Santena, Roberto Ansaldi “Nicotra mi ha denigrato. Sono obbligato a dire le cose come stanno”

Santena – 28 maggio 2011 – Roberto Ansaldi ha impiegato una buona mezz’oretta per rispondere a tutti i rilievi mossi dall’ex sindaco durante il comizio in piazza Martiri. Di seguito, il documento letto da Roberto Ansaldi e, in coda, l’audio.

Durante la conferenza stampa del 27 maggio 2011 tenuta nella sala al primo piano del bar ristorante Basilicò, Roberto Ansaldi ha spiegato: «Non è mio costume entrare nel privato e men che meno negli aspetti professionali, ma poiché il Nicotra venerdì 20 maggio scorso mi ha pesantemente denigrato, sono obbligato a dire le cose come stanno, mio malgrado – se non per me stesso lo devo per i miei figli – pur sapendo che alla stragrande maggioranza dei cittadini questa robaccia interessi poco o nulla e per queste ragioni chiedo loro preventivamente scusa. Quelli che non sono interessati a sentire o leggere questo ciarpame, possono giustamente passare oltre».

Roberto Ansaldi ha proseguito: «Nicotra, a mio avviso, ha perso una buona occasione per indirizzare i suoi veleni da un’altra parte. Infatti, prima di ergersi a giudice della correttezza e della moralità altrui bisognerebbe avere sempre la saggezza di guardarsi allo specchio evitando, ovviamente, di citare fatti inesistenti o che sono accaduti in modo completamente diverso da come si raccontano.Anche perché per narrare frottole, occorre avere una buona memoria. Mi scuso, ma devo raccontare un antefatto. Nella campagna elettorale del 2007 Nicotra aveva bollato a più riprese il sottoscritto come un delinquente, che lui avrebbe fatto arrestare prima delle votazioni, in quanto membro della Commissione  nazionale Antimafia. Di quelle parole ha risposto davanti al giudice, cui aveva promesso che non avrebbe più rivolto attacchi personali. Sono passati quattro anni e la promessa è passata in cavalleria. In compenso io non sono stato arrestato, non ho ricevuto nessun avviso di garanzia, ho la fedina penale pulita e ho immacolato pure il certificato dei carichi pendenti – il certificato che dice se si hanno procedimenti giudiziari in corso.  Non lo so se l’ex sindaco abbia lo stresso certificato immacolato – sarebbe interessante produrli entrambi – certamente so che non è membro della commissione nazionale antimafia. Io ho la coscienza tranquilla di non avere mai rubato un centesimo a nessuno né in Comune né in azienda, né da altre parti. Si può discutere se sono stato un buon amministratore o un buon dirigente perché si entra nel campo dell’opinabile, ma non consento a nessuno di mettere in discussione la mia correttezza!».

Roberto Ansaldi ha detto: «Nicotra è accecato dalla rabbia perché mi considera il regista dello scioglimento del Consiglio Comunale – cosa assolutamente non vera e che non sta né in cielo né in terra –. Venerdì 20 maggio Nicotra è tornato alla pratica della denigrazione nei miei confronti, anche se sono stato in buona compagnia, su due aspetti in particolare e che nulla dovrebbero entrare con lo scioglimento del Consiglio Comunale. Primo aspetto. Citando un verbale che presumo sia quello riguardante un incontro del 25 gennaio  2008 in Comune con le Organizzazioni sindacali, l’allora sindaco e il Di Sora – proprietario dell’Ages e grande amico dell’ex sindaco – Nicotra e il Di Sora rilasciarono a verbale dichiarazioni diffamanti sulla correttezza del sottoscritto. Oltre che parzialmente errate, erano completamente false e mi viene da pensare di Di Sora le abbia fatte per compiacere al Nicotra, anche se non c’entravano  nulla con gli argomenti che erano in discussione. I fatti, non le parole, e i documenti dimostrano inequivocabilmente che le dichiarazioni di quel verbale erano palesemente menzognere e  prive di qualsiasi fondamento, come si evince dalla mia querela conseguente del 21 febbraio 2008».

A questo punto Roberto Ansaldi ha letto la querela. Il file audio inserito al fondo di questo pezzo la riporta integralmente.

