale: «Sono rimasto allibito, sconcertato e deluso da quanto successo per i tempi e i modi delle dimissioni in blocco dei consiglieri di minoranza e di un nostro assessore. Sono avvenute in un momento importante per la città: la sagra dell’asparago. L’opposizione non si può fare così, ma deve essere sempre costruttiva e va condotta fruttuosamente in consiglio».

Francesco Migliore ha aggiunto: «Gli undici dimissionari hanno distrutto tutto in un momento topico per Santena. Hanno creato disorientamento nei cittadini e nella città. La conseguenza sarà un paese abbandonato all’ordinaria amministrazione. Santena cambia è il nome che i tre gruppi di minoranza hanno scelto per unificarsi in consiglio: vedendo il loro comportamento, assolutamente distruttivo, sicuramente Santena non cambia».

Il microfono è passato all’ex assessore del Pdl Pino Falcocchio: «La nostra maggioranza aveva intrapreso opere importanti che sicuramente ora il commissario non potrà far procedere: l’ampliamento del cimitero, la riqualificazione di via Cavour; lo spostamento dell’area mercatale in via de Gasperi e l’istituzione di un ufficio turistico».

Subito dopo ha iniziato l’ex sindaco Benny Nicotra, che si è rivolto ai cittadini per oltre venti minuti: «Ho chiesto la piazza per potervi guardare in faccia, e salutarvi. Ritengo le dimissioni degli undici un gesto inqualificabile. In questi anni sono stato attaccato in modo vergognoso. La sfiducia si fa nei luoghi attinenti: in consiglio comunale. Non mi aspettavo che firmasse anche il mio assessore Giacone. Dietro tutta l’operazione c’è la regia di Roberto Ansaldi». Nicotra ha attaccato direttamente Ansaldi che, venerdì 27 maggio, con tutti i consilieri dimissionari, ha annunciato una conferenza stampa per rispondere alle affermazioni di Migliore, Falcocchio e Nicotra.

Benny Nicotra ha proseguito: «Negli ultimi tempi mi sono molto arrabbiato perché le minoranze avevano strumentalizzato la situazione delle sponde del Banna. Con la pubblicazione di immagini sui blog hanno creato un procurato allarme. Molti cittadini sono arrivati in Comune, spaventati e preoccupati. Certo, il Banna è ad alto rischio, ma se i lavori si fanno le cose si sistemano. E per completare i lavori ci vanno altri due milioni di euro, che però oggi non ci sono».

Nicotra, sempre rivolto ai cittadini, ha aggiunto: «Io vi chiedo scusa per tutto quanto si è verificato in questi ultimi anni sugli organi di informazione. Hanno buttato a terra questa bellissima città. Hanno tentato di farmi passare per delinquente; io sarei colui che si sarebbe appropriato di denaro pubblico: mi hanno anche denunciato. Mi chiedo some mai non sono ancora in carcere? Fatemi capire. Hanno toccato anche la mia famiglia, che questa sera è qui al mio fianco». Nicotra ha aggiunto: «Con le dimissioni si è rovinata la sagra dell’asparago, la principale manifestazione cittadina. Mi chiedo perché gli undici non potessero attendere la fine del maggio santenese per depositare le firme in Comune?  Il consiglio comunale è stato sciolto mentre ero al Sud, in processione a Riace».

Benny Nicotra ha continuato: «Fermare un anno l’amministrazione per questa città sarà un disastro. Si andrà verso una situazione di blocco. In tutti questi anni nonostante i tanti attacchi non ho gettato la spugna solo per senso di responsabilità. Ho avuto la forza di resistere. Oggi, grazie agli undici consiglieri dimissionari la città si è fermata. Forse hanno voluto farmela pagare perché il mio arrivo ha dato fastidio. Prima di me lavoravano solo poche imprese, oggi lavorano tutte, beninteso per quel poco di lavoro che c’è».

