Santena, gli interventi di Falcocchio, Bergoglio e Migliore della lista Santena futura

Santena – 21 aprile 2012 – Durante la presentazione della lista Santena futura, avvenuta mercoledì 18 aprile scorso, dopo l’intervento del candidato sindaco Domenico Trimboli, è stata la volta di Pino Falcocchio, Giovanni Bergoglio e di Francesco Migliore. Si tratta di tre ex consiglieri che, con Trimboli,  facevano parte della squadra che ha amministrato la città fino al commissariamento. Ecco i loro interventi.

Pino Falcocchio ha esordito: «Io e Trimboli amministriamo Santena ininterrottamente dal 1994. In più nella nostra lista abbiamo due consiglieri che facevano parte dell’ultima amministrazione. Nella nostra lista abbiamo inserito tredici persone nuove perché non potevano essere tutte nuove, così come non sarebbe stato corretto mettere troppi candidati vecchi».

Poi ha proseguito così: «Io mi chiamo Pino Falcocchio. Abito a Santena da oltre 40 anni. Oltre al mio lavoro mi occupo di altre cose, ma vi annoierei nel dirvelo. Ho fatto l’assessore dal 1994: mi sono occupato di trasporti. Infatti, quando mi sono occupato di trasporti siamo riusciti, con aiuto della giunta e del sindaco, a portare la linea 45 alla Trinità. Siamo riusciti ad avere addirittura dei collegamenti per Torino per 70 corse al giorno: 70 di andata e 70 di ritorno. Oggi abbiamo in media una corsa per Torino ogni 30 minuti. Voi avete sentito sicuramente il programma che noi abbiamo elaborato e che Domenico Trimboli prima ha sintetizzato. Noi, volutamente l’abbiamo condensato in due pagine e mezza, anche perché ritenevamo che sia la Divina commedia che I promessi sposi sono già stati scritti, quindi era inutile mettere cose che innanzitutto noi portiamo avanti da anni.  Potevamo dire che volevamo il wi-fi, ma lo abbiamo già messo; abbiamo scritto che lo amplieremo. Abbiamo anche scritto altre cose. La caratteristica di questo programma è abbastanza particolare: è stato scritto insieme a tutti i candidati. Dietro non c’è nessun autore, non c’è nessuno che ha suggerito delle cose, ma sono gli stessi candidati consiglieri che, con il candidato sindaco, lo potranno realizzare. Se qualcuno porrà una domanda loro potranno rispondere perché saranno loro a realizzarlo. Altre liste dietro hanno degli autori. Noi non ci piacciono queste cose qui. Piuttosto che esecutori noi ci piace essere cantautori: ce le scriviamo e ce le facciamo anche. E, a proposito di musica, visto che siamo nel tema, qualcuno dice che con la sua lista  è tutta un’altra musica. Io penso che può essere anche vero, peccato che i suonatori e i direttori di orchestra sono sempre gli stessi».

«Nel nostro programma – ha proseguito Pino Falcocchio – è scritto anche  – ed è l’unico programma che ce l’ha – che noi assicuriamo che rinnoveremo la convenzione con la scuola materna san Giuseppe. Io penso che sia stata una dimenticanza negli altri programmi; forse nella foga di scrivere troppe cose è mancata una delle cose fondamentali. La cosa ci meraviglia abbastanza. La scuola materna san Giuseppe noi l’abbiamo già in pratica salvata una decina di anni fa, quando noi avevamo problemi di accoglienza dei bambini nella materna statale, mentre quella della parrocchia aveva problemi di affluenza. E fu grazie all’allora sindaco e a don Marino, che era parroco in quel periodo, che abbiamo stabilito in questa convenzione di pagare noi, per evitare che i cittadini di Santena dovessero portare i loro bambini a Cambiano o in altri comuni vicini per fare frequentare loro la materna, ma soprattutto per evitare che la materna privata chiudesse. Allora, come a maggior ragione oggi, non ci sono tante famiglie che sono nelle condizioni di portare i propri figli alla privata, anche se per convinzioni o per abitudine, avrebbero preferito farlo».

