Santena, prima riunione post-vacanze della lista civica alternativa

Santena – 7 settembre  2011 – Domenico Galizio è il portavoce della lista civica alternativa che sta nascendo attorno a dieci consiglieri che, con le loro dimissioni contestuali, hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale, mandando a casa Benny Nicotra e la sua maggioranza.

Martedì sera i dieci consiglieri che stanno lavorando alla costruzione di una lista civica si sono ritrovati per proseguire il cammino iniziato prima della pausa estiva. Attorno al tavolo c’erano: Gino Anchisi, Enrico Arnaudo, Roberto Ansaldi, Santino Cascella, Domenico Galizio, Giovanni Giacone, Tommy Elia, Cetty Siciliano, Ilario Martini e Walter Mastrogiovanni.

Nella riunione si è analizzato il percorso avviato dalla lista che, per ora, non ha né un nome né un simbolo. Si è discusso dei contenuti del programma elettorale che si sta preparando e si è prospettata l’agenda fino al termine dell’anno. Tra le decisioni prese durante la serata c’è stata la nomina del portavoce: Domenico Galizio.

A fine riunione, proprio Domenico Galizio, sintetizza così la serata: «Dopo aver affrontato alcuni temi, che caratterizzeranno il programma elettorale che stiamo preparando, abbiamo ragionato su alcuni criteri di base comuni agli appartenenti alla lista. Una coalizione che possiamo chiamare di alternativa rispetto a ciò che ha rappresentato nella città in questi anni il sistema di potere guidato da Benny Nicotra. Tutti siamo concordi sulle prossime tappe: per preparare un buon programma amministrativo il gruppo di persone che ha dato vita a questa esperienza deve ora aprirsi alla città, mettendosi in ascolto dei cittadini. Abbiamo cominciato a mettere in agenda incontri con le associazioni cittadine. Il confronto partirà proprio dalle realtà organizzate, poi proseguiremo con le categorie produttive. L’obiettivo di tali incontri è confrontarsi con la gente per discutere e stilare un programma che tenga conto anche delle istanze della società civile. L’obiettivo è anche cercare persone santenesi disponibili a partecipare e a percorrere con noi questo cammino che ha il non facile e ambizioso obiettivo di cambiare, in meglio, la città».

Perché si è nominato un portavoce?

«Fondamentalmente un portavoce – afferma Domenico Galizio – ha il compito di dare ordine a quelle che sono le espressioni del gruppo. Siamo e intendiamo restare una lista civica; le individualità dei componenti sono una delle caratteristiche fondanti la nostra coalizione. Si è trovata una quadra attorno al mio nome; in seguito il portavoce potrebbe anche essere un’altra persona del gruppo. Il portavoce ha il compito di esprimere ai mezzi di informazione, e non solo, quanto la nostra formazione civica va facendo, il cammino che si sta portando avanti e le proposte che maturano. Il portavoce comunica i risultati di quanto si farà da qui all’apertura delle urne per il rinnovo del consiglio comunale, previsto nella primavera del 2012».

Nell’incontro è emersa la necessità di scrivere una sorta di codice etico.

«Per quanto ho potuto verificare, nel percorso di questi anni, in particolare negli ultimi 12 mesi, e cioè da quando abbiamo cominciato fattivamente a ragionare di alternativa – rispetto a quello che è stata la passata amministrazione –, tutte le persone che si ritrovano assieme si riconoscono in una sorta di codice etico non scritto. Di fatto, la democrazia, l’attenzione e il rispetto alla legalità è quello che ci ha messi insieme e che ci accumuna. Si tratta di persone che, se pur con provenienze politiche diverse, hanno deciso di dire no a certe situazioni che si verificavano in città, nel palazzo comunale e nei dintorni. Detto questo, a scanso di equivoci, abbiamo deciso di mettere, nero su bianco, una sorta di codice etico che sarà imprescindibile e fondamentale per tutti i componenti di quella che, per ora, chiamiamo lista civica di alternativa».

Che tipo di strategia si ha in mente per arrivare a individuare il candidato sindaco?

«Ci sono due visioni diverse, entrambi legittime, in seguito vedremo quale prevarrà – spiega Domenico Galizio –. Tutti noi ci riconosciamo nell’obiettivo di dare a questa città una alternativa rispetto a quanto finora ha rappresentato il governo guidato da Benny Nicotra. Diciamo che questo è l’elemento fondante del nostro gruppo. Naturalmente, per fare questo, serve mettere giù un progetto per la città. Stiamo lavorando per arrivare a costruire un buon programma. Si tratta di un documento da cui dovrà emergere quale futuro intendiamo costruire per Santena. Una serie di indicazioni che partono da un fatto concreto: le risorse che il Comune ha a disposizione e quelle che si potranno recuperare con una attenta e oculata gestione della macchina amministrativa. Nel nostro cammino saremo anche chiamati a individuare le persone disponibili a portare avanti questo programma amministrativo. E, tra queste, occorre poi individuare il candidato a Sindaco. Una parte del nostro gruppo la pensa in modo diverso. Ritiene che si debba prima individuare il candidato a sindaco e poi comporre la squadra dei consiglieri. Nelle prossime settimane vedremo come procedere. Noi siamo arrivati alle vacanze con una scaletta che prevedeva, a partire da settembre, il confronto con la città, l’individuazione dei candidati consiglieri e poi, in ultimo, il candidato a  sindaco. Come detto, nelle prossime settimane decideremo il da farsi. Una cosa vorrei dire: per quanto mi riguarda, prima ancora del nome del candidato a sindaco, è importante costruire un buon programma. Credo quindi che, per il successo della nostra lista, sarà fondamentale definire compiutamente un progetto amministrativo. Ovviamente sarà importante che il candidato a sindaco sia credibile: su questo non si discute».

Durante la riunione si è cominciato a mettere giù un calendario di riunioni con le associazioni. Mentre gli incontri vanno avanti si procederà con l’individuazione dei candidati. Salvo novità, entro novembre si dovrebbe arrivare a rendere noto il nome del candidato a sindaco. Durante la serata è emerso che, a meno di modifiche legislative dell’ultima ora, il numero dei consiglieri comunali da eleggere sarà ridotto e passerà da 21 a 16. Ci sono riduzioni anche per l’esecutivo: oltre al sindaco la città potrà avere a disposizione un massimo di 4 assessori.

C’è ancora una notizia da riferire rispetto alla riunione di martedì sera. Roberto Ansaldi, durante la serata, ha detto: «Come ho detto da tempo, non ho intenzione di candidarmi né come candidato a sindaco né come consigliere comunale. Naturalmente fornirò tutta la collaborazione al gruppo che è nato attorno ai dieci consilieri che con le loro dimissioni hanno anticipatamente chiuso la tornata amministrativa».

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