Santena, ordigno inesploso, interviene Patrizia Borgarello, Lega Nord

Santena 19 dicembre 2011 –  Proseguono i commenti e le considerazioni in merito al grave fatto di cronaca relativo al ritrovamento di un ordigno rudimentale inesploso in via Minocchio. Ecco come la pensa Patrizia Borgarello, capogruppo della Lega Nord in Consiglio provinciale.

«Si tratta di un atto intimidatorio nei confronti di un imprenditore santenese – afferma Patrizia Borgarello –. L’omertà fa vincere l’illegalità. La comunità di Santena resti compatta per combattere chi vuole infondere nel nostro territorio il clima di terrore».

La capogruppo del Carroccio in consiglio provinciale aggiunge: «Leggendo sugli organi di informazione dell’atto intimidatorio ai danni di una famiglia santenese, che ha trovato un ordigno rudimentale davanti alla porta di casa, ho pensato che è ora che la comunità di Santena si ribelli a chi crede di poter radicare qui a casa nostra pratiche intimidatorie di chiaro stampo mafioso. Perché purtroppo si tratta di un caso fin troppo simile ad altri “incidenti” che nel recente passato hanno visto vittime gestori di esercizi commerciali».

Patrizia Borgarello aggiunge: «Nell’articolo riportato dal quotidiano torinese La Stampa si legge un passo agghiacciante, che a Santena di usura non se ne vuole sentire parlare. Bene, è ora che le voci si alzino e si denunci chi rovina la vita di intere famiglie, perché l’omertà è amica dei criminali. Amica di chi con strumenti terroristici e mafiosi vorrebbe trasformare Santena nel proprio feudo privato, magari “sicuro” di poter spadroneggiare in lungo e in largo. Santena non è feudo di nessuno, è una città di persone che lavorano e che devono sentirsi tutelate, senza vivere nella paura. Ecco perché è la comunità intera che davanti a questi fatti deve fare quadrato e lavorare perché non esistano veli di silenzio».

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