Pino Falcocchio ha aggiunto: «Nel nostro programma non abbiamo messo che ci ridurremmo l’indennità del 10 per cento: non l’abbiamo scritto perché noi l’abbiamo già attuato. Io qui ho un foglio in cui noi assessori – e qui ci sono Trimboli e  Bergoglio – e tutti gli altri che sono autonomi, alla fine del 2008, abbiamo fatto una rinuncia a che il comune ci versasse circa 3.000 euro l’anno, dovuti per legge. Per questo gesto noi non abbiamo messo un manifesto; noi siamo sempre stati amministratori del fare piuttosto del dire. Anche perché è facile rinunciare a qualcosa, quando non si ha. Noi abbiamo rinunciato quando ce l’avevamo. Secondo me è una cosa ben diversa».

Pino Falcocchio ha proseguito: «Due parole sulla squadra. La nostra squadra, come diceva il candidato sindaco non è stata costruita in laboratorio, non abbiamo utilizzato una formula di qualche chimico in cui ci diceva mettete 4 di questo, tre e mezzo dell’altra, agitare un po’ e poi sarebbe venuta fuori una bella lista. Noi abbiamo cominciato a fare incontri, abbiamo scambiato le nostre proposte e, soprattutto, abbiamo sentito le proposte che avevano tutte le persone che si sono avvicinate a noi. Alla fine è stato naturale che questo gruppo si è formato, con 17 persone, in modo spontaneo e autonomo. Ci sono tre donne, ma non è che le abbiamo cercate. Se ne sono trovare tre, ma potevano anche essere  8 o 10. Anche con i giovani, abbiamo Simone, con 24 anni, ma potevano essere anche molti di più. Ci tengo a rimarcare che la nostra squadra non è qualcosa di chimico, ma è una squadra assolutamente naturale, soprattutto ci sono 17 persone che hanno gli stessi valori, gli stessi interessi. Soprattutto questo sarà importante nel momento che andremo ad amministrare – e noi ci andremo – perché nessuno può insegnarci niente fino a  oggi. Noi non avremo nessuna titubanza quando dovremo riproporre di rinnovare la convenzione con la materna san Giuseppe, perché l’abbiamo sempre fatto; era nei nostri principi, progetti e  valori. Noi l’abbiamo scritto, l’abbiamo fatto e  lo faremo. Gli altri non si sa».

Pino Falcocchio ha aggiunto: «Altra particolarità dei nostri nostri candidati è che non hanno fatto il giro delle sette chiese prima di approdare da noi. Sono venuti da noi, ci siamo parlati con tutti, li abbiamo ascoltati e, dopodiché, sono venuti con noi per convinzione e non per convenienza. Questa è una cosa importante. La loro scelta, come dicevo prima, è stata assolutamente di convinzione e non per convenienza. Richiamo un attimo lo slogan che abbiamo; anche questo è scaturito in modo naturale dalla nostra lista e cioè “Santena futura la lista senza interessi o a interessi zero”. Nessuno di noi ha interessi. Noi abbiamo sempre considerato l’amminsitrazione comunale come un punto di arrivo e non un punto di partenza per altre cose strane. Santena futura: riflettiamo un attimo sul nome. Nel futuro di Santena ci sono due avvenimenti molto importanti che possono cambiare la nostra città: in meglio, farla restare come è, o addirittura cambiarla in peggio. A Santena arriveranno da parte della Regione Piemonte, tramite i fondi sociali europei, la bellezza di 5 milioni di euro. Arriveranno anche 4 milioni di euro per mettere a posto parte il castello Cavour. Allora, quando ho sentito la di 9 milioni di euro ho ragionato con Domenico Trimboli. Sarebbero la bellezza di 18 miliardi di vecchie lire.  Ebbene voi vi ricordate quando c’è stata l’alluvione, nel 1994 e noi abbiamo rifatto mezza città. Abbiamo rifatto le strade, l’illuminazione, le asfaltature, le fognature, abbiamo rifatto anche il ponte. Ebbene il tutto è costato meno di 18 miliardi. Noi riteniamo che almeno la metà dei ribassi delle gare d’asta che avverranno per questi 9 milioni di euro possano essere spesi nel centro di Santena, per fare la nostra città ancora più accogliente e viva».

