Santena, “No all’omertà. Riprendiamoci la città”, sanzione amministrativa per chi ha attaccato gli adesivi

Santena – 14 febbraio 2012 – Sono stati identificati e multati i due giovani che la scorsa settimana, nottetempo, avevano appiccicato nelle vie del centro decine di adesivi con la scritta “No all’omertà. Riprendiamoci la città”.

Le forze dell’ordine – i carabinieri della Compagnia di Chieri – informano che sono stati identificati due giovani cui è stata elevata una sanzione amministrativa di poche centinaia di euro. L’affissione di manifesti al di fuori degli appositi spazi non è consentita. In particolare l’affissione sopra la segnaletica stradale costituisce infrazione a norme di legge, in particolare al Codice della strada.

Si tratta di due giovani santenesi che hanno preso questa iniziativa sicuramente non riflettendo sul fatto che l’affissione dei manifesti – autoprodotti con stampante, utilizzando carta adesiva, formato A4 – nelle modalità con le quali è avvenuta non è consentita. Giovani che pensavano sicuramente di fare un qualcosa di utile e di intelligente per la città e per l’intera comunità. La normativa è però chiara; indipendentemente dal contenuto non è consentito affiggere fogli e manifesti in giro per la città, tantomeno sulla proprietà privata.  Alcuni manifestini hanno lasciato residui di colla sulle vetrine e quindi inevitabilmente hanno, tra virgolette, cagionato un minimo di danno.

I manifesti non avevano firma o logo, ma sicuramente si tratta di giovani che, in qualche modo, si stanno interessando alle vicende della loro comunità. Hanno colto l’occasione dell’incontro organizzato dal locale presidio di Libera  con Pino Masciari, testimone di giustizia per ripetere, in piccolo, quanto successo a Palermo nel giugno 2004, quando sono stati affissi migliaia di adesivi con la scritta “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Il gesto, a Palermo, segnò la nascita dell’associazione Addiopizzo.

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