Santena, terminato il primo lotto dei lavori di ristrutturazione e ampliamento della sede dei vigili del fuoco volontari

Santena – 6 giugno 2012 – «Dopo anni di progetti, varianti e quant’altro, il 20 febbraio scorso sono iniziati i lavori di ristrutturazione e ampliamento della sede dei vigili del fuoco volontari di Santena in virtù del permesso di costruire numero 1035. L’opera è stata, nel suo complesso, divisa in tre lotti funzionali al fine di ridurre i disagi della sede e per far sì che la stessa potesse mantenere inalterata la sua operatività. In questi giorni sono stati terminati i lavori previsti dal primo lotto». Gianpaolo Rissone, capo distaccamento  dei vigili del fuoco volontari, spiega come procedono i lavori.

«I lavori del primo lotto completati in questi giorni – spiega Gianpaolo Rissone – hanno riguardato: l’ampliamento del fabbricato principale con struttura in CAP; la realizzazione del nuovo basso fabbricato, in CAO, in parte inglobato nel nuovo volume che sarà destinato ad autorimessa; la modifica dell’accesso carraio per la realizzazione di un nuovo piazzale interno; la manutenzione della recinzione  con la sua sostituzione; il rifacimento totale della copertura del fabbricato originale  che risaliva al 1994. I lavori sono stati eseguiti dalle ditte: Precap, di Farigliano (Cn); Claudio Campigotto, di Santena, Tridam, di Villastellone e dagli stessi volontari».

Rissone prosegue: «Il progetto architettonico è stato predisposto dal sottoscritto mentre i progetti delle strutture e collaudi statici sono stati a cura degli architetti Balocco e Ottone, di Vercelli e Chialvo, di Pinerolo. Il costo del primo lotto ammonta a circa 75.000 euro, finanziati da: Fondazione CRT, per euro 18.000 e da fondi privati, per euro 57.000. In questi giorni si è ottenuto il parere favorevole da parte della Commissione edilizia per opere in variante che riguarderanno il 2° lotto e la stessa pratica è stata inviata alla ASL TO5 di Carmagnola per il parere igienico edilizio. Questi interventi verranno realizzati a partire dalla prossima primavera  e riguarderanno: la chiusura dell’ampliamento con portoni sezionali della nuova autorimessa; l’ampliamento del locale soggiorno e riunioni; la realizzazione della nuova sala operativa e modifiche al locale ufficio; la realizzazione di tre nuovi ampi spogliatoi – 2 per uomini e uno per donne; la realizzazione di una nuova zona per donne che comprende camera da letto e servizi. Gli interventi conclusivi afferenti al 3° e ultimo lotto saranno concentrati nel 2014 sulla sistemazione definitiva delle aree esterne, piazzali ».

«Intendo sfruttare questa occasione e il blog rossosantena.it – aggiunge Gianpaolo Rissone – non solo per rendicontare ciò che è stato e verrà fatto per la città, ma anche per comunicare a tutti i cittadini che questa realtà unica del suo genere che, oltre a comprendere il Corpo nazionale vigili del fuoco volontari come istituzione e due associazioni – un ente morale e una onlus –, dopo 20 anni svolgendo un servizio pubblico e su un terreno pubblico deve paradossalmente – e per l’ennesima volta – raggiungere dei risultati solo ed esclusivamente con l’impiego di soldi privati. E’ bene che i santenesi, e non solo, sappiano che in via Cavaglià 116 di pubblico vi è solo il terreno gentilmente concesso nel 1992 dall’allora amministrazione guidata dal sindaco dottor Francesco Cima, con una convenzione con diritto di superficie».

Gianpaolo Rissone aggiunge ancora: «Detto questo intendo anche rispondere alle molte persone che mi hanno chiesto e ci chiedono perché alle manifestazioni noi vigili volontari del fuoco non siamo presenti. Bene, cari concittadini, sappiate che questa realtà percepisce un contributo annuo di soli euro 5.000 che, come si può ben capire, sono insufficienti per mantenere in piedi una struttura del genere, operativa 365 giorni l’anno, per H24. Quindi, sempre nel mondo del paradossale al quale ormai siamo abituati a vivere – dopo 20 anni –, i vostri vigili del fuoco volontari sono costretti, per mantenere in piedi questa realtà, a svolgere attività associative al di fuori della città al fine di poter venire in possesso della risorse necessarie per: eseguire i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture e delle infrastrutture; eseguire lavori di manutenzione agli automezzi e attrezzature; pagare le utenze quali gas, luce, telefono, acqua e rifiuti. E’ tutto».

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