Santena, la relazione di Cascella sulle indennità del sindaco Benny Nicotra

Santena – 24 marzo  2012 – Di seguito, la relazione che, ieri pomeriggio, Santino Cascella ha consegnato agli organi di informazione, a commento della documentazione avuta dal Comune sulla situazione previdenziale e lavorativa dell’ex sindaco Benny Nicotra per il periodo che va dal 2002 al 2011. Dalla documentazione si evince che l’indennità erogata a Benny Nicotra senza che ne avesse diritto è di 60mila euro. Sempre dalla relazione – come è noto da tempo – emerge come negli anni il sindaco sia stato dipendente Ages, Pantek e Rugger. Ecco il testo della relazione preparata da Santino Cascella.

Relazione

Il signor Benny Nicotra nel periodo in cui ha coperto la carica di sindaco, dal  28 maggio 2007 al 10 maggio 2011, ha rilasciato le dichiarazioni oggetto di esame in merito alle indennità di funzione. Il testo unico sull’ordinamento degli enti pubblici, articolo 82 del decreto legislativo 18  agosto 2000, numero 267, determina l’indennità di funzione per i lavoratori autonomi, per i lavoratori dipendenti in aspettativa, per i lavoratori dipendenti non in aspettativa e per le persone inoccupate. Tale indennità viene dimezzata per i lavoratori dipendenti NON in aspettativa.

Fatte queste premesse, passiamo a una verifica della documentazione prodotta dal Comune su disposizione del difensore civico provinciale, sottoscritte dal Nicotra in merito alle Sue condizioni lavorative fluttuanti nel decorso mandato di sindaco.

Il signor Benny Nicotra dichiara nel periodo che va dal 28 maggio 2007 al 16 giugno 2008, pari a 379 giorni, di essere lavoratore autonomo – in tal caso gli compete l’indennità piena, pari a euro 2.788,88 lorda, corrispondente a euro 1.800 netta. Dalla posizione Inps, invece,  si evince una situazione diversa:
-dal 6 aprile 2007 al 31 dicembre 2007, Nicotra è dipendente Pantek srl, con una retribuzione di euro 112.146;
-dal 1° dicembre 2008 al 31 dicembre 2008, Nicotra è dipendente Rugger spa, con una retribuzione di euro 8.500.
Ne consegue che l’indennità percepita e non dovuta, in funzione di una dichiarazione mendace, è di euro 9.900,45.

Il signor Nicotra dichiara, nel periodo 16  giugno 2008 al 1° luglio 2008, pari a 15 giorni, di essere lavoratore dipendente NON in aspettativa, per cui l’indennità compete al 50 per cento. L’autocertificazione viene però protocollata il 16 luglio 2008, con un differimento di trenta giorni. Data coincidente con la dichiarazione successiva. La posizione Inps vede un vuoto dal 31 dicembre 2007 al 1° dicembre 2008. L’indennità è corretta, pur in presenza di una dichiarazione errata, in quanto non produce danno all’Ente.

Il signor Nicotra dichiara nel periodo che va dal 1° luglio 2008 al 1° settembre 2008, pari  a giorni 60 – data protocollo 16 luglio 2008, con un differimento di 15 giorni – di essere lavoratore dipendente in aspettativa, per cui compete l’indennità piena. Dalla posizione Inps Nicotra risulta inoccupato. L’indennità, pur in presenza di una dichiarazione errata, è corretta.

Il signor Benny Nicotra, dichiara nel periodo che va dal 1° settembre 2008 al 1° novembre 2008, pari a 60 giorni – data protocollo 29 settembre 2008, differimento di 28 giorni – di essere lavoratore dipendente non in aspettativa, per cui l’indennità compete nella misura del 50 per cento. Dalla posizione Inps Benny Nicotra risulta inoccupato. In tal caso competerebbe l’indennità piena, che è stata corrisposta correttamente, pur in presenza di una dichiarazione errata.

Il signor Nicotra dichiara, per il periodo che va dal 1° novembre 2008 al 10  maggio 2011, pari a 879 giorni – data protocollo 27 novembre 2008, differimento di 26 giorni – di essere persona in condizione non lavorativa. Dalla posizione Inps, nel periodo che va dal 1° dicembre 2008 fino al 31 dicembre 2010, dipendente Rugger spa. Segue un buco di 30 giorni, poi riprende il lavoro il 1° febbraio 2011, fino al 30 aprile 2011, con una retribuzione complessiva di euro 232.440. In questo lasso di tempo l’indennità di funzione, corrisposta e non dovuta, è pari a euro 40.856,81, a seguito di una dichiarazione mendace. Poi, dal 10 maggio 2011 il consiglio comunale viene sciolto e la gestione del Comune passa al commissario prefettizio Giuseppe Zarcone.

Le considerazioni sin qui fatte sono incentrate prevalentemente nel periodo dell’ultima tornata amministrativa, mentre negli anni precedenti in cui Benny Nicotra era assessore all’Urbanistica, in contemporanea con la carica di parlamentare, risulta essere stato, dal 1° febbraio 2005 al 31 marzo 2007, dipendente della Ages spa, con una retribuzione pari a euro 453.676, ma dal maggio 2006 al maggio 2007, il Nicotra ha percepito l’intera indennità in presenza di una dichiarazione mendace, con la quale si certificava essere persona in condizione non lavorativa.

Si rende opportuno in tal caso evidenziare anche che, in data 16 giugno 2008 il Nicotra dichiarava di avere contratto un nuovo rapporto di lavoro con la ditta Centro Lavaggi terreni srl, con qualifica dirigenziale e si vedeva riconoscere uno stipendio netto mensile di euro 9.700, corrispondente a euro 17.000 lordi. In data 1° luglio 2008 il Nicotra richiedeva l’aspettativa per espletamento del mandato elettivo di sindaco, inducendo l’ente a versare la somma di euro 9.540, quali oneri previdenziali e assicurativi all’Inps, con pari danno all’ente stesso.

In conclusione, dalla documentazione anche pregressa, si evince una indennità erogata e non dovuta di euro 60.000 circa. Il Nicotra chiede nel contempo il Tfr pari a un importo di circa 10-11.000 euro e la restituzione dei contributi Inps di euro 9.540, a suo tempo rifusi da lui stesso al Comune. Successivamente la somma è stata resa anche dall’Inps di Cuneo in quanto il rapporto di lavoro tra il sindaco e la ditta Centro lavaggi terreni veniva disconosciuto.

In merito ai contributi Inps è assolutamente evidente il diritto del Nicotra a chiederne la restituzione, ma è altrettanto curioso chiosare che: il 1° ottobre 2010, in occasione del consiglio comunale, l’opposizione presentò una mozione, in corso lavori, con la quale si proponeva la devoluzione di detta somma a sostegno dei lavoratori Ages. La proposta fu accettata e sottoscritta con entusiasmo anche dal Nicotra. Il sottoscritto, pur con qualche perplessità, si adeguò all’unanime decisione. Purtroppo, a  seguito di un regolamento piuttosto rigido, i dipendenti Ages rifiutarono il contributo, ritenendolo poco meno che un’elemosina.

Santino Cascella

Santena, 23 marzo 2012

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