Roberto Ansaldi ha aggiunto: «In quel periodo, forse non tutti sanno che mentre Di Sora non pagava l’Ici al Comune – non l’ha fatto per anni per un totale di 279.080 euro – vedere stato passivo esecutivo creditori del Tribunale, cronologico n 136, del 9.7.2009 – il signor Nicotra era iscritto a libro matricola dell’azienda dall’1 marzo 2005 come dipendente e per due anni abbondanti, a uno stipendio “super” degno di un amministratore delegato di un’azienda di grande dimensioni e in ottima salute. Tra l’altro, preciso che diedi le dimissioni dall’Ages nel settembre 2006 e per una motivazione molto semplice, che provo a sintetizzare: l’Ages ha fatto la fine che ha fatto per responsabilità che sono a mio avviso ascrivibili al Di Sora; certamente non ai lavoratori. Infatti, ad acquisizione aziendale fatta, in un incontro con i vertici degli acquisti del maggior cliente – a fronte delle difficoltà all’epoca del maggior concorrente (la CF gomma) – Fiat si era dichiarata ben lieta di incrementare volumi all’Ages, ma ad una condizione fondamentale: che Di Sora si facesse da parte e fosse nominato un amministratore delegato gradito a Fiat, viste alcune situazioni conflittuali preesistenti. Di Sora rifiutò e dichiarò in seguito guerra alla Fiat: niente di più sbagliato. I volumi si volatilizzarono con sorte e futuro segnati: il lavoro arrivava al 90 per cento dal gruppo Fiat».

Roberto Ansaldi ha proseguito: «Tra l’altro l’azienda richiese a Federmanager che le mie dimissioni fossero oggetto di accordo di conciliazione tombale. Chi ha dimestichezza sa che quando la conciliazione tombale, che ha un costo, è chiesta dall’azienda è segno evidente che è la stessa ad avere l’interesse di chiudere la partita senza successive appendici e non certo perché il dirigente si è comportato male. Potrei anche spiegare le ragioni del tombale, ma non è logico, anche se l’azienda è fallita, perché moralmente tradirei la segretezza dell’accordo».

Roberto Ansaldi ha continuato: «Secondo aspetto. Nicotra ha affermato che mi avrebbe cacciato nel lontano 1999, quando lavorai per lui per undici mesi, come responsabile della produzione e della sicurezza, perché gli facevo fallire l’azienda. Una menzogna colossale. Io me ne andai io dando le dimissioni ed è meglio che io sorvoli sui motivi. Come responsabile della produzione non avevo alcun accesso ai dati amministrativi, anche perché non ho mai gestito il conto economico di quell’azienda, tutta competenza del Nicotra. Quell’anno, non per merito mio, si fece il record di fatturato perché oltre alla normale produzione, per mesi si dovette produrre, oltre il programma, due mesi di scorta necessari al cliente principale per spostare tutta la produzione in Polonia. Anche in questo caso ho le prove testimoniali che le cose sono andate come dico io e non come Nicotra racconta. Me ne andai al 7 gennaio 2000. Ho poi saputo di alcune traversie successive dell’azienda con denunce dei soci al Nicotra – falso in bilancio, appropriazione indebita e truffa – come apparve sui giornali il 25 novembre del 2004. Se non erro l’azienda falli a metà del decennio 2000-2010, quindi almeno un lustro dopo che me ne ero andato e sarebbe interessante conoscere il parere dei suoi soci sulle reali motivazioni del fallimento».

L’ex capogruppo di Santena cambia ha chiuso così il suo lungo intervento: «E’ ovvio che nei prossimi giorni avvierò le opportune azioni di tutela legale. Io ho estrema fiducia nella giustizia e negli apparati inquirenti cui ho affidato, tra l’altro, tutta una serie di denunce e segnalazioni per minacce e disturbi di vario titolo che io e la mia famiglia stiamo subendo da anni. E’ certamente buffo che Nicotra affermi che io sia geloso di lui: buffo perché non so cosa sia l’invidia. Certamente dovrebbe essere un filo più lineare: sei mesi fa mi offriva l’assessorato elogiando le mie supposte qualità, ora mi denigra. Credo che la verità sia semplicemente che mi patisce, come Ghio, ma questo è per demerito suo e non per merito mio».

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Di seguito, l’audio con l’intervento di Roberto Ansaldi.

Quanto detto da Ansaldi è diviso in tre parti.

Nella prima parte  c’è l’introduzione.

2011mag27 Roberto Ansaldi prima parte

Nella seconda parte è riportata la lettura della querela presentata da Ansaldi contro Nicotra in data 21 febbraio 2008.

2011mag27 Roberto Ansaldi seconda parte

La terza parte di apre con una notizia inedita riferita da Ansaldi: “Il signor Nicotra era iscritto a libro matricola dell’azienda Ages dal 1° marzo 2005 come dipendente e lo è stato per due anni”.  Ansaldi prosegue il suo intervento fino alle conclusioni. Con esse si è chiusa la conferenza stampa.

2011mag27 Roberto Ansaldi terza parte

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