Poi l’ex sindaco ha attaccato le opposizioni: «La minoranza ha rovinato la possibilità di far arrivare un outlet in città. Certo su questo progetto avevo problemi anche in maggioranza, ma gli oppositori hanno fatto di tutto per farci perdere un investimento di 80 milioni di euro, che avrebbe significato l’arrivo di 9 milioni di oneri di urbanizzazione, con 700 posti di lavoro. Era previsto l’arrivo di 2,5 milioni di auto l’anno. Il risultato è che l’outlet si farà in altro comune, a Nichelino. Sempre le opposizioni si sono messe di traverso anche per la ricollocazione della biblioteca civica. Inoltre hanno criticato tanto duramente il ricorso al progetto di finanza per ampliare il cimitero che la società alla fine ha dato forfait. Per anni mi hanno accollato anche la responsabilità per la chiusura del parco Cavour…».

Nicotra ha aggiunto: «Mi sono voluto rivolgere direttamente a voi cittadini perché di queste cose i giornali non ne parlano mai. Ho voluto informarvi direttamente. Io parto da un presupposto, la verità si dice in piazza. Io rispetto i cronisti, ma spesso disinformano».

Poi Benny Nicotra ha preso di mira alcuni consiglieri eletti con la sua squadra, ma che con il tempo si sono allontanati dal gruppo consiliare del Pdl: «Santino Cascella mi ha sempre criticato perché non gli ho dato un assessorato e perché gli ho tolto alcune polizze assicurative. Walter Mastrogiovanni, alla presenza di tutta la maggiorana, mi ha chiesto di rendere edificabili alcuni terreni».

«In tutti questi anni – ha detto Benny Nicotra – ho resistito quanto potevo. Non mi sarei aspettato un tradimento da parte di Giacone, una persona cui ho voluto un gran bene. Secondo me le minoranze, per farlo firmare, hanno approfittato della sua debolezza. Giacone mi ha mandato a casa perché non ha condiviso la soluzione che stavo proponendo per l’area sportiva della Trinità. Ricordo che non avevo ancora assegnato la gara; dovevo però rispettare le regole del bando. Ho convocato una riunione alla presenza delle società sportive che hanno partecipato alla gara; ne è nato un gran putiferio. Giacone ha lasciato la riunione dicendo che mi avrebbe mandato a casa. E’ stato bravo; lo ha fatto. Giacone però si è fatto abbindolare».

Non sono mancati gli strali nei confronti di Edoardo Tamagnone: «Io mi sono messo di traverso nei riguardi di suo padre, sindaco di Poirino, che voleva edificare tantissimo. Il padre mi ha chiesto di reinserire il figlio in Giunta ma io ho resistito». Nicotra ha poi accusato l’amministrazione di Poirino di avere «costruito troppo, senza realizzare bacini di laminazione. Così quando piove il nostro tratto cittadino del Banna va subito in crisi».

Nicotra ha chiuso così: «Io mi ricandido a sindaco. Per non sbagliare nuovamente squadra questa volta farò una selezione molto attenta. In questi giorni ho ricevuto molta solidarietà. In tanti mi hanno scritto, telefonato e mandato sms». In chiusura si segnala anche una cosa non detta: Benny Nicotra non ha citato Patrizia Borgarello, esponente della Lega Nord che, negli ultimi giorni, ha avuto parole pesanti nei confronti sia di Nicotra sia di Migliore.

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Nota del redattore.

Naturalmente questo è un pezzo di cronaca, non è la trasposizione letterale degli interventi. Non ho scritto subito la cronaca di questo strano comizio di piazza perché mi interessava che i cittadini potessero ascoltare direttamente la voce dei protagonisti. Ora a qualche giorno dall’evento il blog riporta anche un pezzo scritto. I lettori non ci metteranno molto a capire che molti passaggi sono stati smussati: è quanto è successo in tutti questi anni durante i quali Benny Nicotra è stato nella stanza dei bottoni del palazzo comunale o ha ricoperto il ruolo di vice sindaco. Anche per questo trovo davvero ingeneroso che il sindaco abbia avviato il suo monologo rivolto ai cittadini affermando di non avere mai concesso una intervista ai blog. I miei registratori digitali hanno memoria di quasi trecento tra interviste e discorsi raccolte solo negli ultimi anni da una fonte nota come Nicotra. Che ce ne siano due di Benny?

filippo tesio

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