Santena, breve bilancio di mandato per il commissario straordinario Giuseppe Zarcone

Santena – 10 marzo  2012 –  «Con la pubblicazione del decreto del ministro dell’Interno Cancellieri che stabilisce la data delle consultazioni per l’elezione dei sindaci e dei consigli comunali mi sembra giusto non rilasciare più dichiarazioni. Non voglio assolutamente interferire in nessun modo con le prossime amministrative. Vinca il migliore. Non vorrei che le mie parole venissero interpretate in un senso piuttosto che un altro. Adesso per me è il tempo del silenzio». Con queste parole, pronunciate all’inizio di questa settimana, il commissario straordinario Giuseppe Zarcone ha voluto chiudere le dichiarazioni con i mezzi di informazioni e compiere un breve bilancio del suo mandato.

 

«Questi mesi sono davvero volati – afferma il commissario straordinario Giuseppe Zarcone –  Io, onestamente mi aspettavo una esperienza più impegnativa. Pensavo di dover affrontare una situazione molto più complicata di quella che ho trovato. Innanzitutto c’è una struttura comunale sicuramente al di sopra della media. A Santena, secondo me, sono stato adeguatamente supportato e sono soddisfatto della collaborazione che  ho avuto dagli uffici comunali. Per carità, qualche sbavatura ci può essere stata: nessuno è perfetto e neanche io lo sono. Nel complesso il giudizio è positivo».

Il commissario straordinario prosegue: «I ‘fondamentali’ di questo comune sono a posto. La nuova amministrazione che uscirà dalle urne del 6 e 7 maggio troverà una situazione che non si può definire  florida ma non è sicuramente una situazione disastrata. Ci sono comuni che stanno decisamente peggio. Nel complesso la situazione di Santena è abbastanza buona. C’è sempre questa spada di Damocle della questione delle spese per la vicenda dell’incendio alla ditta Pegaso; però, dovesse anche andare male, e io spero di no, comunque il comune ha la capacità per fare fronte a questo esborso».

Da Zarcone, arriva poi questa riflessione: «Quando sono arrivato in città ho visto un po’ di rassegna stampa e stentavo un po’   a credere che ciò che riportavano i mezzi di informazione fosse successo. Sulle prime mi ero fatto l’idea che fossero le solite esagerazioni. E, in effetti, i primi mesi mi sembrava di essere in un contesto abbastanza uguale a quello di molti altri comuni. Poi il tempo è passato e siamo arrivati al famoso episodio dell’ordigno inesploso davanti alla casa in via Minocchio. Ecco, quello per me è stato il punto di svolta. Lì ho capito che in città c’era qualcosa che forse non andava per il giusto verso. Subito dopo la notizia del ritrovamento io stesso avevo detto di non strumentalizzare tale episodio. Però, premesso che ancora oggi non sappiamo bene quello che è successo, da quel momento forse ho capito che effettivamente le voci che girano su usura ed estorsione non erano proprio campate in aria. E da allora in poi mi dispiace di non potere più tornare indietro nel tempo. Dico questo perché se avessi percepito subito questa cosa fin dall’inizio del mio mandato avrei subito lanciato messaggi molto più chiari, del tipo di quello lanciato nella serata organizzata dal locale presidio di Libera con il testimone di giustizia Pino Masciari. Avrei impiegato molto più tempo ed energia nel mettere i puntini su queste cose. Quello che mi spiace è che io a Santena vedo una realtà cittadina davvero interessante dal punto di vista dell’associazionismo – mica tutti i comuni hanno tutte queste associazioni con questo fermento di attività – però c’è questo, chiamiamolo handicap, questa omertà. Perché la gente di certe cose non parla volentieri. I santenesi sono gente prontissima a lagnarsi, a criticare, a dire la loro se qualcosa della macchina comunale non funziona perfettamente, però su altre cose, su cui dovrebbe essere loquace perlomeno nella stessa maniera invece non parla. E questo, davvero, mi spiace».

Il commissario ancora: «Certo oggi Santena, come l’intero Paese vive un contesto economico difficile. Anche in città come negli altri comuni vicini, ci sono tante realtà produttive che hanno chiuso i cancelli o che stanno vivendo situazioni critiche e tutto questo si ripercuote sui cittadini che vedono messi in discussione i loro redditi. Io come il sub commissario Barbara Buffa in questi mesi siamo stati presenti ai vari tavoli di crisi convocati i Regione e in Provincia; più di tanto non abbiamo potuto fare. Io penso che il nuovo sindaco e la nuova amministrazione in questo campo avranno modo di lavorare per fare tutto il possibile, anche se l’ente locale non ha molti margini su questi temi. Resta il fatto che un sindaco ha un peso decisamente diverso da quello di un commissario».

Giuseppe Zarcone aggiunge: «Un’altra cosa che posso dire a chiusura del mio mandato è che una esperienza decisamente interessante è stato il cammino avviato e portato avanti con la Fondazione Cavour e con l’associazione Amici della Fondazione. Ricordo sempre che quando sono stato nominato la situazione era in pieno altomare. Come si è poi visto è bastato parlarsi un attimino e confrontarsi e devo dire che la situazione è stata sbloccata. Oggi i rapporti tra Comune, Fondazione e Amici sono buoni. Soprattutto le cose sono state rimesse in sesto in occasione del 150 anniversario dell’Unità d’Italia. Certo il cammino è ancora lungo e pieno di ostacoli, ma – nel mio piccolo – mi fa davvero piacere avere potuto contribuire a sbloccare questa situazione. Alcune celebrazioni del 150esimo anniversario avvenuto nel complesso cavouriano mi resteranno impresse nella memoria. Sono state esperienze positive e importanti».

Giuseppe Zarcone sollecitato in merito, chiude con una sorta di messaggio a quelli che saranno i nuovi amministratori: «auguro al nuovo sindaco che uscirà dalle urne di fare bene il mestiere di primo cittadino e di farlo con una maggioranza che lo sostenga adeguatamente, così come auguro alle minoranze di esercitare adeguatamente il loro dovere di controllo. Ovviamente auspico che il confronto sia sempre civile e costruttivo e vinca il migliore».

**

blog rossosantena.it

filippo.tesio@tin.it

©riproduzione riservata