Pino Falcocchio ha detto: «Il problema è però che altre persone, altre liste hanno già lottizzato tutto: e questo è una cosa comune. Non vi dico niente di nuovo perché, lo sapete, qualcuno me lo ha fatto notare. Qualcuno ha già ipotizzato la carica di direttore al castello Cavour. Qualcuno ha ipotecato qualche assessorato, magari nel comune vicino. Magari qualche posto in qualche consorzio. Addirittura si parla di giudici di pace, anche se questa figura sta chiudendo.  E, in ultimo, ciliegina sulla torta, qualcuno ha già lottizzato, sempre fraternamente come si conviene, il Piano regolatore generale comunale, che quello accontenta tutti. Noi abbiamo una proposta e vorrei che gli altri candidati l’accolgano. I nostri candidati sottoscriveranno una certificazione che non avrà nessun valore legale, un documento etico e morale, in cui si impegneranno a dichiarare le loro proprietà dei terreni agricoli, in modo che alla fine del mandato – noi ci auguriamo guidato da noi, ma per disgrazia potrebbe anche capitare sia guidato da altri – i cittadini potranno verificare se questi hanno amministrato per il bene comune o per il proprio interesse. Certo se uno dovesse avere un po’ di terreno per farsi la casa, ovviamente mi sembra legittimo. Noi pensiamo che siano da combattere gli speculatori. Non possiamo neanche mettere sotto accusa chi fa il costruttore. La nostra avversione è per le persone che approfittando magari del loro posto e speculano su questi terreni. Nei prossimi giorni i nostri candidati firmeranno questa dichiarazione: ci aspettiamo che questa proposta venga recepita da tutti gli altri gruppi. Perché, sono sicuro che gli altri si sono dimenticati. Grazie a tutti per l’attenzione e viva Santena futura».

18aprile2012 Intervento di Pino Falcocchio

La parola è passata a Giovanni Bergoglio: «Amici, amiche, buonasera a tutti. Sono Gianni Bergoglio, assessore uscente alle Attività produttive della città di Santena. Mi ripropongo come amministratore, per l’esperienza che ho acquisito in 28 anni di esperienza commerciale che ho fatto con continuità e con serietà. Ho fatto 4 anni l’amminsitrazione pubblica a Santena e quindi presto la mia competenza, la mia esperienza, che ho acquisito in questi 28 anni a beneficio di tutte le aziende, le imprese e i cittadini che sono nella città di Santena»

Gianni Bergoglio ha affermato: «Le caratteristiche della lista che abbiamo messo sù sono semplicissime: l’onesta la trasparenza e la capacità che abbiamo nel capire e nel valutare, il valore della fatica. Quindi è una questione anche morale, anche perché quello che vedete è quello che siamo, cioè non ci sono persone che hanno dei secondi fini. Non ci sono persone che vogliono venire per fare chissà ché. Io prima di amministrare facevo il tabaccaio, ho fatto per tre anni l’assessore e un anno il consigliere e sono rimasto un tabaccaio, semplicemente, onestamente, ho cercato di dare un contributo per quello che sapevo a delle persone e spero che ne abbiamo usufruito.

Giovanni Bergoglio ha chiuso così: «Dopo di che volevo semplicemente farvi una richiesta: vi chiedo e vi prego di moltiplicare i voti, di portare a conoscenza delle cose che si diranno questa sera perché è niente altro che la verità. Vi ringrazio della stima e della vostra presenza. Non voglio rubare il tempo a dei giovani che si devono far conoscere. Vi chiedo di votarci perché ce lo meritiamo e,  soprattutto, ve lo meritate. Vi ringrazio dell’attenzione e della presenza. Un bacio a tutti».

2012apr18 intervento Giovanni Bergoglio

Francesco Migliore, già capogruppo Pdl in consiglio comunale ha cominciato così: «Intanto grazie a tutti per perché siete intervenuti così numerosi questa sera. Questa è una cosa che ci fa molto piacere, che ci fa confidare nelle nostre capacità. Che ci sprona a fare sempre meglio. L’analisi fatta da Pino e  da Domenico sugli aspetti più tecnici del nostro programma è assolutamente encomiabile. Mi limiterò ad aggiungere alcune considerazioni personale di carattere generale. E, soprattutto, parlerò del valore di una parola che è la coerenza. Questa è una lista di persone che hanno una linea comune. Un percorso comune. Che non sono ballerini, nel senso quello più negativo del termine. Non sono persone che nei mesi scorsi hanno cercato di trovare la collocazione ideale per riuscire a occupare un posto nel comune, ma sono tutte persone che si sono messe in gioco per quello che valgono, credendo in determinati ideali, perché spesso questa parola viene dimenticata oggi, ma che, fortunatamente, qualcuno ancora possiede, soprattutto quando proviene da una determinata scuola politica».

