Santena, alcune riflessioni di Francesco Cima sul post-Nicotra

Santena – 9 ottobre 2011 – Di seguito, alcune riflessioni sull’attuale situazione politica cittadina post-Nicotra che abbiamo chiesto a Francesco Cima, persona appartenente all’area di centrodestra.

Francesco Cima, afferma: «Concordo pienamente con quanto riferito da Sergio Pasino. Ha fatto un’analisi seria e onesta della situazione cittadina. Noi possiamo avere creduto in una persona – Benny Nicotra – che non amava dirci tutto quello che faceva, né d’altronde era obbligato. La valenza delle cose che sono venute fuori non ci piace. Al di là di qualsiasi strascico giudiziario, anche il solo buon senso già ci dice che noi queste cose non le avremmo fatte».

«Ci dispiace però che la seconda fase dell’azione dell’opposizione – aggiunge Francesco Cima – sia quella di dire: dopo avere abbattuto Nicotra, dobbiamo abbattere anche tutti quelli che gli erano intorno. Per la carità, che la nostra futura lista debba avere un profondo rinnovamento lo sappiamo da noi senza che ce lo ricordi l’opposizione. Non mi sembra molto corretto ribaltare le eventuali colpe di Nicotra anche sulle persone che erano vicine a lui, in Giunta come in maggioranza. Questa perseveranza nell’attaccare Nicotra dopo che l’ex sindaco – da inizio maggio –  è a terra mi pare davvero eccessiva. Questi dell’opposizione mi sembrano un po’ come gli esagitati che a piazzale Loreto andavano a sparare ai cadaveri. Anche per le cose vere,  repetita iuvant , ma fino a un certo punto. Quanto successo è quanto basta a noi per cambiare. Indipendentemente da quanto messo in atto da Nicotra negli anni, in città il centrodestra è ben radicato. Santena, a partire dal dopoguerra politicamente è sempre stata decisamente centrista. Anche a seguito dell’arrivo dell’ondata operaia che varcava i cancelli di Mirafiori e nell’indotto automobilistico la città ha sempre mantenuto un voto moderato e centrista. E anche nel momento in cui è caduta la cosiddetta Prima Repubblica Santena, prudentemente, si è orientata verso il centrodestra. Tra il 1986 e il 1988 c’è stata una esperienza di una Giunta di centrosinistra, ma nessun la ricorda, né in positivo né in negativo. Si è trattato di un incidente di percorso. Dico questo perché le persone possono anche essere messe da parte, ma le ideologie permangono».

Francesco Cima continua così la sua chiacchierata: «Aggiungo anche un’altra cosa. Chi oggi continua comunque a fare dichiarazioni dettate da odio e risentimento personale non aiuta la città a crescere e a superare l’attuale situazione. Con l’odio non si costruisce un bel niente.  Per costruire occorre buon senso. Il sindaco che non piaceva in qualche modo l’opposizione l’ha fatto cadere. Le cose che sono emerse nei suoi confronti a livello occupazionale fanno sì che sia indifendibile: affermo ciò perché se io fossi stato al suo posto in tutti quei frangenti non mi sarei messo in quelle situazioni. Oggi la situazione è questa: ora basta. L’opposizione cambi copione, la città ha esigenza di sentire una musica diversa. Affermo questo ricordando che, spesso, in politica succede che le fazioni si contendono e i migliori alleati certe volte diventano i più fermi oppositori. Il comportamento di Nicotra in passato ha dato fiato alle opposizioni. Invece di trarne giovamento nell’ultima tornata amministrativa le diverse opposizioni si sono divise e questo ha favorito l’ex sindaco. Oggi sarebbe ora di smetterla di rivangare il passato e condurre la lotta politica in modo democratico e civile, senza mettere sempre davanti a tutto gli errori degli avversari politici».

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