Santena, la Lega Nord ritorna sull’argomento campo nomadi

Santena – 8 novembre 2011 – Prosegue il confronto sull’insediamento di via Longoria 20. Di seguito, il contributo che ci ha inviato oggi Valter Cianchetti, segretario cittadino della Lega Nord.

«I commenti di Roberto Ansaldi e l’intervista al Commissario Straordinario ci consentono di ritornare sull’argomento campo nomadi e fornire importanti chiarimenti – afferma Valter Cianchetti, segretario della locale sezione della Lega Nord Piemont –. La prima considerazione da riferire è che visto che si parla di una preesistenza di “oltre dieci anni”, non è certo Patrizia Borgarello ad avere ignorato il problema negli ultimi quattro, ma anche  chi l’ha preceduta e, fra questi, anche l’ex assessore e consigliere comunale Roberto Ansaldi. A maggiore chiarimento si evidenzia come Patrizia Borgarello abbia più volte sollevato il problema in Giunta – chi è interessato può rivedersi i verbali – e chiesto interventi al sindaco Benny Nicotra, senza ricevere – tanto per cambiare… – alcuna risposta».

Valter Cianchetti prosegue: «Comunque, ora che il problema è stato sollevato guarda caso tutti lo conoscevano e allora ci chiediamo come mai nessuno abbia avuto a cuore le sorti di questi sfortunati lasciandoli per anni e anni a vivere in baracche senza luce  né riscaldamento… Dunque, secondo Ansaldi, con buona pace del motto che campeggia in ogni Tribunale, la legge non è affatto uguale per tutti, perché basta appartenere ad una qualsiasi nazionalità che non sia italiana per godere di privilegi che gli italiani nemmeno possono sognare. Intanto vorremmo sapere con quale contezza tali soggetti vengono definiti  “nomadi”. Forse Ansaldi li conosce bene e sa di che nazionalità sono e se appartengono a qualche tribù Rom, oppure, secondo un ricorrente esercizio di becero qualunquismo chiunque arrivi dall’Est Europa, è un Rom e, come tale, sempre per una equazione di dubbia dimostrazione, suscettibile di tutela – leggasi immunità. E’ anche del tutto inutile che tenti di spostare il problema accusandoci di scarsa conoscenza delle norme, poiché quelle da lui citate poco o niente hanno a che fare con il problema da noi sollevato e, in ogni caso, andrebbero lette per intero e non solo gli stralci “di comodo”, senza contare che l’Ordinanza 3776 del 1/6/2009 non è firmata da Maroni, Ministro degli Interni, ma da Berlusconi, Presidente del Consiglio».

L’esponente del Carroccio continua così: «In ogni caso qui il problema è molto, ma molto più semplice e consiste nella illegittima realizzazione di manufatti abusivi su terreno di proprietà da parte di un soggetto ben definito e la circostanza che questo soggetto sia di cittadinanza Croata piuttosto che Marocchina, Albanese o Svizzera, non sposta di una virgola la questione altrimenti non si spiegherebbero le decine di demolizioni di case abusive praticate da Comuni a noi vicini – Moncalieri e Nichelino – ai danni dei “nomadi”. Se invece Ansaldi ritiene che quello in oggetto sia un insediamento Rom – o altro – allora qualcuno dovrebbe spiegarci come ha potuto proliferare indisturbato in barba a tutte le norme da lui stesso citate e che – solo ora… – vorrebbe applicate. Roberto Ansaldi, che prima accusa noi di posizioni ideologiche e preelettorali, fa il medesimo esercizio di segno opposto sostenendo ideologicamente posizioni che tanti danni hanno arrecato alla nostra comunità e che, sinceramente, mai ci saremmo aspettati avendo di lui grande stima e rispetto. Accettiamo volentieri un dibattito pubblico nel quale Ansaldi vorrà spiegare alla popolazione – anche a quella che ha perso casa e lavoro… – come mai vorrebbe beneficiare alcuni privilegiati che hanno la fortuna di essere nati nel posto giusto a differenza degli italiani».

Valter Cianchetti, incalza: «Noi, di contro, vorremo sapere  come si sono mantenute tutte queste persone per questi anni, dove abbiano trovato i soldi per acquistare i terreni e le strutture, nonché i numerosi furgoni e vetture di cui dispongono. Ci piacerebbe sapere se tali furgoni sono finalizzati allo svolgimento di attività economiche, se sono regolarmente assicurati e revisionati, da ciò ne conseguirebbe che, forse, non sono poi così bisognosi di aiuto, visto che nella nostra virtuosa Repubblica i lavoratori autonomi non beneficiano di alcuna tutela e sono considerati a priori “ricchi”. Vorremmo sapere chi sono le venti persone che vivono in questa oasi felice, come si alimentano di acqua pulita e dove smaltiscono i rifiuti. Vorremmo sapere come mai sarebbero risultati abusivi  solo i container come se  il fabbricato a due piani che è perfettamente visibile a chiunque percorra la tangenziale fosse invece perfettamente regolare. Non sorge il dubbio ad Ansaldi che così facendo possa invogliare altri  a seguire l’esempio? Anzi, suggeriamo noi agli sfortunati proprietari della Masseria di cedere i terreni a famiglie appartenenti alle etnie  protette in modo che possano insediarsi comodamente e poi, dovendo essere sgomberate, possano chiedere e ottenere una adeguata sistemazione abitativa a nostre spese. E ancora, suggeriamo a chiunque abbia necessità di una abitazione popolare di posizionare un prefabbricato in un campo agricolo, così finalmente godrà della dovuta attenzione e il suo problema verrà risolto dal Commissario prefettizio».

«Noi non abbiamo mai avuto difficoltà e non l’abbiamo certo ora, a sostenere che non facciamo alcuna differenza fra italiani, nomadi  o presunti tali o altre categorie – prosegue ancora Valter Cianchetti –, ma certamente non siamo disposti a tollerare ipocrisie di qualsiasi genere, né sotterfugi per affrontare un problema che non è né umanitario, né di ordine pubblico, ma solo di giustizia ed equità. Se il Commissario vorrà condurre questa vicenda come ha preannunciato creerà solo un pericolosissimo precedente che altro non potrà fare se non acuire la giustificata insofferenza dei nostri concittadini verso questi soggetti. Noi diciamo semplicemente che chi vuole far parte della nostra comunità si deve assoggettare senza se e senza ma  alle leggi che la regolano e siamo sinceramente stupiti che una persona stimata e intelligente come Roberto Ansaldi cavalchi ancora posizioni così ideologicamente superate. Quello che è sicuro è che noi non faremo calare l’attenzione su questo problema riservandoci ogni iniziativa, anche di carattere legale».

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