«La nostra  – ha detto Francesco Migliore – è una provenienza chiaramente di centrodestra. Io ne vado fiero. Lo affermo fieramente. Ci sono molte persone, dall’altra parte, in altre liste, che non possono assolutamente identificarsi in maniera così precisa  e questo è sicuramente una mancanza, è sicuramente un problema.  Il non sapere dove ci si colloca. Essere un personaggio in certa di autore è sicuramente qualcosa che molti stanno vivendo sulla loro pelle, in questi giorni, in altre liste, sebbene lo mascherino con apparente allegria, felicità e proposità. Noi un nostro ideale lo abbiamo. Un percorso lineare. Pino e  Domenico vanno avanti da 18 anni ad amministrare, con ottimi risultati, questa città. Io e Gianni Bergoglio ci siamo aggiunti in seguito, siamo stati consiglieri nella passata legislatura. E io ho avuto l’onore di far ricordare le tradizioni della nostra città essendo io santenese a seguito di un incarico consiliare. Ho avuto anche la fortuna di poter inaugurare una grande opera che oggi è utilissima alla città di Santena che è il palasport. Opera che come consigliere delegato allo sport sono riuscito a inaugurare, con la collaborazione dei miei colleghi di giunta e dei dirigenti comunali. Una opera che sembrava non si sarebbe mai dovuta inaugurare: invece oggi si usa per allenamenti, gare e competizioni».

Francesco Migliore ha proseguito: «La nostra è una politica del fare e non soltanto del dire. E, soprattutto, una politica guidata da degli ideali e da una coerenza, che è un termine fondamentale. Sono sicuro che quando si parla di coerenza molti candidati delle altre liste potrebbero storcere il naso o non saprebbero come giustificare o dare un significato a questa parola. Io e gli altri miei colleghi diamo un significato chiaro a questa parola».

«Noi continuiamo su questa linea – ha detto Migliore –. Sono contento che in questa nostra avventura, di noi 4 consiglieri comunali, ci siano tante persone nuove, ci siano giovani. Questa è la conferma che molta gente ha creduto nel nostro operato. Molta gente, nonostante tutto quello che si è falsamente e vergognosamente detto e scritto negli anni e nei mesi scorsi, questa è una lista di persone oneste, di persone che non vanno in giro a promettere favori in denaro o di altro tipo, ma che  promettono esclusivamente di lavorare. Noi non siamo una lista trasversale. Noi siamo una lista chiaramente connotata di centro destra. E  questo, per noi, è motivo di vanto e orgoglio. Perché noi non crediamo nelle liste trasversali, soprattutto quando si andrà a parlare di governabilità del paese. Esperienza di vita eterogenee e politiche discordanti non fanno altro che creare caos nel proseguire un percorso comune».

«Voglio chiudere ringraziandovi per la vostra presenza – ha terminato Migliore –. Augurandomi che la vostra presenza qui possa moltiplicare il consenso per noi nella nostra città di Santena.  Noi non abbiamo fatto grandi promesse; non siamo neanche andati a creare coreografie particolari in giro per Santena. Semplicemente qui c’è la dimostrazione di persone che stanno lavorando, da quasi un ventennio, per Santena e hanno intenzione di continuare a farlo. E, soprattutto, ci sono persone che hanno presentato un programma concreto, con dei dati, con percentuali, con termini tecnici e quindi sono persone addentro alle cose. Non sono persone che stanno scrivendo dichiarazioni di principio  o la costituzione di Santena. Qui si sta scrivendo un programma elettorale, dal di dentro e non dal di fuori. Per cui noi non diciamo vogliamo aiutare quella categoria, vogliamo abbassare le tasse, vogliamo favorire questa o quella categoria. Noi stiamo dicendo come farlo, mentre, mi sembra che scorrendo i programmi delle altre liste, la concretezza difetti notevolmente. Per tutto questo vi chiedo di appoggiare la nostra lista e di moltiplicare anche all’esterno questo messaggio. E sicuramente non ve ne pentirete. Grazie a tutti ancora della presenza».

18aprile2012 intervento Francesco Migliore

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